Te Deum Laudamus!

B121-A2

Il Decreto di erezione dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata, nel suo testo definitivo conforme alla Costituzione Apostolica « Provvida Mater Ecclesia » del 2 febbraio 1947, è qui, spiegato sulla nostra scrivania, espresso in latino, la lingua ufficiale della Chiesa: in quel latino, che è la sola forma adatta ad esprimere i segni della conquista definitiva, dalla quale non si recede; in quel latino, augusto, solenne, che - segnate le fortune di Roma temporale - non ne subì il declino, ma si eterna in Roma spirituale.

Roma, miracolo recante l'impronta inequivocabile della Provvidenza di Dio; sovranamente immutabile nello spirito delle sue leggi e tempestivamente adeguantesi alle esigenze dell'umanità che passa; Roma ferma ed evolvente; che sta e che procede!

Questo decreto di erezione, che è ancora sotto i nostri occhi lucidi; che abbiamo letto e riletto, vibranti di commozione; che abbiamo fatto tradurre e pubblicato per la gioia di tutti i nostri buoni Amici, questo Decreto è la nostra vita, riconosciuta nell'interezza delle nostre aspirazioni di famiglia religiosa, con tutta la sostanza dello stato di perfezione e tuttavia senza alcuna delle distinzioni, che contrassegnano i religiosi dai semplici fedeli; autentica famiglia religiosa, i cui membri, apparentemente sparsi e sciolti, essenzialmente e veramente raccolti e vincolati in unità, costituiscono una piccola società confusa nella grande società umana, per meglio permearla nella carità del Cristo.

Questo Decreto è una conclusione, lenta rispetto alla vita breve di noi che l'abbiamo atteso; ma fulminea rispetto al corso secolare della storia.

Nel fluire del tempo che cosa sono trent'anni?

È il risultato dell'intervento sicuro, lungimirante della provvida Madre Chiesa, sempre pronta ad esaminare un fatto nuovo appena si presenti; ad accoglierlo ed innestarlo in parte organica, vitale del proprio corpo.

Poche date valgano ad illustrare il nostro fatto nuovo.

9 maggio 1914: S. Em. il Card. Agostino Richelmy erige canonicamente la « Pia Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata ».

Nei regolamenti di tale associazione è stabilito che i catechisti dovranno « attendere davvero alla propria santificazione », ma non vi è alcun accenno ai consigli evangelici.

È il terreno di semina.

25 giugno 1920: S. Ecc. Mons. Giuseppe Gamba, di recente succeduto al Card. Richelmy nell'Arcivescovado di Torino, dichiara che lo spirito dell'Unione del SS. Crocifisso è differente da quello dei circoli cattolici in genere e invita il Fratel Teodoreto a redigere un regolamento particolare, tendente a stabilire la vita di perfezione fra i catechisti.

È il seme gettato dell'Ordine nuovo, dell'Ordine che verrà, secondo le parole dettate da Gesù a fra Leopoldo.

25 giugno 1955: S. Em. il Card. Maurilio Fossati emana il Decreto di approvazione degli statuti e dei regolamenti dell'Unione, ad esperimento per cinque anni.

Ma non è l'accoglimento di tutte le aspirazioni dei catechisti, le quali sono troppo innovatrici.

Vi si oppongono disposizioni di legge ed incertezze di uomini.

È troppo recente la promulgazione del codice di diritto canonico per apportarvi modificazioni notevoli.

L'Unione Catechisti del SS. Crocifisso continua a mantenere giuridicamente la forma primitiva di « Pia Unione di laici » alle dipendenze della S. Congregazione del Concilio, ma negli statuti è ormai inserita l'osservanza dei consigli evangelici.

Il seme germoglia.

Luglio 1958: i catechisti, invitati ad introdurre nei loro regolamenti modifiche eventuali suggerite dal quinquennio di esperimento, teste concluso, si riuniscono in adunanza generale e deliberano di insistere nella richiesta della vita religiosa integrale, con tutti i tre consigli evangelici e con vincolo perpetuo.

L'istanza dei catechisti non è la sola: a Roma è in esame almeno una dozzina di richieste simili, che attestano le nuove esigenze dei tempi e la nuova direzione presa dallo Spirito, che soffia dove vuole.

Si ode la parola energica di Pio XI: « Se occorre, muteremo anche i Canoni! »

Al germoglio giunge carezza d'aria.

1959: il Pontefice intrepido scompare. Si abbatte sul mondo la più terribile conflagrazione.

Tutte le pratiche sono arenate.

2 febbraio 1947: deposte finalmente dai popoli le armi, il Pastore angelico Pio XII emana la Costituzione Apostolica « Provvida Mater Ecclesia », con la quale istituisce una nuova forma di vita perfetta.

In essa i catechisti trovano il pieno accoglimento delle loro aspirazioni.

Il germoglio si è aperta la strada alla luce.

24 giugno 1948: S Em. il Card. Maurilio Fossati emette il Decreto di erezione dell'Istituto secolare denominato Unione dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata.

L'Ordine che verrà, predetto da fra Leopoldo fin dal 1908, è una compiuta creatura vivente, nata nel giorno onomastico del Fondatore, il fratel Teodoreto Giovanni Garberoglio delle Scuole Cristiane.

È spuntata su, la pianticella, che sarà ombrosissima pianta.

Te Deum laudamus!

Nel Bollettino N. 1/3 del Genn. Giugno 1947; scrivemmo che ci proponevamo di celebrare solennemente l'anno giubilare di fra Leopoldo con la traslazione delle sue reliquie dal cimitero alla Chiesa di san Tommaso e con la costruzione della nuova sede della Casa di Carità.

Ora, le spoglie dell'umile Francescano riposano in quella Cappella di N. S del S. Cuore di Gesù, dove egli soleva intrattenersi a colloquio col Signore e dove ricevette il molteplice messaggio da affidarsi ai catechisti.

La Casa di Carità Arti e Mestieri è in costruzione e, a Dio piacendo, sarà presto compiuta.

L'attuazione di entrambi codesti propositi sarebbe di per se stessa motivo sufficiente di che rallegrarci.

Ma il Signore ha voluto, nella sua infinita bontà, far salire la nostra gioia al colmo, con un terzo avvenimento, che è coronamento degli altri due e che non potevamo prevedere, poiché non dipendeva dalla nostra volontà e, di più, appariva allora molto problematico e lontano.

A chiudere il giubileo di fra Leopoldo, è giunta infatti la Costituzione Apostolica citata ed il conseguente Decreto Arcivescovile del 24 giugno scorso.

Come non vedere particolarmente in quest'ultima attuazione l'intercessione di fra Leopoldo e non sottolineare il segno delicato e probante della Provvidenza, che volle associare il nome del povero laico Francescano, non solo agli albori dell'Opera nostra, ma anche ai suoi sviluppi ed al suo definitivo sigillo? oh, rendiamo tutti insieme grazie al Signore, riconoscendo autore d'ogni cosa, per vie inopinate, Lui solo!

L'unica nostra abilità, ed è ben modesta! sta nel camminare come corpo morto secondo la legge della carità di Dio, amabilissimo nostro Signore Gesù Crocifisso.