80° Genetliaco di Sua Santità

B208-A11

Segreteria di Stato dal Vaticano, 3 ottobre 1977.

Ill.mo Signore,

I voti augurali, assieme ad un apposito componimento, da Lei inviati in occasione dell'80° Genetliaco di Sua Santità, sono giunti quale omaggio particolarmente gradito.

Nell'accogliere tale testimonianza di venerazione filiale, frutto di fede ed insieme di pietà, il Sommo Pontefice Le esprime il Suo vivo compiacimento e, desiderando contraccambiare con animo riconoscente il gesto delicato, invoca su di Lei e sui suoi Cari l'abbondanza dei celesti favori, in pegno dei quali imparte di cuore la Benedizione Apostolica.

Con sensi di distinta stima, mi confermo

dev.mo nel Signore + G. Caprio, Sost.


La parola

alla Santità di Paolo VI, venerato Maestro della Parola, nel Suo 80° Genetliaco.

Volle Natura che da mente e cuore,
a mezza via, uscisse la parola
e fosse voce d'armonia sola,
insieme mossa da ragione e amore.

Solo così si veste di nitore,
solo così si porge in bianca stola,
solo così trascorre come spola
fra la creatura e il suo Creatore.

Mente, parola, cuor sono una cosa:
orma che l'uomo reca in sé nascosa
della Natura Trina, certa e vera.

Un'alba d'innocente primavera
fece parlare subito così
una Vergine, quando disse: « Sì! ».

Gaetano G. di Sales