Seguaci del Crocifisso

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Il Crocifisso, oggi come sempre, è il segno di contraddizione, il punto dove l'umanità si divide in due parti.

La recente condanna del Card. Mindszenty è una manifestazione della perenne antitesi fra il bene e il male, fra la verità e la menzogna, e dell'odio che i figli delle tenebre portano ai seguaci di Cristo.

La passione di Cristo non è ancora cessata: fino alla fine del mondo Cristo patirà persecuzione, morte ed ignominia nel suo corpo mistico, che è la Chiesa.

Egli ce lo predisse nel modo più esplicito.

Bisogna pure che i discepoli somiglino al maestro ed abbiano l'onore di patire per la giustizia, perché il regno dei cieli appartiene soltanto ai perseguitati per la giustizia, e chi vuol vivere piamente in Cristo Gesù patirà necessariamente persecuzione.

Onore dunque al clero ungherese ed al suo illustre capo.

Addolorati per le sofferenze di questi nuovi martiri, ma fieri di essi e con essi solidali, i cattolici di tutto il mondo si stringono in preghiera, pronti ancor essi ad ogni cimento, e attendono fiduciosi che i patimenti di oggi producano alla Chiesa l'immancabile fioritura di una nuova e più lussureggiante vita cristiana.


Il Venerdì Santo è la grande giornata degli adoratori del SS. Crocifisso e perciò l'Unione Catechisti invita tutti i suoi membri a partecipare alla funzione in comune che avrà luogo alla Casa di Carità alle ore 18 con il seguente programma: Via Crucis, predica della passione, bacio del Crocifisso e Benedizione col S. Legno della Croce.