La conferenza sulla Sindone

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La preziosa reliquia nella storia e nella vita torinese ( Da un giornale cittadino )

Domenica, 22 maggio u. s., il Salone-Teatro del Collegio San Giuseppe, era letteralmente gremito, nella platea e nella galleria, d'una folla numerosissima, accorsa al Convegno indetto dai Catechisti del SS. Crocifisso: Convegno essenzialmente benefico, poiché l'introito era devoluto a totale favore della « Casa di Carità », la nobilissima istituzione diretta dai Catechisti stessi, fonte, sopratutto, tra i giovani, di tante opere di bene.

Al Convegno, che aveva come principale richiamo il nome noto del Rev. Dott. Silvio Solero, dotto conferenziere e valoroso Cappellano Capo del Distretto di Torino, il quale ha illustrato un tema affascinante - la S. Sindone nella storia, nell'arte e nella vita torinese - è intervenuta S. A. R. la Principessa Maria Adeiaide di Savoia-Genova, attorniata da uno stuolo di personalità dell'aristocrazia e del mondo cattolico cittadino.

Notati, tra i presenti, il conte Arborio Mella, il Console Parenzo della Milizia, il cav, Ardizzoia, fiduciario del Gruppo rionale Sonzini, il conte Prunas-Tola, la contessa Buffa di Perrero, la contessa di San Secondo, il conte Miretti, la professoressa Durando Protto per il Provveditorato, il prof. Pistamiglio, il direttore del Collegio San Giuseppe prof. Scudo, il Conte Lovera, il Cav. Santino Galli, il Cav. Maggiorotti, il cav. Assauto con la signora, la Sig.ra Racca, il Fr. Aquilino, direttore della Scuola Arti e Mestieri e il direttore della Scuola « La Salle ».

Letta da un catechista un'accurata relazione sull'attivata e gli scopi della Casa di Carità, gli alunni cantori della Scuola Arti e Mestieri delle Scuole Cristiane, hanno eseguito saggi corali con accompagnamento di pianoforte e di harmonium, offrendo tra l'altro all'uditorio una melodia cristiana di epoca anteriore al 1500, molto gustata e applaudita.

Cosi in quell'atmosfera ingentilita dalla soave suggestione della musica, il rev. cav. Silvio Solero ha trovato l'ambiente più adatto per illustrare, con arte di oratore provetto e con forbita limpidezza di forma, la storia e le vicende della Sacra Reliquia, di cui Torino, auspice la Casa Sabauda, ha l'ambitissima fortuna di possedere.

Fatto precedere il suo discorso da una presentazione felicissima della « Casa di Carità » e della sua alta e squisita funzione nel campo dell'educazione popolare e del lavoro, l'oratore - accompagnando il suo dire con una serie riuscitissima di proiezioni, in cui sono apparse le figure più salienti e più caratteristiche della Casa di Savoia da Umberto Biancamano a Emanuele Filiberto, e dal vincitore di S. Quintino a Carlo Alberto - ha esposto con la sua smagliante eloquenza le tappe principali della Reliquia da quando venne in possesso dei Duchi Sabaudi, al giorno in cui fu portata trionfalmente in Torino e presentata alla venerazione del popolo, sulla piazza Reale prima, nell'apposita cappella poi.

Ascoltato con crescente entusiasmo dal pubblico, che ha più volte applaudito, l'insigne conferenziere ha rievocato infine le giornate indimenticabili del 1898, allorché centinaia di migliaia di visitatori, all'epoca di un'esposizione rimasta famosa, convennero nella nostra città, che ora si prepara ad accogliere, per la nuova estensione, oltre un milione di pellegrini di tutte le parti del mondo.

L'interessante e alata rievocazione del dott. Solero, tutta pervasa da un senso vivissimo d'amore per la nostra Torino e per i suoi Principi cavallereschi e benefìci, ardimentosi e magnanimi, religiosi, giusti e caritatevoli nelle opere di pace come furono fieri e temerari in guerra, è stata al suo termine coronata da una lunga, convinta, calorosa manifestazione di plauso.

S. A. R. la Principessa Adelaide ha voluto che le fosse presentato l'oratore, con il quale si è congratulata per lo schietto successo della sua chiara ed efficacissima illustrazione.

Prima di allontanarsi l'Augusta Principessa, fatta segno a calorosa manifestazione di affetto da parte del pubblico, volle dare un tangibile segno della Sua ambita benevolenza per la « Casa di Carità » con l'offerta di L. … a favore della medesima.

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I Catechisti del SS.mo Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, mentre rinnovano da queste colonne all'Augusta Benefattrice, la loro profonda riconoscenza, raccomandano alle preghiere di tutti gli aggregali dell'Unione l'anima eletta di S. A. R. il Duca di Genova Suo amato genitore spentosi nella nostra Torino nel corrente aprile.

All'Augusta Casa Ducale umiliano poi l'espressione del loro più profondo cordoglio, unito alla ferma speranza che il Signore avrà già premiato in cielo l'Augusto Principe che passò sulla terra edificando il popolo italiano con il suo esempio di sincero e invitto Principe Cattolico.