Esulti il nostro cuore

B56-A2

O amatissimi Catechisti, Zelatori, Zelatrici, Ascritti ed Ascritte, i nostri cuori siano dilatati, dalla massima gioia, perché il fausto giorno della nostra tanto invocata approvazione è giunto.

Il nostro amatissimo ed Em.mo Cardinale Arcivescovo, in nome di Sua Santità, ci ha canonicamente approvati.

Ormai la via è segnata; basta seguirla con tutto l'ardore del cuore, con tutta la tenacia della volontà, con l'intera luce della intelligenza.

Incontreremo difficoltà che sono la ragione e la vita del bene, ma non temiamo, sono nostra speranza e salute Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata, del cui patrocinio si nutre la nostra certezza di vittoria.

Una preghiera sia costante sul nostro labbro: « Signore, aumenta le nostre file, perché vastissimo è il campo del nostro lavoro giornaliero, e pochissimi sono ancora gli operai ».

In questo giorno di letizia, un dovere incombe a tutti noi Catechisti, Zelatori, Ascritti: ricordare i morti della nostra cara Unione, le anime elette di coloro che primi, e con improba fatica, apersero il solco, .segnarono il sentiero di ascesa, e che primi con fede ardente auspicarono il giorno lontano in cui la loro famiglia spirituale fosse approvata dall'Autorità suprema, e quindi dal Signore stesso.

In questo momento per noi memorabile, tutti i morti nostri ci sono presenti non solo, ma vivissimi allo spirito, segnati dalla fede profonda, dalla pietà convinta, dall'apostolato ardente.

Sei a noi presente, o Fra Leopoldo, e alla tua invocata intercessione i Catechisti tutti dell'Unione attribuiscono la grazia straordinaria che oggi con esultanza celebrano.

Veglia sempre sui « Figli del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata » e conducili ad altre numerose vittorie.

Siate pure a noi presenti, in questo giorno che è fausto nella nostra storia, o antichi compagni di lotta, Galliano Cotti, Savino Castello, Giustino Nicoara, Secondo Bosio, Concetto Tiralongo.

L'ideale che vi fu meta e incitamento tutti ci riveste e ci anima; affisati nei vostri preclari ed indimenticabili esempi, noi lavoreremo d'ora innanzi con assidua lena, affine di raggiungere ancora noi quella corona fulgida che già irradia la vostra fronte immortale.

Saremo specialmente fedeli alle nostre Sante Costituzioni, sulle quali oggi il rappresentante di Dio volle apporre il sigillo dell'approvazione.

Queste costituzioni saranno il nostro tesoro più grande, la vita della nostra vita, l'anima della nostra missione nel mondo.

Esse saranno ai presenti e ai futuri guida infallibile alla pace vera, alle vittorie dell'apostolato catechistico, alla santità.

Nel giorno del trionfo delle nostre care costituzioni, il nostro pensiero è risalito a rievocare quello che esse furono in un tempo, già molto lontano; e il ricordo è balzato vivido di quando il nostro amatissimo Direttore, appena costituito il primo Gruppo dell'Unione, stese il regolamento da osservarsi, ma. prima di metterlo tra le mani dei volenterosi Soci, lo portò manoscritto al Servo di Dio Fra Leopoldo, di santa memoria, col quale era in intime relazioni, affinché avesse la bontà di porlo ai piedi di Gesù e di Maria Santissima.

Il giorno seguente il predetto Direttore ricevette un foglio con scritto: « La Vergine SS. si compiacque di farmi intendere che approva il Regolamento. Fra Leopoldo ».

Era l'anno 1914, anno che tutti i Catechisti serbano tra i ricordi più cari, segnando esso l'inizio della loro fondazione e del loro caro apostolato.

Ricordammo che altre aggiunte ebbe adagio adagio il nostro S. Regolamento, ma che furono suggeriti, mediante Fra Leopoldo, dal SS. Crocifisso e da Maria SS.; dimodochè si può con ragione affermare che le nostre costituzioni furono, composte sotto la guida dei nostri Grandi Protettori.

Per sì eccelsi favori e chiare predilezioni, i Catechisti hanno sul labbro un grido unanime di riconoscenza al SS. Crocifisso e a Maria SS. Immacolata; da loro attendono ogni prosperità temporalee spirituale.

Dopo le sante approvazioni del Cielo, il nostro caro Regolamento, ebbe quella dell'Em. Card. Richelmy di venerata memoria, il quale nello stesso anno eresse canonicamente il Pio Sodalizio.

Il suo compianto successore Card. Giuseppe Gamba amò i catechisti come suoi figliuoli, ne applaudì il Regolamento, incoraggiò grandemente lo sviluppo dei catechisti congregati, lasciando però al suo successore di ottenere da Roma quella lettera che ci apportò tanta consolazione.

E fu proprio così.

S. Em. Rev.ma il Card. Maurilio Fossati, nostro amatissimo Arcivescovo, qualche tempo dopo la sua venuta tra noi, esaminò con grande interesse le nostre Costituzioni, e, andato a Roma, ne parlò con entusiasmo al Sommo Pontefice, il quale pure se ne interessò, e diede al Prelato torinese il suggerimento di farle esaminare direttamente dalla Congregazione del Concilio.

Così fu fatto.

Nel frattempo i Catechisti tutti, molti Zelatori e Zelatrici e non pochi ferventi persone viventi la vita dei Soci, centuplicarono le preghiere e le mortificazioni.

E la grazia insigne non si fece molto attendere.

Il 18 gennaio giunse al nostro amatissimo Cardinale la facoltà di approvarci, come ne fa fede il decreto sopra riportato.

Ed è qui doveroso ricordare a tutti i Catechisti, agli Zelatori e alle Zelatrici che la nostra approvazione dopo che al SS. Crocifisso, a Maria SS; Immacolata e a Fra Leopoldo, è dovuta a Sua Santità Pio XI, il Grande Papa, l'uomo delle antiveggenze, perché Egli ha voluto dire in riguardo alle nostre sante Costituzioni la parola dell'autorità che toglie ogni titubanza o divergenza e scioglie con una lucidezza prodigiosa le questioni più ardue che hanno per fine la maggior gloria di Dio.

Ricordino perciò i catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata che nutrire par il « Dolce Cristo in terra » un amore più che figliale è per loro precipuo debito di fedeltà e di riconoscenza.

Il « Papa » deve essere la parola magica che li conduca arditi a tutte le mete aventi per ideale, nonchè il trionfo del bene, l'eroismo della virtù.