Il centenario del Cardinal Fossati

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La diocesi dì Torino ha celebrato il centenario della nascita del Card. Maurilio Fossati, che ricorreva il 24 maggio 1976.

La commemorazione ufficiale ebbe luogo al Santuario della Consolata il 1° aprile u. s. con un agile discorso di Mons. Cottino, alla presenza del Card. Pellegrino, dei Vescovi Ausiliari e di molto clero e popolo.

L'oratore, ricordando le tassative disposizioni del Card. Fossati, che proibivano qualsiasi elogio funebre ai suoi funerali, dichiarò di voler rispettare quelle disposizioni e si limitò a tracciare l'itinerario temporale di questo degno prelato la cui camera pastorale durò ben 41 anni ed il cui governo forte e prudente lasciò tracce durature del suo passaggio.

I catechisti del SS. Crocifisso, da parte loro, non possono passare in silenzio l'avvenimento, non solo perché il card. Fossati fu il loro vescovo, ma anche perché si occupò di loro ripetutamente, dimostrando un interessamento ed una benevolenza particolare per il Servo di Dio Fr. Teodoreto, per l'Unione Catechisti e per la Casa di Carità.

Quando per suggerimento del card. Gamba, il Fr. Teodoreto introdusse i voti religiosi nella regola dei catechisti compì una ardita innovazione, che non trovava posto nelle categorie giuridiche delle leggi ecclesiastiche allora vigenti.

Il Card. Gamba che ne aveva patrocinato la causa era morto subito dopo e la pratica fu ereditata dal nuovo Arcivescovo, mons. Maurilio Fossati, che la prese a cuore e la segui per molti anni, fino alla sua conclusione.

Non potendo, per allora appoggiare la pratica alla S.C. dei Religiosi l'appoggiò a quella del Concilio, ottenendo l'autorizzazione ad approvare la regola dei catechisti « per un quinquennio » e come ad esperimento.

Ne parlò poi con il papa Pio XI, che gli diede il suo pieno consenso e gli dichiarò: « se sarà necessario modificheremo anche i canoni ».

Frase questa che il Cord. Fossati riferiva ai catechisti con evidente compiacenza.

I canoni furono modificati circa vent'anni dopo dal papa Pio XII, che istituì gli Istituti Secolari, e per tutto questo tempo l'Arcivescovo di Torino tenne in evidenza la pratica dell'Unione Catechisti, mentre ne seguiva l'attività in Diocesi.

Finalmente allorché apparve la Costituzione Apostolica « Provida Mater » che istituiva un nuovo stato di perfezione, cioè la vita di consacrazione condotta nel secolo, il Card. Fossati invitò il Fr. Teodoreto a rivedere le Regole e Costituzioni dell'Unione Catechisti per adeguarle alle nuove leggi della Chiesa e a revisione compiuta ( che fu piuttosto lunga e provocò le sollecitazioni dell'Arcivescovo ) emanò immediatamente il decreto di approvazione.

L'atto di fondazione dell'Unione Catechisti quale Istituto Secolare porta dunque la firma del card. Fossati, che perciò ha una posizione unica nella storia dell'Istituto.

Ma il suo interessamento non sì è limitato a questo pur fondamentale intervento: egli è stato sempre vicino ai catechisti, intervenendo quasi tutti gli anni a qualche loro manifestazione.

Già nel 1931, l'anno del suo ingresso a Torino, egli si recò alla Casa di Carità, dove celebrò la Messa, visitò la scuola e rivolse la parola agli allievi.

Egli intervenne poi ancora diverse volte alla Casa di Carità; visitò la Messa del povero ripetutamente; visitò i catechisti durante gli Esercizi Spirituali e ricevette egli stesso i primi voti perpetui, che vennero emessi da un gruppo di catechisti, dopo l'approvazione delle Regole; visitò gli aspiranti catechisti, che seguivano un corso di formazione alla villa Nicolas; presenziò a qualche relazione annuale dell'Unione; ne approvò le manifestazioni per la celebrazione del ventennio, ecc.

Non ci fu atto importante dell'Unione, che non vedesse la sua presenza o non avesse il suo preventivo consenso.

Il Card. Fossati capì subito chi era Fr. Teodoreto e dire che lo stimava è dir poco.

Si interessò della sua salute e lo visitò durante la malattia, portandogli personalmente la sua benedizione.

Di lui, appena morto, disse: « l'amor di Dio è stato l'unico movente e motivo di tutto il suo fervido apostolato a favore della gioventù - far conoscere Iddio agli altri per farlo amare, ecco il magnifico suo programma, che ha svolto con animo sereno, come se ciò fosse vita della vita.

Ora vive in Dio e prega per noi … ».

L'11 gennaio 1961, già vecchio e sofferente firmò il decreto di introduzione della causa di beatificazione del nostro Fondatore.

La figura del Card. Fossati rimarrà sempre strettamente legata a quella del Fr. Teodoreto e alla storia dell'Unione.