Di paese in paese  

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Crocifisso nelle famiglie

Anche la diffusione della nostra bella tavola a colori « il Cristo del gran ritorno » ha risentito del periodo di transizione che abbiamo passato dopo il transito del nostro caro Fratel Teodoreto.

Il grafico di questa campagna non ha subito nel frattempo variazioni degne di rilievo, dopo l'ultima notizia che ne demmo nei primi mesi del '54 in questo Bollettino.

Si è press'a poco come allora, ad una punta altissima tra due o tre minori, a strapiombo su una linea orizzontale che segna zero.

La colpa non è di nessuno. Né nostra né dei nostri amici e sostenitori.

Si era appena all'inizio ed un colpo rude ci percosse, da rimanerne tramortiti.

Nessuna rimostranza, dunque, per nessuno.

Ma soltanto una constatazione obbiettiva, seguita da un ordine di marcia.

Dobbiamo riprendere la via.

Diamoci da fare e diffondiamo la nostra immagine del Crocifisso.

Nostra, sì. Perché è la nostra bandiera. Perché è la nostra battistrada.

Perché noi ci ritroviamo, ci riconosciamo in essa, noi che vogliamo patire col Cristo per essere corredentori con lui.

Per salvare molte anime.

Intenzionalmente, tutte le anime!

Ogni anima si riconosca in quella che si solleva, attaccandosi ai piedi del Salvatore, nel distacco da ogni cosa terrena.

Quell'immagine esprime visivamente in mirabile sintesi che Gesù Crocifisso è l'unica nostra Via, l'unica nostra Verità, l'unica nostra Vita!

Nel segno della consolazione.

A complemento di quanto pubblicammo nel Numero precedente ( dicembre 1954 ) sul tema della Regalità Universale della Madonna, riteniamo interessante per i nostri lettori di far seguire queste note per confortarli nel culto a Maria Consolatrice degli afflitti, cara ai torinesi che la venerano con questo titolo.

Nel numero precedente fu dunque ricordato che Maria Morbidelli, la miracolata di Lourdes, apparteneva alla Pia Unione delle Figlie di Maria della parrocchia di San Camillo in Roma.

L'unica immagine della Consolata esistente a nostra conoscenza in Roma è per l'appunto quella che si venera nella chiesa di San Camillo e che vi tu collocata per far cosa gradita alla Regina Madre, Margherita di Savoia, la più illustre parrocchiana di San Camillo.

A questa immagine si rivolsero dunque le preghiere delle compagne di Maria Morbidelli per la sua guarigione.

A questa immagine furono rese le più riconoscenti grazie, quando l'inferma tornò da Lourdes completamente ed istantaneamente guarita di triplice tubercolosi.

Ai piedi di questa immagine Maria Desideri, presidente di quelle Figlie di Maria, depose il voto di dar inizio - a ringraziamento perenne di quel miracolo - al Movimento inteso a far istituire la festa liturgica di Maria Regina.

Ed a giudicarne dai fatti che stiamo per esporre in succinto, se ne dovrebbe proprio dedurre che la Madonna Consolatrice accolse quel voto, tanto da assisterlo fino al momento preciso della, sua attuazione, quasi abbia voluto apporvi, sotto, la sua firma augusta; quasi abbia voluto dire: sono io che ho condotto il Movimento della mia Regalità.

La Consolatrice degli afflitti, comunemente detta « la Consolata », è per cosi dire la Madonna dei torinesi.

Ebbene, i primi che assistettero il Movimento promosso da Maria Desideri, furono tutti torinesi o almeno piemontesi della regione prossima a Torino: tutti devoti della Consolata.

Primo fra tutti ( tanto primo da dover essere ritenuto il padrino del Movimento regalmariano ), S. E. Mons. Carlo Alberto Ferrerò di Cavallerleone, il quale esortò le malate romane ( del pellegrinaggio del quale faceva parte la Morbidelli ) a Lourdes di chiedere la grazia alla Vergine Santissima in nome del Papa, « per consolare il cuore del Papa ».

E poi le Loro Eccellenze i Monsignori Filippo e Gabriele Perlo, Missionari della Consolata, ed Angelo Bartolomasi, Ordinario Castrense, il quale ultimo impresse per primo alla preghiera a Maria Regina, mistico vessillo del Movimento in parola, il più ampio respiro di diffusione.

Inoltre, il primo Cardinale che indulgenziò quella preghiera tu l'Eminenza Rev.ma di Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino, ed il primo Vescovo fu quello di Civita Castellana, S. E. Mons. Santino Margaria, nativo di Dronero ( Cuneo ).

Ed il senso di meraviglia aumenterà, quando si sappia che:

a ) la prima notizia della concessa istituzione della testa liturgica di Maria Regina fu data dalla Radio Vaticana nel pomeriggio del 19 giugno dell'anno scorso, cioè nel pomeriggio della vigilia della festa della Consolata;

b ) la prima notizia in pubblico fu trasmessa da S. E. Mons. Ettore Cunial, Vicesgerens di Roma, nel giorno stesso della festa della Consolata, il 20 giugno 1954, in Santa Maria Maggiore, a Roma, in occasione della solenne funzione celebratavi a cura del Comitato promotore del Movimento Internazionale per la Regalità di Maria: funzione conclusasi col primo telegramma di resa di grazie a Sua Santità il Papa Pio XII, il Papa di Maria Assunta e Regina;

c ) il prelato al quale toccò l'onore di celebrare la Messa in San Pietro, nel giorno stesso dell'istituzione della festa liturgica della Regalità Universale di Maria, fu il Vice Arciprete di San Pietro, S. E. Mons. Angelo Bartolomasi, più che ottantenne, il primo notevole propagatore della preghiera a Maria Regina.

E questo basti, anche se altre considerazioni potrebbero essere aggiunte.

Tuttavia, una deduzione non può essere sottaciuta.

Questa: che in tutti questi tatti ed in tutte queste concomitanze, tutt'altro che predisposte dagli uomini, si sarebbe indotti a trovare una nuova conferma che la Regalità universale della Madonna, riconosciuta e festeggiata solennemente e volontariamente dai suoi sudditi, si manifesta nel segno della Consolatrice degli afflitti: nel segno della Consolazione.

La Madonna, riconosciuta Regina, dimostrerà il suo augusto gradimento con l'inondare di grazie il mondo, per universale consolazione.

Il viandante


La nostra tavola a colori "il Cristo del gran ritorno " è a disposizione dei richiedenti al prezzo di L. 250 nette, ciascuna, per destinatari residenti a Torino o in Italia; e di L. 300 nette, ciascuna, per destinatari residenti all'estero.

Si prega di farne richiesta, con indicazione chiara di indirizzo e contro invio anticipato dell'importo corrispondente al numero di copie desiderate, all'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, Via Bernardino Galliari N. 2 - Torino.