L'Anno Santo 1950 e la Regalità di Maria

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Tutto l'Orbe, con tutte le anime orientate, come forse non mai per il passato, verso l'augusta Regina dell'universo, sembra ben preparato alla festa liturgica della Regalità di Maria.

Le oceaniche folle, che da ogni parte del globo, specie nell'Anno Mariano pregiubilare, nella ormai classica forma di devozione della Peregrinatio Mariae, si sono strette attorno a Lei, non L'hanno forse acclamata dovunque e di continuo « Regina »?

Mai come nell'Anno Mariano, la Madre di Dio ha veduto tutto l'universo prostrato ai suoi piedi.

Mai la terra si è dimostrata, a somiglianza del Cielo, « suddito devoto » Regno di Maria.

D'altra parte, come fu per la festa liturgica di Cristo Re, così per la festa di Maria Regina non mancano « preghiere di moltissimi Cardinali, Vescovi e fedeli » rivolte al Sommo Pontefice.

Chiuderà quindi il Santo Padre Pio XII, gloriosamente regnante, l'Anno Santo 1950 con l'istituzione della festa liturgica di Maria Regina, come il Santo Padre Pio XI, di felice memoria, chiuse l'Anno Santo 1925 con l'istituzione della festa liturgica di Cristo Re? …

È il grande segreto dell'Onnipotente.

Se ci è lecito esprimere, nella più filiale e devota sottomissione, un nostro modestissimo parere, osiamo dire che tutto c'induce a credere non lontana una tale istituzione.

C'induce a crederlo l'analogica somiglianza che corre fra Cristo e Maria, fra i misteri della vita di Cristo ed i misteri della vita di Maria.

C'induce a crederlo la singolare opportunità, nei tempi che corrono, di una tale festa liturgica.

Si può dire che tutto hanno tentato e stanno tentando le potenze della terra per allontanare i popoli dal soave e leggero giogo di Cristo.

Ora, se è vera che via più breve, più sicura e più dilettevole per condurre le anime a Cristo è Maria, ne segue anche che la via più breve, più sicura e più dilettevole per affermare sulle anime il Regno di Cristo sia quella di affermare sempre il Regno di Maria.

La festa liturgica di Maria Regina contribuirà nel modo più efficace a portare nel mondo una pienezza di frutti.

Ad Jesum per Mariam. Ad regnum Jesu per regnum Mariae.

V'é forse chi troverà un ostacolo a tale istituzione nella novità.

Ma a questa difficoltà ha già dato una risposta esauriente il Papa Pio XI nella sullodata Enciclica « Quas primas ».

« Risulta da documenti storici - Egli dice - che tali festività col decorso dei secoli vennero introdotte una dopo l'altra secondo che la necessità o l'utilità del popolo cristiano sembrava richiedere ».

Orbene, la necessità o almeno l'opportunità dei tempi sembra proprio richiedere l'istituzione di una tale festa liturgica.

Si potrà forse anche obbiettare che la liturgia della Chiesa è già tutta irradiata dai fulgori della Regalità di Maria, essendo adombrata e implicitamente solennizzata in altre feste. ( Per es. la festa dell'Assunzione corporea di Maria in Cielo ).

Ma anche a questa obbiezione ha egregiamente risposto la sullodata Enciclica dicendo: « … ma conviene pur dire che nessuna delle feste esistenti ha per suo oggetto formale, proprio la regale potestà ».

Ciò posto, osiamo concludere che, come la festa liturgica di Cristo Re è servita a perpetuare i frutti spirituali dell'Anno Santo 1925, così la festa di Maria Regina servirà indubbiamente a perpetuare i frutti spirituali dell'Anno Santo 1950.1

P. Gabriele M. Roschini O. S. M.


1Questa puntata conclude quella pubblicata sul Bollettino N. 1-2 del quadrimestre gennaio-aprile 1950.