Novità libraria

B110-A6

Biografia di fra Leopoldo Maria Musso o. f. m. scritta dal F. Teodoreto delle Scuole Cristiane

Prezzo speciale per gli Ascritti dell'Unione: Lire 30 - oltre Lire 10, per le spese di spedizione.

Inviare importo a mezzo Conto Corrente Postale n. 2/8395 della Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, Via Feletto, 8 - Torino

Accoglienza affettuosa

Con vivo riconoscenza ringrazio per il gradito omaggio, e di cuore benedico l'Unione Catechisti e quanti si interessano di un'opera tanto importante, alla quale auguro una vita sempre più florida per il bene spirituale di tanta cara gioventù.

Pinerolo, 22 Maggio 1945.

+ G. Binaschi Vescovo di Pinerolo

Al Rev. Fr. Teodoreto d. S. C. - Torino,

In possesso dell'interessante volume che minutamente racconta la vita di Fra Leopoldo, di tutto cuore ringrazio del graditissimo omaggio e formulando i migliori e più fervidi voti per la preziosa attività che va svolgendo l'Unione Catechisti del SS.mo Crocifisso, auspico la piena realizzazione dei santi desideri di questo fervoroso apostolo della divozione di Gesù Crocifisso.

A tal fine invio la mia più larga benedizione.

Susa, 29 Maggio 1945.

+ U. Ugliengo Vescovo di Susa

Rev. Fratello Teodoreto,

Ho letto la vita di Fra Leopoldo, edificato delle sue virtù e della sua santità. Iddio è sempre ammirabile nei suoi santi.

A Lui la gloria, a noi l'esempio; sapessimo imitarlo!

La ringrazio d'avermela mandata e auguro ogni bene a Lei e Confratelli.

Con riconoscenza e rispetto.

Vigevano, 15 Giugno 1945.

dev.mo

+ Giovanni Bargiggia Vescovo di Vigevano

Rev.mo e caro Fr. Teodoreto,

Ho ancora il dovere di ringraziarLa per la premura che si fece di mandarmi la bella ed edificante vita di Fr. Leopoldo che io ho avuto la fortuna di conoscere attraverso allo sportellino della Cucina di S. Tommaso durante la Grande Guerra 1915-18, quando, soldato, andavo in quella Chiesa a celebrarvi la S. Messa.

Egli mi accoglieva sempre con tanta sorridente bontà e manifestava il Suo compatimento per noi Sacerdoti che avevamo dovuto lasciare le nostre Chiese per introdurci - soldati - in ambienti tanto poco adatti al nostro spirito.

Mi rincresce, ora, di non avere potuto penetrare di più quella Santa anima.

Ma mi raccomando tanto a Lui perché anch'io spero disperatamente in quella Santa Madonna che Egli pregava e che Gli apriva le porte di notte, perché potesse recarsi nel suo devoto Santuario.

Caro Fr. Teodoreto, Ella che ebbe ed ha con Lui più confidenza, Gli dica una parolina anche per me affinché mi renda degno di servire « Nostra Signora del S. Cuore di Gesù » con zelo sempre più ardente e generoso e possa compiere il mio voto dell'erezione di una gran bella Chiesa in questa plaga di Torino che si chiama Paradiso ma che è ancora senza Angeli e senza Santi perché il sottoscritto non è molto buono a farli.

L'ossequio cordialmente sperando in una Sua visita pellegrinaggio coi Suoi bravi Catechisti.

Torino, 5 Giugno 1945.

Sac. Teol. Francesco Bersano Parroco

- Promotore del Santuario di N. Signora del S. Cuore di Gesù

Coi più sentiti ringraziamenti per l'offerta tanto gentile e graditissima della Vita del Venerato Fra Leopoldo, le mie più vive scuse pel ritardo di questa mia risposta, che la riconoscenza e il piacere provato mi suggeriva di far giungere al più presto.

Perdoni: non sempre si può quel che si vuole!

Il ritardo intanto mi fa capace di dire alla S. V. tutto il godimento che provo leggendo le tenerezze affettuose con cui il Divin Crocifisso e la Vergine SS.ma trattavano il nostro Venerato Fra Leopoldo.

È davvero ammirabile la vicendevole, semplice corrispondenza tra il Servo di Dio e i Cuori SS. di Gesù e della Vergine Immacolata!

Che fortunato Fra Leopoldo!

Leggeremo in comune nelle nostre adunanze l'edificante bella vita; certe che ne verrà bene alle anime nostre.

Intanto pregherei i Catechisti e Zelatori d'unirsi a noi nella preghiera per ottenere un vero miracolo.

Abbiamo una giovane Suorina, intelligente, di belle speranze; ma, colpita dal male che non perdona, non lascia, umanamente, speranze di guarigione.

Ho mandata la preghiera « Divozione - Adorazione », con una medaglietta di Fra Leopoldo dicendole di metterla al collo e pregare il Divin Crocifisso per intercessione ed in unione col potente Fra Leopoldo: ho tanta fiducia.

Sarebbe un miracolone! se l'otteniamo sarò felice di comunicarglielo.

Un'altra meno grave e meno ammalata, pregandoLo già è migliorata dai suoi disturbi ostinati e spero risentirà ancora di più la benefica protezione.

Voglia intanto gradire per le Opere Sue la piccola offerta; vorrei fare infinitamente di più, ma non m'è concesso; il Signore ispiri a chi può di supplire alla mia pochezza.

Raccomandandomi alle loro ferventi preghiere, riconoscente ossequio.

Mondovi - Carassone, 12 Giugno 1945.

Dev.ma Suor Assunta Smeriglio Domenicana

Carissimo Professore,

Ricevetti la vita del santo Fra Leopoldo scritta da lei.

Che bellissimo libro! è uno dei migliori.

Grazie tanto!

È doveroso ch'io ripeta il grazie sentito, infinito, come sono infinite le sue gentili premure per me.

Grazie. A lei i migliori auguri per ogni bene, che Dio la benedica e la faccia Santo.

I miei saluti rispettosi, affettuosi.

Biella, 2 Aprile 1945. Sempre suo aff.mo

Luigi Moglia

Recitando la preghiera composta, da Fra Leopoldo « Divozione a Gesù Crocifisso » fui trasportata ad amare il Divino; cosa che molto mi consolò, elevò ed illuminò in questa difficile esistenza terrena.

Leggendo ora la vita del Frate, che si spera di beatificare, l'amore per Gesù Crocifisso si è in me aumentato ancora, si è ravvivato, sublimato, con grande vantaggio della mia anima.

Luglio 1945.

Vincenza Maria Sisone

Direttrice di Scuola Materna a riposo.

Carissimi,

Tempo fa ho ricevuto la biografia di Fra Leopoldo, scritta dal Rev. Fr. Teodoreto, e naturalmente prima di scrivervi ho voluto leggerla.

Essa mi è stata molto utile nelle due settimane che hanno preceduto la Santa Pasqua: fu una lettura adatta al tempo liturgico.

L'ho letta con molto e grande interesse perché mi ha dato una visione completa, come forse quasi mai ebbi, dello svolgersi della nostra Unione, non solo ma mi fece ricordare - ricordi lieti ai quali non si può ritornare senza nostalgia e senza un'ombra di rimpianto - tanti avvenimenti dei quali fui testimone o sentii raccontare, tante persone care ed amicizie sante, tanti luoghi che sempre mi saranno cari perché legati a dolci e santi ricordi.

Come dimenticare le diverse Cappelle dove abbiamo fatto i Ritiri mensili? Come dimenticare le scuole?

Grazie adunque dell'affettuoso pensiero che avete avuto nel farmi pervenire al romito Menaggio, l'aureo ed edificante libro che mi ha tenuto e terrà tanta compagnia.

Conosco - e chi non lo conosce? - la modestia del nostro Fr. Teodoreto e quindi, non faccio commende ed elogi al modo nel quale è scritta la biografia, e poi non ho la pretesa di saper fare una recensione!

Dirò solo che non sapevo che tra le ottime qualità Sue, ci fosse anche quella del biografo che scrive col cuore, e quindi con affetto e semplicità, coll'unico intento di glorificare Iddio nei Suoi Santi!

Vorrete porgere anche a Lui i miei ringraziamenti, dicendogli che non creda che io lo abbia dimenticato; Egli ha occupato un gran posto in quel bello e fortunato periodo della mia vita torinese, perché io non debba sentire il dovere di una grande e perpetua riconoscenza.

Menaggio, 11 Marzo 1945.

Rag, Rodolfo Susenna.

Catechista anziano.

Pur vivendo a Torino, non avevo mai avuto occasione di sentir nominare Fra Leopoldo.

Però durante i bombardamenti che ci costringevano a scendere nel rifugio ( io ero nel Pensionato SS. Angeli dell'Opera Pia Lotteri ) recitavo con molto fervore il Rosario e la Preghiera - Devozione a Gesù Crocifisso in compagnia delle Suore e delle Signore colà rifugiate.

Sfollata a Terruggia sentii parlare di Fra Leopoldo che da tutti è venerato come santo e seppi che la formula della preghiera « Divozione a Gesù Crocifisso » era stata composta da Lui sotto la guida dello stesso Gesù.

Ebbi poi la fortuna di apprendere che si stava stampando un libro su Fra Leopoldo e manifestai il desiderio di leggerlo.

Appena ricevuto mi posi a sfogliarlo pensando di leggere la comune biografia di un Frate che per le sue doti di bontà, di umiltà, di devozione fosse degno di essere posto ad esempio della gioventù cristiana.

Ma più mi addentrai nella lettura più mi sentivo, trasportata in « un'atmosfera altissima di santità e di mistica ».

Qui non si tratta di un semplice Fraticello, ma del « granellino di senapa » piantato da Gesù stesso e che darà i suoi frutti copiosi in tutto il mondo.

Speriamo che Fra Leopoldo sarà santificato e venerato come un S. Francesco, un Don Giovanni Bosco, un Cottolengo.

Nella sua grande perfezione di spirito e nell'immenso suo amore per Gesù e Maria comprese che le parole interiori da Lui udite e scritte poi nel suo diario erano l'inizio di qualche cosa di grande e perciò, seguendo l'impulso della fede e del suo amore per la S. Chiesa scrisse subito nel suo Diario: « Il mio pensiero, il mio sguardo primo è rivolto a Roma; pregai con tutto l'affetto dell'anima mia e dissi a Gesù: Dolcissimo Gesù volgi il tuo sguardo pietoso, consola, difendi il nostro Santo Padre il Papa, tuo Vicario in terra, dai nemici suoi in questi tempi di empietà tanto amareggiato; dà la pace alla tua Chiesa; per la tua misericordia concedile giorni di prosperità e il ritorno dei fratelli erranti ».

Parole profetiche e piene di attualità che debbono far riflettere i dirigenti non solo d'Italia, ma di tutte le nazioni dell'Europa e del mondo.

Fra Leopoldo manifestò al mondo travagliato dall'odio e dalle divisioni sociali il mezzo più efficace di riformarsi, cioè l'educazione cristiana dei giovani lavoratori.

Le scuole gratuite industriali agricole e commerciali per i poveri contribuiranno in modo sicuro alla pacifica soluzione del problema sociale in un'atmosfera di carità.

In questo libro - mentre si fa risaltare le virtù angeliche dell'Apostolo del SS. Crocifisso - si mette in luce non solo il povero cuoco di S. Tommaso, ma le meravigliose Istituzioni sorte presso i Fratelli delle Scuole Cristiane che daranno senza dubbio frutti copiosi ed insperati.

Terruggia, 21 Maggio 1945.

Dev.ma e Obbl.ma Felicita Raschio

Vedova del Generale Enrico Giardini