Esortazioni del Papa a pregare per la Chiesa

B194-A5

La preghiera è l'espressione - vertice della Chiesa, ma ne è altresì l'alimento, il principio: è il momento classico in cui la vita divina comincia a circolare nella Chiesa; perciò ne dovremo avere la massima cura e altissima stima, ben ricordando, come dice il Concilio, che « la sacra liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa; infatti è necessario che prima … gli uomini siano chiamati alla fede e alla conversione ».

Sarà sempre opportuna una catechesi, filosofica, scritturale, teologica, pastorale, circa il culto divino, quale la Chiesa oggi professa: la preghiera non è sentimento cieco, è proiezione dell'anima illuminata dalla verità e mossa dalla carità.

Noi vogliamo invitare la vostra preghiera ad unirsi alla nostra affinché la Madonna, la Madre della grande famiglia del Popolo di Dio, la Chiesa, abbia ad infonderci speciale sensibilità e cura virtuosa per l'unità; l'unità non solo della Chiesa, che s'è lacerata contro il primo principio della sua costituzione divina stabilita sulla identità della fede e la comunione della carità affinché tale unità ecumenica possa, con prodigio storico e con fraterna generosità, ricomporsi, ma altresì l'unità "nella Chiesa" unità che ora è insidiata da un eccessivo e falso pluralismo, e da un sistematico e assurdo criterio di inferiore dissenso.

Esperienze infelici di questi ultimi anni ed episodi dolorosi di questi ultimi mesi non possono non ferire il cuore della Chiesa, la quale avverte essere sua esigenza costituzionale, non soltanto la sua unicità rispetto alla propria vocazione universale infusale da Cristo, ma altresì è innanzitutto la sua unità interiore, nello Spirito Santo, organica e fraterna.

Che sarebbe una Chiesa in se stessa divisa? La Chiesa è unità!

Così la videro i Padri, i primi eredi e operatori del Vangelo; così tanti pensatori moderni.

Dobbiamo tutti procurare di formarci ad un autentico "senso della Chiesa" in questo periodo nel quale l'ecclesiologia, cioè la dottrina sulla Chiesa, è stata tanto sviluppata ed espressa nei suoi termini veri e splendidi dal recente Concilio, ed è diventata la pietra d'angolo della nostra moderna religiosità.

E tutti dobbiamo cercare di essere costruttori, non demolitori della Chiesa, nella sua duplice espressione, sia spirituale ed interiore, che esteriore, storica e visibile.

Non è questa opera di costruzione religiosa, a ben giudicare le cose, né in opposizione, né in concorrenza con la città terrena, ma piuttosto in suo stesso vantaggio.

Edificare ed amare la Chiesa: questo dobbiamo fare, e per questo pregare la "Mater Ecclesia".

Paolo VI ( 16-6-74 )

v. O. R. 17 -18-6-74