Il 41° Capitolo generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane

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Il 41° Capitolo Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane è stato tenuto a Roma dal 7 aprile al 3 giugno 1986.

Vi parteciparono 116 Fratelli giunti da ogni parte del mondo.

Compito dei Fratelli Capitolari fu quello di dare redazione definitiva al testo delle Regole-Costituzioni dell'Istituto, in atto già ad experimentum dopo il Capitolo del 1966, in ottemperanza alle disposizioni del Concilio Vaticano II.

Il testo definitivo, votato dal Capitolo è stato presentato alla Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari per approvazione e verrà poi inviato ad ogni Fratello.

Il Capitolo, svoltosi in clima di preghiera e di fraternità, ha proceduto al rinnovo delle supreme cariche dell'Istituto.

Nuovo Superiore Generale è stato eletto il 14 maggio 1986 il Fratel John Jonston, già Vicario Generale: è il 25° Superiore Generale nei 306 anni di storia dell'Istituto.

Sostituisce il Fratel José Pablo Basterrechea, per 10 anni Vicario Generale e per 10 anni Superiore Generale dal 1976 al 1986.

Il nuovo Superiore Generale Fratel John Johnston è nato a Memphis ( Tennessee - USA ) il 10 novembre 1933.

Fu professore, Consigliere d'orientamento, Direttore di Case di studio e formazione per i Fratelli che svolgono il loro ministero apostolico nella scuola e in altre opere educative in 82 paesi del mondo.

Furono pure eletti il nuovo Vicario Generale: Fratel Genaro Jesus Saenz De Ugarte, già direttore del Centro internazionale Lasalliano a Roma e attualmente Visitatore dell'Argentina, nato il 15 dicembre 1933, e i 6 Consiglieri Generali che costituiscono, con il Superiore generale, il Consiglio Generalizio dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Ogni Consigliere è responsabile di particolari attività e servizi nell'Istituto ed ha inoltre la responsabilità per i rapporti con le varie Regioni e Province Religiose dell'Istituto nel mondo.

Per quanto riguarda più direttamente l'Italia e l'Unione Catechisti il responsabile è il Fratel Genaro Saenz, Vicario Generale, che è responsabile della Famiglia Lasalliana, di cui l'Unione è parte, e Consigliere per l'Italia, aiutato dal Consigliere Generale Fr. Vincent Rabemahafaly, nato il 26 marzo 1933.

Il 16 maggio 1986, il Capitolo Generale, con il nuovo Consigliere Generale fu ricevuto in udienza dal Santo Padre Giovanni Paolo II che rivolgeva ai Fratelli Capitolari la seguente esortazione:

« Cari Figli di San Giovanni Battista de La Salle,

1. Benedetta sia la divina Provvidenza, che ha reso possibile questo incontro di Chiesa!

Saluto tutti i Fratelli capitolanti e, attraverso voi, il paese e le Case d'educazione che voi rappresentate.

La vostra famiglia lasalliana è ancora numerosa, essa comprende in effetti più di novemila membri e almeno milleduecento fondazioni.

Permettete che mi rivolga specialmente al carissimo Fratello José Pablo Basterrechea: desidero molto ringraziarlo a nome della Chiesa.

Durante il suo generalato non ha cessato di donare il meglio di se stesso al servizio dei figli di San Giovanni Battista de La Salle, così come al servizio delle diocesi nelle quali essi cooperano ai compiti dell'evangelizzazione.

Ha inoltre apportato alla Congregazione per i Religiosi e gli Istituti secolari una collaborazione costante e apprezzatissima.

Che il Signore sia la sua ricompensa, vi colmi della sua grazia!

Rivolgo i miei più fervidi auguri al nuovo Superiore generale che è appena stato eletto, il carissimo Fratello John Johnston, che ricordo nelle mie preghiere.

2. L'Assemblea capitolare che avete voluto tenere a Roma mira a perfezionare ancora il testo delle vostre Costituzioni già rinnovate secondo i desideri del Concilio Vaticano II.

Con voi ringrazio Dio per queste settimane di preghiera, di riflessione, di scambi fraterni, di decisioni giudiziose.

Sono felice di sapere che questo tempo di grazia, per voi e per l'Istituto intero, vi ha sovente condotti alle origini vivificanti degli scritti lasciati dal vostro Padre.

Il suo ideale, lontano dall'essere oscurato dai tre secoli passati dalla fondazione del 1680, corrisponde perfettamente ai bisogni della nostra epoca.

Questo ideale richiede discepoli affascinati da Dio e colmi di entusiasmo per l'educazione di una gioventù in cerca del senso della vita, troppo spesso ingannata dalla presentazione di pseudo-verità, povera d'amore autentico e duraturo, insufficientemente iniziata al Mistero di Dio.

Non occorre che vi presenti il giovane canonico prebendato della cattedrale di Reims che scopre appena dopo i trent'anni gli importanti bisogni della gioventù, soprattutto negli ambienti popolari, in materia d'istruzione e di educazione.

Con voi, voglio inoltre ammirare la sua profonda compassione per i poveri, il suo realismo e il suo carattere metodico, il suo equilibrio e il suo entusiasmo e, a coronamento di tutto, il suo coraggio evangelico.

Tutte virtù che non furono mai intaccate dalle prove del suo itinerario di apostolo della gioventù.

Penso alle incomprensioni della sua famiglia, ad alcune reticenze della gerarchia, agli intrighi dell'amministrazione, alle defezioni nei ranghi dei suoi primi Fratelli. Giovanni Battista de La Salle conobbe anche l'intima sofferenza del dubbio della sua opera, di se stesso.

Tutto ciò, spesso, se non sempre, costituisce un cammino verso la santità.

Questo grande uomo, questo genio dell'educazione, può sembrare nello stesso tempo molto vicino e molto lontano da noi.

Egli è un frutto magnifico della grazia divina che senza ostacoli agisce all'interno della natura umana.

Egli fa pensare al sole che fa risplendere i colori delle celebri vetrate della cattedrale del Medio Evo.

3. Con immensa gioia, ho osservato che la Vostra Assemblea ha avuto come primo scopo il rilancio della dimensione contemplativa della vostra vita consacrata.

Possano gli oratori o gli altri luoghi di preghiera delle vostre Case essere ancor di più il fuoco ardente, l'epicentro, della vostra missione quotidiana!

Passaggi rapidi e soste prolungate, meditazioni personali e celebrazioni comunitarie: tutti questi modi di conoscere il Signore per se stesso purificano, illuminano, fortificano la vocazione dei Fratelli e il loro servizio di Chiesa.

Quando Dio è primariamente servito all'interno di una comunità religiosa, quando la sua parola e i suoi insegnamenti sono capiti, accolti con fervore e senza affanno, lo svolgersi della vita comunitaria e apostolica ne è profondamente segnata.

San Giovanni Battista de La Salle vi chiama ancor oggi a questo incontro assiduo con il Signore: mezzo privilegiato per rinnovare permanentemente il vostro sguardo sui giovani, sulla dignità di ciascuno di loro singolarmente nobilitato dalla grazia battesimale, sul loro unico destino nel piano della Divina Provvidenza.

La qualità della vostra vita spirituale è ugualmente determinante al fine di giungere ad amare tutti i giovani con il cuore di Dio, con la sua pazienza, la sua tenerezza e la sua forza, nella trasparenza più completa e uno spirito evangelico di disinteresse che Dio solo può comunicare agli educatori.

4. Tutto ciò dice il realismo e la creatività del vostro Fondatore che possono solo incitarvi a mettere a punto delle strutture educative nuove o almeno rinnovate.

L'obiettivo essenziale per San Giovanni Battista e per i suoi figli, come per tutta la scuola cattolica, continua ad essere l'evangelizzazione dell'intelligenza.

So che voi siete preoccupati dalla posizione e dalla qualità della catechesi.

Le discipline scolastiche non sono mai state trascurate dai Fratelli di La Salle.

La vostra reputazione e i successi dei vostri istituti lo provano abbondantemente.

Contribuite ancora meglio, se possibile, a manifestare il carattere specifico della scuola cattolica.

Essa deve fare di tutto affinché il Vangelo di Cristo sia una sorgente di luce e di discernimento, capace di aiutare i giovani ad affrontare le esposizioni e i fattori sovrabbondanti della cultura moderna, per giudicarli secondo la vera scala di valori.

Il Vangelo è la Verità, la sola Verità che unisce l'uomo in tutta la sua dimensione.

5. Infine, incoraggio vivamente, in tutte le scuole, la cooperazione dei Fratelli con i laici che condividono l'ideale lasalliano.

Avete bisogno della collaborazione qualificata di uomini e donne, capaci di dare molto per la vitalità degli istituti.

Che questa collaborazione sia senza equivoco!

Dico che i responsabili hanno, sulla scelta dell'assunzione dei mèmbri laici del corpo insegnante, una grandissima responsabilità.

Il progetto educativo cristiano deve essere portato da tutti.

Può succedere che le direzioni che si impongono con il rispetto e la giustizia siano indotte ad aiutare questo o quell'insegnante a rinunciare ad un compito che egli non può assumere integralmente.

6. Questa rinforzata unione di ottica e di azione tra i Fratelli e i Laici insegnanti da una parte, le famiglie che scelgono i vostri istituti e i vecchi allievi dall'altra, favorirà la posa in opera degli orientamenti augurati dal vostro Capitolo e che la Chiesa approva: la cura e il servizio degli ambienti poveri, la promozione della giustizia sociale secondo gli insegnamenti del Magistero ecclesiale e grazie all'impegno delle famiglie e degli anziani dei vostri Istituti, il sostegno maggiore alle Chiese di fondazione recente alle prese con numerosi problemi non solo educativi.

In ogni luogo voi siate, aiutate allo sviluppo e alla qualifica delle Associazioni dei genitori degli allievi, all'efficienza degli anziani allievi amici.

Agendo in questo modo contribuite alla visibilità e allo splendore della Chiesa.

Essa non desidera alcun monopolio educativo.

Vuole solamente il rispetto dei suoi diritti e del sacro diritto delle famiglie di sapere mantenere e perfezionare, d'aprire largamente e giudiziosamente un tipo di scuola ispirata ai valori del Vangelo.

7. Cari Fratelli, anche se percepite un certo invecchiamento delle vostre comunità e la sofferenza per un'integrazione ancora precaria, ripartite da questo Capitolo col coraggio e l'entusiasmo di San Giovanni Battista de La Salle.

In fondo, i giovani moderni sono più avvicinabili e ricettivi di quanto alcune opinioni non fanno credere.

I segni di una generazione nuova, sana, assetata di vera verità, esigenti di amore fraterno, ci sono offerti da tutti i continenti.

Senza soffermarci attentamente alle altre responsabilità umane, ugualmente necessarie e coraggiosamente vissute, posso affermare che avete una delle più belle vocazioni: quella rivolta, in costante unione con Dio, a far emergere e ingrandire la personalità dei giovani che vi sono affidati, al servizio della società e per la gloria del Signore.

Che lo Spirito della Pentecoste e che Maria, chiamata « Sedes Sapientise », vi sia di aiuto durante la vostra vita religiosa e apostolica!

Sono felice di benedire voi e la grande famiglia lasalliana, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ».

Il Superiore Generale Fr. John Johnston in data 1° luglio 1986 inviava ai Fratelli la Circolare 422 contenente proposizioni e messaggi particolarmente indirizzati ai Fratelli.

In detta Circolare con data 3 giugno 1986, troviamo il Messaggio che il 41° Capitolo Generale invia ai membri della Famiglia Lasalliana e che interessa particolarmente l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

È doveroso, a questo proposito, rilevare che, per interessamento del Visitatore Provinciale di Torino Fratel Mario Rogna, è stato possibile al Presidente Generale dell'Unione Catechisti, dott. Domenico Conti, rivolgersi ai Fratelli Capitolari per presentare l'unione Catechisti e avere già contatti diretti con il Vicario Generale.

Il Messaggio si rivolge ai " Cari Amici " della Famiglia Lasalliana e cioè « all'insieme delle persone, dei gruppi e dei movimenti che sono sorti dall'esperienza e dalla pedagogia di S. Giovanni Battista de La Salle.

Le Comunità dei Fratelli formano come il " cuore " di questa esperienza lasalliana, e ne sono anche " testimonianza fedele " dello spirito lasalliano ».

« Ci sembra importante, continua il Messaggio, evidenziare alcuni dei caratteri che si manifestano in ogni esperienza lasalliana:

- ispirazione evangelica

- spirito di fede e di zelo

- dedizione al lavoro nell'ambito dell'educazione cristiana

- amore e scelta preferenziale per i giovani e per i poveri

- comunione ecclesiale, in particolare con la parrocchia o la diocesi

- fondamento nella spiritualità lasalliana

- riferimento a una comunità lasalliana ».

Quando Fratel Teodoreto iniziò l'Unione Catechisti, ispirato da Dio realizzò questi caratteri che l'Unione ha mantenuto costanti nei suoi 70 anni di vita e di attività.

Troppo lungo, per ora, sembra raffrontare questi caratteri con la lunga esperienza dell'Unione Catechisti; ma essi ci confortano e ci animano a continuare e a sviluppare il loro contenuto per un sempre più intimo inserimento nella Famiglia Lasalliana.

Questo anche per rispondere sempre meglio al Messaggio che così continua: « A tutti questi gruppi e movimenti, noi rivolgiamo in questo momento, il nostro saluto con parole di amicizia.

Noi diciamo loro che apprezziamo molto gli sforzi che compiono per vivere la loro vita di Fede, ispirandosi allo spirito lasalliano e restando aperti alla Chiesa locale.

E ora vogliamo aggiungere:

- continuino a seguire il loro specifico cammino, incoraggiati e illuminati da San Giovanni Battista de La Salle e orientati dai Fratelli

- intensifichino i loro rapporti con le Comunità dei Fratelli

- sostengano la missione educativa ed evangelizzatrice dell'Istituto

- ci aiutino a essere creativi e fedeli per aprirci alle nuove necessità della società e della Chiesa

- chiedano al Signore di dare sviluppo al nostro Istituto mediante buone e numerose vocazioni di Fratelli e di Educatori laici cristiani ».

Seguono poi altre indicazioni e il Messaggio si conclude con l'invito ad « accogliere queste parole come un primo incoraggiamento di quanto il Fratello Superiore Generale John Johnston e il suo Consiglio - eletto durante il Capitolo - comunicheranno più ampiamente in una prossima Circolare.

Nell'attesa, rinnoviamo il nostro saluto e desideriamo manifestarvi la nostra certezza che noi vediamo in voi l'azione dello Spirito nei confronti del nostro Istituto.

Per questo ci rallegriamo profondamente: il Signore continua a interpellarci attraverso le intuizioni di San Giovanni Battista de La Salle.

Assieme, benediciamo Dio nostro Padre per la Speranza che suscita oggi tra noi! »

Così si conclude il Messaggio che tutti noi dell'Unione Catechisti accogliamo con grande devozione e fiducia, mentre chiediamo a Dio, con i Fratelli, e con il Consiglio Generale di mantenere viva in noi la fiamma che animò Fratel Teodoreto perché illumini e riscaldi sempre più il nostro cammino sulla via indicata da S. Giovanni Battista de La Salle.

Al nuovo Superiore Generale Fr. John Johnston e al Consiglio Generale l'espressione più fervida della nostra devozione, la disposizione a seguire le indicazioni che verranno date e l'augurio filiale di un lavoro proficuo, ricco di speranza e di realizzazioni per il bene dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, per tutta la Famiglia Lasalliana e per l'Unione Catechisti del S.S. Crocifisso di Maria S.S. Immacolata.

F.G.