40° Capitolo generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane

B200-A5

Si è concluso a Roma, il 19 giugno 1976, il Quarantesimo Capitolo Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Iniziato il 14 aprile 1976, ha dovuto affrontare, alla luce delle esperienze e delle indicazioni degli ultimi 10 anni trascorsi dal precedente Capitolo, le nuove situazioni venutesi a creare nel mondo intero.

Per un Istituto impegnato totalmente nella educazione della gioventù, per mezzo e accanto alla scuola, il compito si è presentato particolarmente impegnativo proprio per la grande evoluzione verificatasi e tuttora in corso nel campo della scuola e dei problemi giovanili.

Non sono ancora stati resi noti i possibili documenti che ne potranno emergere: tuttavia di essi è già preannunciato che avranno "la sola legittima pretesa di dare un impulso nuovo all'Istituto".

Nel corso del Capitolo furono invitati a parlare ai 158 Fratelli Capitolari, i rappresentanti dell'Unione Catechisti sui problemi della perseveranza dei giovani nel bene e su quelli della formazione permanente dei giovani educati alla scuola cristiana.

Il giorno 5 giugno si recarono a Roma il Dott. Domenico Conti, Presidente dell'Unione Catechisti, il Dott. Vito Moccia, coordinatore dei Gruppi familiari e Catechista Associato e il Fratel Gustavo Luigi Furfaro, Assessore Generale.

Essi, in troppo breve incontro, presentarono ai Capitolari le finalità, lo spirito e le numerose attività a favore dei bisognosi, dell'Unione Catechisti.

Le relazioni furono seguite con vivo interesse e manifesta simpatia.

Il rammarico per il poco tempo messo a disposizione e le domande che furono rivolte ai tre relatori negli incontri personali che ne seguirono e che furono assai numerosi, dimostrarono assai di più tale vivo interesse.

Al rammarico dei presenti, i relatori aggiunsero il loro dispiacere di non poter meglio illustrare ai Fratelli che forse non ancora sono a conoscenza di questa opera, tutte le circostanze provvidenziali e i fatti straordinari che accompagnarono questo messaggio che Dio ha voluto inviare ai Fratelli di tutto il mondo per mezzo del suo Servo, il Fratel Teodoreto.

L'idea centrale, espressa dal Presidente, è che l'Unione ha bisogno dei Fratelli per scoprire il suo cammino ed essere in esso sostenuto, e i Fratelli hanno bisogno dell'Unione per riscoprire la validità della loro missione in un mondo che ha sempre maggior necessità di educatori completamente dediti non solo alla gioventù ma anche agli adulti e alle famiglie: educatori permanenti e a tempo pieno!

L'incontro seguiva di pochi giorni l'elezione del nuovo Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Il 3 giugno, infatti, veniva eletto Superiore Generale il Fratello José Pablo Basterrechea in sostituzione del Fratel Charles Henry.

Il nuovo Superiore Generale è nato in Spagna, a Castro Urdiales, nell'anno 1917.

Fu alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane fin dalla sua prima infanzia.

Compì il suo noviziato in Bujedo ( Valladolid ) nell'anno 1933.

Completata la sua preparazione religiosa e professionale, iniziò il suo magistero nella stessa casa di Bujedo, dove aveva compiuto i suoi studi.

Fu in seguito incardinato ella nuova Provincia religiosa di Bilbao e per parecchi anni svolse la sua attività educativa nel Collegio-Liceo di Santiago Apostol, di cui fu in seguito Direttore.

Nel 1952-53 fu a Roma per il suo Secondo Noviziato, dopo il quale fu nominato Visitatore Provinciale del Distretto di Bilbao, incarico che tenne per otto anni.

Dopo un triennio di Direzione in Bilbao, fu eletto delegato al Capitolo Generale del 1966.

Durante questo Capitolo fu nominato Vicario Generale, carica che ha conservato fino alla elezione a Superiore Generale.

È suo compito ora, con l'aiuto del nuovo "Consiglio Generale", rendere veramente pastorali e stimolanti, i documenti e le indicazioni di ordine puramente giuridico, che potrebbero emergere dal Capitolo Generale.

Nella Udienza che il Santo Padre Paolo VI concesse ai Fratelli partecipanti al Capitolo, a chiusura dei lavori, il giorno 16 giugno così il Papa parlò: « Abbiamo fra noi, questa mattina, i Fratelli delle Scuole Cristiane che stanno per concludere il loro 40° Capitolo Generale.

Quanti sono qui presenti apprezzano con noi, l'importanza di questa Congregazione, così numerosa e diffusa in tanti paesi, in cui svolge un apostolato di primaria importanza.

E noi desideriamo rivolgere a loro un particolare incoraggiamento.

« Cari Fratelli, la vostra vocazione propria di religiosi al servizio dei giovani è oggi più che mai di attualità.

Ma i giovani da evangelizzare sono stati così numerosi, e molti, soprattutto nelle grandi città, sono emarginati o disorientati.

Essi hanno veramente bisogno di educatori animati dallo spirito evangelico.

Figli di San Giovanni Battista de La Salle, votati per consacrazione all'educazione cristiana della gioventù, voi siete nella condizione ideale per rispondere a questo pressante appello.

Catechisti per vocazione, voi partecipate, mediante il ministero della Parola, alla missione evangelizzatrice della Chiesa.

Non dubitate dell'importanza apostolica dell'insegnamento nell'ambito delle scuole cattoliche, che possono dare una formazione cristiana globale, e un clima spirituale favorevole all'orientamento positivo delle giovani libertà.

E ricordatevi che, per il fine specifico del vostro fondatore, voi siete mandati più particolarmente ai poveri.

« La realizzazione di questa missione esige da voi una autenticità sempre più grande della vostra consacrazione a Dio e ai vostri fratelli; essa esige un particolare tipo di presenza agli uomini in un servizio di carità, in seno a comunità fraterne e apostoliche dell'Istituto; sappiano, queste comunità, affermare l'unità indispensabile tra la contemplazione e l'azione apostolica, che sono radicate tutte e due nella carità divina.

Siano esse un luogo di mutua educazione alla scoperta del Dio vivente!

Il posto che voi riserverete alla preghiera e alla carità fraterna ne sarà il termine di paragone; e questo esige una autentica disciplina di vita.

« La fedeltà dinamica dei Fratelli delle Scuole Cristiane richiede quindi un approfondimento continuo della loro fede, della loro vocazione battesimale e della loro consacrazione religiosa che la specifica.

Voi avete risposto al Signore: siate convinti che questo invito personale merita il dono di tutta la vostra vita a Dio e ai giovani, e che la vostra missione apostolica è essa stessa religiosa per vari motivi: esercitandola, voi compite la volontà di Dio, trovate il Cristo in coloro a cui siete mandati, cercate, infine, di preparare a Dio un popolo di adoratori in spirito e verità.

« La realizzazione della vostra missione non è disgiunta da difficoltà e da prove.

Come tutti gli Istituti Religiosi anche voi soffrite per la sensibile diminuzione delle vocazioni, per l'abbandono di un certo numero di fratelli disorientati forse dall'evoluzione della società e non sufficientemente preparati per affrontarla.

Questa constatazione, lungi dallo scoraggiarvi, deve, al contrario, indurvi a ringraziare Dio del dono prezioso della vostra vocazione, a comprendere le vostre responsabilità per rispondervi con maggior vigilanza e generosità.

Deve inoltre richiamarvi all'urgenza e all'importanza della formazione iniziale dei giovani fratelli affinché essi entrino progressivamente nella attitudine spirituale fondamentale della vostra vita religiosa.

« Siamo lieti di sapere che il vostro Capitolo si è soffermato nello studio dei mezzi per migliorare la ricerca delle vocazioni e la formazione indispensabile e specifica dei novizi.

Questa iniziazione non è, d'altronde, mai compiuta: è necessario convertirsi ogni giorno al Signore, adattarsi per rispondere alle necessità spirituali dei giovani, promuovere la formazione permanente dei Fratelli, specialmente dei responsabili, in una comunione intima con la vita e gli orientamenti della Chiesa.

« Ecco alcune condizioni che permettono di rinnovare la vostra vita spirituale e di ridare vigore alla vostra vocazione religiosa.

Il nostro saluto particolare e i nostri voti al vostro nuovo Superiore generale, il Carissimo Fratel José Pablo Basterrechea, e ai Capitolari che rappresentano le giovani Chiese d'Africa e d'Asia.

A tutti, il nostro incoraggiamento e, in segno di speranza, la nostra affettuosa Benedizione Apostolica ».

L'Unione Catechisti rinnova al nuovo Superiore Generale, che già conosce molto bene l'Opera, l'augurio di una fervente, dinamica direzione dell'Istituto dei Fratelli, perché da una più stretta collaborazione possano fiorire quei frutti che il Servo di Dio Fratel Teodoreto intravvedeva nei messaggi trasmessi da Gesù Crocifisso tramite il Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso.

Al Fratel Charles Henry il devoto riconoscente saluto e l'augurio più fervido per la sua nuova attività.