I nostri Morti

B80-A5

Gian Carlo Balbi

Aspirante dell'Unione del SS. Crocifisso Alunno dei Frat. delle Scuole Cristiane in Genova

25 Dicembre 1926 - 25 Luglio 1937

Trascorse poco più di dieci anni, angelo spaesato, in questo mondo.

Frequentò la nostra Scuola « Negrone Durazzo » per due anni durante i quali ne respirò a pieni polmoni l'aria sana e profondamente cristiana.

Fu iscritto all'Unione del SS. Crocifisso sin dai primi mesi che frequentò la nostra scuola.

Prezioso contributo di bene apportò alla massa fiorente della sezione Aspiranti Minori.

Non comprendeva ancora l'alto significato di appartenere all'Azione Cattolica, ma nella pratica fu modello di pietà, di assiduità, di zelo e di sana allegria.

Puntualissimo a tutte le adunanze vi apportava la sua nota di gaiezza ed il suo entusiasmo nell'abbracciare le opere di bene proposte.

Devotissimo di Gesù Crocifisso tutti i giorni recitava con fervore la Divozione alle Cinque Piaghe e si fece un dovere di diffonderla ovunque e vi riuscì.

A più riprese fece richiesta di foglietti e sempre ne era sprovvisto.

Dalla festa dell'Immacolata dell'anno 1936, giorno nel quale fece la sua promessa a Maria SS., la sua pietà fu più sentita e si notò un maggior lavorio per padroneggiarsi in tutto quello che sapeva di troppo puerile.

Assetato di Dio godeva udire parlare di Lui.

La quotidiana lezione di Catechismo era la più desiderata.

Profonda impressione lasciavano in lui le spiegazioni e le riflessioni ed avevano pratica attuazione nella sua condotta in classe ed in famiglia.

Pregava. Per lui il pregare era un riposo desiderato.

Non trovava pesante questo tempo dato a Dio, come purtroppo accade a tanti piccoli e grandi.

Era fedele scolta del suo Gesù. Nella preghiera aveva le sue espansioni e l'atteggiamento esteriore diceva abbastanza quanto fosse grande agli occhi di Dio quel ragazzino di appena dieci anni.

In chiesa quanti ne ho visti scuotersi dopo aver guardato alcun poco Gian Carlo sempre lo stesso ieri ed oggi.

Era apostolo silenzioso: apostolato fecondo assai quello dell'esempio!

Un promettente avvenire gli era serbato umanamente parlando, ma Dio lo trovava maturo per il Cielo.

Il suo ricordo sarà duraturo fra noi piccoli e grandi che fummo ammiratori della sua angelica vita ricca di virtù ed opere buone.

Caro Gian Carlo, conforta il cuore infranto di babbo e mamma tua; sorridi a tutti i tuoi cari, e spargi fiori a piene mani sulla tua casa dove c'è tanto dolore, sulla nostra scuola, ove hai lasciato tanto rimpianto.