Casa di Carità

B67-A5

Scuola Professionale Festiva e Serale Via Feletto, 6 - Torino

I. Premiazione

L'ampio cortile della « Casa di Carità » il giorno 23 giugno s'era vestito a festa: bandiere e striscioni tricolori adornavano i muri e le balconate; stemmi e simboli religiosi e patriottici rendevano gaio il vasto salone all'aperto.

La Direzione aveva provvisto anche ad installare gli altoparlanti.

Si deve proprio dire che ogni anno si nota un progresso nel lavoro e nell'entusiasmo.

Le guardie municipali sulla via e un gruppo di avanguardisti al cancello d'ingresso fanno servizio d'onore e mantengono l'ordine; un brulicare di persone di ogni ceto sociale le quali fanno ressa per trovare un posto …

Trovar posto: questo diventa ben presto un problema difficile a risolversi … Ci si aggiusta alla meglio.

Notiamo in prima fila il rappresentante del Sig. Prefetto, Dott. Adolfo Berretta, il Segretario Federale Sig. Andreoli del Direttorio di Torino, il prof. Cimatti per il R. Istituto Industriale, l'Ing. Capaldo per il R.o Ist. Plana, il conte Buffa di Perrero; il rappresentante del Podestà Comm. Leonardo Monti, il gen. Parenzo, i rappresentanti il Comitato Industriale, il Conte Alessandro Arborio Mella, un'eletta rappresentanza dei Fratelli delle Scuole Cristiane dell'Istituto « La Salle », e della Scuola Arti e Mestieri, un Consigliere della Federazione Giovanile Cattolica, il Presidente generale dei Catechisti a cui fanno corona gli allievi e le loro famiglie.

La possiamo chiamare la Festa del Lavoro e dello Studio, perché tutti sono presenti per applaudire alla buona volontà dei cari allievi per lo più giovani sui vent'anni, e molti più anziani e persino anche papa.

Il Catechista Segretario della Scuola legge la relazione decennale - stampata in elegante numero unico che fu regalato all'ingresso della Scuola - a cui fa seguito la lunga serie di premi e di premiati.

Enti pubblici, importanti aziende industriali e commerciali, privati e benefattori hanno voluto concorrere con regali in danaro, con medaglie, con oggetti vari e persino con tagli di vestiti a rendere pratico e utile ad un tempo il loro plauso cordiale e simpaticissimo.

I giovani dalle fronti serene e dal braccio energicamente proteso nel saluto romano, si presentano a ricevere il premio ambito e ringraziavano commossi le Autorità intervenute alla festa.

Negli intervalli la banda della « Lancia » rallegra il pubblico con il suono di inni patriottici e di briose marce.

Volle far sentire la sua alta parola di plauso e di ringraziamento, l'illustre rappresentante del Podestà comm. Monti, che chiuse il suo dire coll'inviare un fraterno saluto ai giovani allievi che erano già partiti per l'Africa Orientale e incitando nel nome del Duce al più alto senso del dovere i presenti che saranno presto chiamati a far grande l'Italia.

Il catechista direttore della Scuola, chiuse la riuscitissima giornata ringraziando Autorità, Pubblico e Allievi per il concorso dato alla solenne cerimonia.

La « Casa di Carità » ha così scritto una nuova pagina di bene, di quel bene di cui sono artefici santi ignoti benefattori, che danno, danno sempre e generosamente per la scuola che ha per motto e fiamma d'azione « la Carità di Gesù Crocifisso ».


II. Adesioni consolanti

Le chiedo scusa se non sono venuta alla adunanza del 27 corrente mi sentivo poco bene, e sento la stanchezza del termine dell'anno scolastico che s'avvicina.

Leggo alla sera come lettura spirituale sul bollettino del SS. Crocifisso i dolci colloqui di Gesù con Fra Leopoldo e ne rimango edificata ed infervorata.

Accludo a questa mia L. … a favore della Casa di Carità. Maestra B. T., Zelatrice

Angelo Albesiano unisce alla presente Lire … - prò Casa di Canta, Scuola festiva e Serate.

Augura che la suddetta seguiti a prosperare come fece sin dall'inizio e porge rispettosi ossequi.

Torino, 24 - 5 - 1935.