La visita di S. E. l'Arcivescovo di Torino

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Nel radioso mattino del 18 ottobre, la Casa di Carità presenta un insolito aspetto; una insolita gioia si vede brillare negli occhi di tutti, Insegnanti ed allievi, e l'attività febbrile che ferve in tutta la casa, ricorda l'attività delle caserme in attesa di una qualche rivista coi fiocchi.

I 360 alunni - un vero battaglione - infatti si preparano a ricevere la visita di S. E. l'Arcivescovo che ha promesso di celebrare la S. Messa nella loro Cappella e di visitare la loro Scuola.

Alle 8,15 precise una macchina entra rombando nel cortile della casa e da essa scende il Pastore della Diocesi; un applauso prolungato saluta lietamente il Padre ed un sorriso di soddisfazione per tanta gioventù raccolta attorno a Lui, si profila sul suo volto e vi rimarrà fino al termine della cerimonia, fino alla sua dipartita.

Nella raccolta cappella durante il S. Sacrificio, lo sguardo del Padre si posa più volte sul fitto stuolo che ha dinnanzi ed il suo cuore erompe, al Vangelo, con la parola paterna, calda, maestra.

Prendendo lo spunto del Vangelo della giornata, giornata missionaria, ricorda la necessità di formare, accanto ai sacerdoti, i coadiutori che con sacrificio e santità agiscano sulle anime per conquistarle a Dio.

Ricorda l'istituzione divina di quella Azione Cattolica che, nata cogli Apostoli mediante l'invio dei Discepoli due a due, continuata nei secoli e perfezionata dall'attuale Pontefice è divenuta strumento potente a servizio della Chiesa divina ed alla quale tutti sono chiamati a partecipare.

Alla Comunione, la quasi totalità dei presenti si accosta all'altare per ricevere dalle mani del rappresentante di Dio, Iddio stesso, dimostrando, praticamente, la necessità di quella Azione Cattolica che, svolta dai Catechisti, ha potuto portare a Dio, per mezzo della scuola tante anime.

Mentre dall'organo, quasi profumo di incenso che tutto invade, sale la mistica preghiera della musica, termina la bella e commovente funzione il cui ricordo, dolcemente impresso nel cuore di tutti, vi rimarrà lungamente.

Ha quindi inizio la visita alla scuola.

Di aula in aula passa il Pastore, ovunque accolto con la massima gioia; incoraggiante col suo consiglio, benedicente alle aspre e silenziose fatiche dello studio, di tutto interessandosi vivamente.

Le aule ampie del disegno, il gabinetto irto di macchinari, lo stridente laboratorio di aggiustaggio ed il reparto modellatori di stucchi, tutti sono visitati da S. E. Mons. Fossati che ovunque lascia l'impronta del suo paterno cuore con un sorriso incoraggiante, con una

parola suadente, con una domanda affettuosa.

L'ovazione che accompagna l'Arcivescovo all'uscita dalla Casa, dice l'affetto dei figli verso il Padre e la gratitudine dei loro cuori per tanta bontà loro dimostrata.

Benedica il Sommo Iddio le sue fatiche pastorali e conceda alla sua Diocesi lunghi anni del suo santo, ministero.