Necrologie

B143-A10

- Fratel Arcangelo F.S.C, ( prof. Umberto Tagini )

Chi non ricorderà sempre la sorridente amabilità del Fratel Economo del Collegio San Giuseppe, sempre premuroso nell'usare una cortesia, sempre pronto a rivolgere a chiunque una parola buona?

Noi, catechisti, lo avemmo intimo.

Lo conoscemmo infatti ragazzo, diligente allievo di catechismo alla parrocchia San Massimo. Intravista in lui una anima potentemente attratta da Gesù Sacramentato, lo accompagnammo alla Unione per presentarlo al Direttore Fratel Teodoreto.

E tosto si accese in quei due cuori una santa amicizia di emulazione verso le più alte vette della perfezione.

Il giovane Tagini diventa Fratel Arcangelo delle Scuole Cristiane.

È uno dei migliori frutti che l'Unione ha donato all'amata Congregazione di San Giovanni Battista de La Salle.

« Sono poi molto contento » gli scrive tra l'altro il Fratel Teodoreto l'8 gennaio 1924 « che abbia l'incarico di ristabilire la cara Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, perché così rende a Gesù ed a Maria SS. un pochino di quello che ha ricevuto nell'Unione stessa ».

Ed ancora ( lettera del 14 maggio dello stesso anno ): « … Mi rallegro però molto delle belle e preziose grazie che il nostro unico Bene Gesù Le va facendo per rendere l'anima di Lei sempre più bella.

Corrisponda nel miglior modo possibile, tenendosi però sempre nella pace, nella fiducia, nell'abbandono in Gesù, Maria, Giuseppe e nel nostro S. Padre ».

Come abbia corrisposto il giovane Fratello alla grazia di Gesù ed alle esortazioni del santo Fondatore dell'Unione, non è possibile riassumere in breve.

Ma fu tutta una vita di fervore, di dedizione, di carità verso Dio e verso il prossimo a tal punto che facciamo voti che se ne raccolgano le memorie a edificazione di chi vuole raggiungere, come lui volle, la santità nella consacrazione a Dio consumata per la salvezza delle anime.

- Fratel Bonaventura F.S.C, ( prof. Bartolomeo Vercelli )

Vedendo lui, ci pareva che il Fratel Teodoreto vivesse ancora un po', in lui, visibilmente.

Come se la vita del nipote, Fratel Bonaventura, prolungasse quella del venerato Zio.

C'era infatti rassomiglianza d'aspetto fisico e di fisionomia morale.

Per molti anni addetto all'amministrazione del poverissimo Istituto Artigianelli di Genova e poi del Collegio San Giuseppe di Torino, assolse ogni suo compito con fede e zelo illuminati, rivelando sempre e dovunque un elevato spirito di carità.

Amò i Catechisti come componenti della sua famiglia e per tutti si prodigò con l'appoggio autorevole delle sue innumerevoli amicizie genovesi e torinesi: per cui la sua memoria è benedetta da molti in questi due grandi centri.

Ora, ottantenne, anche il Fratel Bonaventura ci ha lasciati.

Con lui è scomparso per noi uno della nostra stessa famiglia.

Con animo profondamente addolorato ci inchiniamo dinanzi alla sua salma, implorando da Dio per lui il premio delle anime elette.

* * *

Ci uniamo riverenti in preghiera per la pace delle Anime dei Fratelli Giocondino.

Innocenza e Cassiano delle Scuole Cristiane, ai quali ci lega viva riconoscenza per essere stati compartecipi degli ideali del Fratel Teodoreto e per aver avuto per l'Unione tratti di affettuoso interessamento.

* * *

Raccomandiamo vivamente alle preghiere di tutti gli Aggregati dell'Unione le seguenti nostre generose Zelatrici, recentemente scomparse : Elvira Dogliani ved. Ajassa; Luisa Asti ved. Gianoli e Rosina Personnaz ved. Marcato.

( g. c. )