Assemblea diocesana Catechisti

B171-A6

La III Assemblea Diocesana dei Catechisti ha avuto luogo Domenica 26 maggio 1968, presso il Seminario di Rivoli.

I Convenuti, oltre 300 persone, rappresentavano un po' tutte le parrocchie e le zone della diocesi.

Alle ore 9,30, nell'Aula Magna del Seminario, il direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, don Rodolfo Reviglio, dava inizio ai lavori, con la relazione, di cui ecco i punti salienti: « Questa terza Assemblea di oltre trecento Catechisti ferventi di fede e di impegno è chiaro segno che veramente la diocesi di Torino si rinnova in uno dei suoi elementi più vivi, cioè nei Catechisti.

Voi siete la « bocca di Dio », voi siete un Messaggio per l'uomo d'oggi.

Siete innanzitutto un messaggio di fede.

Voi sapete quante difficoltà sono emerse in quanto periodo postconciliare, quante incertezze.

Ma il Catechista che predica il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che predica Gesù vivente, Gesù risorto, che predica la vita eterna, la remissione dei peccati, comunica delle certezze all'uomo d'oggi.

Possiamo dire veramente di possedere quella Parola che sola può dare sicurezza all'uomo moderno, così angosciato e così dubbioso.

Siete anche un messaggio di speranza.

C'è tanta gente oggi che dispera, perché s'appoggia solo sulle proprie forze.

Se noi guardiamo che cosa è l'uomo, oggi, lo vediamo - da un lato - cresciuto a dismisura nella conoscenza tecnica, e - d'altro lato - così angosciato e triste.

L'uomo sta misurando la sua piccolezza, la sua debolezza; ogni anno aumentano i suicidi, cresce il numero dei ricoverati nelle case di cura: segno che molti non riescono a raggiungere la pienezza della loro umanità, non capiscono perché sono al mondo, sono dei disperati.

Voi Catechisti portate un messaggio di fiducia, siete - per così dire - il « telefono amico » nelle parrocchie, per i nostri fratelli.

Siete infine per gli uomini un messaggio di amore, perché predicate l'Amore di Dio.

La salvezza sta nel credere all'Amore di Dio, nel rispondere con gioia e con fiducia a questo amore, e nell'amare il prossimo.

Voi siete un messaggio di amore innanzitutto perché fate vedere con la vostra bontà come è bello servire il Signore.

Questo mi pareva necessario dire, come premessa alla mia relazione.

Siete Catechisti: siete quindi partecipi in modo particolare dell' Ufficio profetico di Gesù.

Gesù, Profeta di Dio, è venuto a rivelarci il Padre, a rivelarci l'Amore infinito di Dio: voi Catechisti, altoparlanti di Cristo, bocca di Dio, siete i rivelatori dell'Amore di Dio.

Lo rivelate con la parola, con la vita, con la gioia, con la bontà, con tutto il vostro essere.

Una prima affermazione: È impossibile una qualunque riforma, un qualsiasi rinnovamento della vita cristiana in diocesi, se non si comincia da un rinnovamento catechistico.

Anche il rinnovamento liturgico intanto ha un significato, in quanto è compreso dai fedeli, e quindi è preparato da una adeguata catechesi.

« Predicate il Vangelo » - ha detto Gesù -, e poi « battezzate ».

Prima c'è la luce della parola, poi c'è la risposta di fede, e quindi l'adesione al sacramento.

Una seconda affermazione: Non può esistere un rinnovamento catechistico, se non c'è un rinnovamento dei Catechisti i quali sono chiamati ad essere i mediatori fra Dio e il popolo.

A poco servono le aule catechistiche, le filmine, i programmi, le attrezzature, se non ci sono dei Catechisti che portino la parola di Dio in modo adeguato: di qui la necessità che la diocesi prepari dei veri Catechisti.

Prima di tutto, occorrono dei Catechisti per la preparazione dei genitori e dei padrini al Battesimo degli infanti.

Il dono del Battesimo la Chiesa lo offre così presto, perché è un sigillo dell'amore di Dio ed è un impegno e una garanzia.

Però è necessaria la fede, perché il Battesimo sia fruttuoso: in mancanza della fede del bambino, genitori e padrini devono sentire la responsabilità di aiutarlo a credere e a sviluppare il dono della fede.

Molte volte, genitori e padrini non sono contrari, ma « non sanno ».

Per questo occorre aiutarli in questo compito così grave sia per la loro coscienza, sia per la vita della Chiesa.

Un secondo tipo di catechesi riguarda i bambini che si preparano alla Messa di Prima Comunione.

Credo sia bene dedicare a questa preparazione due anni, corrispondenti alla prima e seconda elementare.

L'espressione « Messa di Prima Comunione » non è usata a caso: vuole far capire che la Comunione fa parte della Messa, e non è una realtà distaccata, secondo una vecchia mentalità errata, di cui tutti noi siamo al tempo stesso un po' vittime e un po' colpevoli.

Oggi abbiamo capito che la Messa e la Comunione formano un tutt'uno.

La Messa è offerta sacrificale, memoriale della morte e resurrezione del Signore, banchetto.

La Messa di Prima Comunione significa « la Messa a cui i bambini prendono parte per la prima volta in modo pieno e perfetto, facendo cioè la comunione eucaristica ».

Il terzo tipo di catechesi riguarda la preparazione dei fanciulli del secondo ciclo della scuola elementare ( classi terza, quarta, quinta ) al sacramento della Confermazione.

La Cresima verrà conferita d'ora in avanti ai fanciulli in corrispondenza della quinta elementare: è un traguardo ben definito, per il quale occorre una preparazione continuata, affinché non ci sia il vuoto dopo la preparazione alla Messa di Prima Comunione, per poi riprendere con una preparazione affrettata in prossimità della Cresima.

La Confermazione dispone all'impegno nella comunità parrocchiale e quindi a un impegno apostolico, liturgico, di testimonianza in famiglia, nella scuola, nel proprio ambiente.

Essa è punto di arrivo e punto di partenza: per questo, la catechesi dovrà continuare anche nel periodo successivo, fino alle soglie dell'adolescenza.

Il quarto tipo di catechesi riguarda la formazione degli adolescenti e giovani per una maturazione nella fede e nell'impegno cristiano: è questo uno dei punti più cruciali e forse più abbandonati.

L'esperienza ci dice che fino ai 12-14 anni i ragazzi frequentano ancora la parrocchia, ma poi disertano quasi in massa, a meno che siano impegnati in qualche organizzazione cattolica.

Il problema è molto difficile: tuttavia deve essere affrontato.

Esiste in diocesi un esperimento in questo settore.

Da diversi anni in, una parrocchia della Città viene organizzato nell'estate un campeggio in alta montagna, per ragazzi o ragazze dell'età della terza media.

Il campeggio viene ripetuto per diversi turni.

Vi partecipano un sacerdote e alcuni giovani o signorine, di età poco superiore ( 3-6 anni ) dell'età dei ragazzi invitati.

Essi, già preparati durante l'anno, riescono ad avviare un dialogo con questi ragazzi, e presentano loro il mistero cristiano nella maniera più rispondente ai loro problemi, riuscendo a creare un clima di mutua confidenza e di dialogo formativo.

I frutti sono veramente copiosi: in meno di dieci anni il sacerdote, tramite i suoi collaboratori, è riuscito a raggiungere più di mille ragazzi; da questi, sono già fiorite numerose vocazioni sacerdotali.

Il lavoro da compiere è veramente imponente, nel campo della Catechesi: la breve relazione che vi ho fatto ve ne ha fornito una piccola idea.

Che cosa domandiamo a voi"! Che vi prendiate l'impegno di qualificarvi sempre meglio.

Inoltre, non potete essere Catechisti solo per un'ora alla settimana: è necessario che vi innamoriate di questo impegno, che sentiate che la vostra lesione di catechismo comincia il lunedì mattina e finisce la domenica sera.

Dovete cioè tenere un contatto di preghiera, di sacrificio, di dialogo con le persone a cui rivolgete la catechesi, impegnandovi per una qualificazione sempre più profonda e intensa della vostra missione ».