Attività per la famiglia

B255-A5

Riflessioni per un cammino di fede proposto a coppie di sposi e di fidanzati

1. Premessa

Gli incontri previsti mirano particolarmente sfornire indicazioni e spunti di riflessione circa l'itinerario di vita cristiana che l'Unione intende proporre alle coppie di sposi e di fidanzati nell'ambito del suo rinnovamento programmatico e operativo.

Il carattere orientativo degli incontri potrà essere trasformato secondo finalità più tematicamente formative su proposta delle coppie che vi partecipano.

2. Origine dell'itinerario di fede che viene presentato

L'Unione nasce come opera di perseveranza inizialmente rivolta ad allievi ed ex allievi dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Lo scopo del nuovo sodalizio è di aiutare i giovani che lo desiderano a vivere nel mondo una vita intensamente cristiana.

In modo particolare vengono curate la vita di fede, la concezione vocazionale della vita, l'amore e aiuto vicendevole, il servizio educativo catechistico ai fratelli, sia nella comunità ecclesiale che nei vari ambienti della società.

La perseveranza viene intesa come impegno generoso per vivere sino alla fine, sino alle estreme conseguenze la fedeltà al proprio Battesimo nello stato e nella condizione di vita e di lavoro a cui Dio ci chiama.

Il nuovo sodalizio è da considerarsi come la risposta ispirata da Dio al Venerabile Fr. Teodoreto durante il suo secondo Noviziato in Belgio, alle leggi laiciste del ministro Combes in Francia, con cui nel 1904 si vollero annientare la consistenza e la presenza stessa delle opere educative cattoliche e delle famiglie religiose ad esse consacrate.

Per la realizzazione dell'idea concepita durante il suo secondo Noviziato, Fr. Teodoreto aveva ben presente l'insegnamento di San Giovanni Battista de La Salle: « Fate in modo che i vostri giovani parlino spesso di Gesù, pensino spesso a Lui, non aspirino che a Lui e non respirino che Lui ».

« Adoperatevi affinché i vostri giovani operino per il bene della Chiesa e per il bene della società ».

L'Unione tuttavia avrà inizio solo dopo lunghi anni di attesa, dopo l'incontro con il Servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso, francescano laico, morto in concetto di santità il 27 gennaio 1922.

L'orientamento spirituale è fin dagli inizi espresso dal titolo programmatico di Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Il punto di riferimento è quello di riprodurre in ogni giorno il Venerdì Santo, secondo la profezia di Zaccaria ricordata da Giovanni ai piedi della croce:

« Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e dì consolazione: guarderanno a Colui che avranno trafitto ». ( Zc 12,10; Gv 19,37 ).

Di qui la invocazione di « Amabilissimo » e « Signore » rivolte al Cristo Crocifisso, il pellegrinaggio di adorazione alle Piaghe sanguinanti e gloriose del Signore, i sentimenti di gratitudine, di amore verso Cristo, di detestazione dei propri peccati e le implorazioni per le necessità del Corpo di Cristo.

Fr. Teodoreto non manca di stampare come introduzione al pio esercizio della Adorazione la predizione del Signore: « Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me » ( Gv 12,32 ).

Guidati da questi orientamenti iniziali l'Unione propone di scoprire, in forza della visione di fede, nella realtà che si apre a noi attraverso il Signore Crocifisso, la via della conoscenza di Dio e dell'uomo, la strada maestra per rispondere all'universale chiamata alla santità, portare frutti di amore verso i fratelli, purificare, orientare e coronare ogni legittimo amore secondo il cuore di Dio.

3. Tema dell'incontro ( marzo 1991 )

Gesù Crocifisso via per la realizzazione in pienezza della vita coniugale familiare.

Gesù Crocifisso: rivelazione dell'amore donatore dello Spirito d'amore sorgente e maestro dell'amore

L'amore via della vita

L'amore e gli amori della vita coniugale e familiare

Punti di riferimento:

3.1 Gesù Crocifisso è la rivelazione dell'Amore, di Dio-Amore, del vero volto di Dio.

« Quando avrete innalzato il Figlio dell'Uomo, allora saprete che Io Sono » ( Io Sono è il nome di Dio ) ( Gv 8,28 )

« Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è Amore » ( 1 Gv 4,8 )

3.2 Gesù Crocifisso esprime al massimo la vicinanza di Dio, l'essere per l'uomo di Dio, l'amore di Dio per ognuno di noi.

« Mi ha amato e ha dato se stesso per me »

« In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato Suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati ». ( 1 Gv 4,10 )

3.3 Gesù Crocifisso manifesta sino in fondo il mistero dell'incarnazione

« Spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana umiliò se stesso facendosi obbediente sino alla morte e alla morte di croce ». ( Fil 2,7-8 )

3.4 Gesù Crocifisso rivela l'amore del Padre per noi

« Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna ».

3.5 Per Gesù Crocifisso ci è donato il suo Spirito, il Consolatore, l'amore sostanziale del Padre e del Figlio

« È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò ». ( Gv 16,7 )

3.6 Tutto Gesù e tutto di Gesù ci è stato dato nella prospettiva e nella realtà del suo sacrificio per:

- riscattarci e liberarci dal peccato e da Satana ( 1 Pt 1,18-19 )

- riconciliarci col Padre

- elevarci alla dignità di figli di Dio ( Gv 1,10-13 )

- fare di noi un popolo e un regno di sacerdoti ( Ap 1,5-6 )

- nutrirci di se stesso, del suo corpo immolato, del suo sangue versato ( Gv 6,54; Lc 22,19-20; Mt 26,26-28; Mc 14,22-24 )

- fare di noi una cosa sola con Lui ( Gv 17,18-21 )

- mandarci il suo Spirito perché rimanga sempre con noi ( Gv 14,16 )

3.7 Gesù, nella sua umanità glorificata, ci ripresenta le realtà del suo sacrificio per noi, la gloria dell'amore che lo ha portato a darsi sino alla fine per ognuno di noi per riportarci all'intima unione con il Padre.

Gesù a Tommaso, l'apostolo incredulo:

« Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani, stendi la tua mano e mettila nel mio costato e non essere più incredulo, ma credente ». ( Gv 20,27 )

I Santi e i Beati del cielo cosi proclamano a gran voce:

"« 'Agnello che fu umiliato è degno di ricevere potenza e ricchezza, Sapienza e forza, onore, gloria e benedizione » ( Ap 5,12 )

3.8 L'amore dunque si è manifestato per mezzo di Gesù Crocifisso:

l'amore come l'essere per l'uomo di Dio

l'amore come l'essere con l'uomo di Dio

3.9 Gesù Crocifisso è il maestro dell'amore verso il Padre con l'obbedienza filiale

con la lode e con la gioiosa gratitudine

con l'abbandono totale

3.10 Gesù Crocifisso è il maestro dell'amore tra gli uomini

« Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati » ( Gv 15,12 )

3.11 Gesù Crocifisso è la sorgente dell'amore

« Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me ed io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla » ( Gv 15,5 )

« Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore » ( Gv 15,9-10 )

3.12 Impariamo dunque l'amore da Gesù e con Gesù.

- L'amore è sostituzione quando l'altro non può

- L'amore è condivisione dei dolori e delle gioie dell'altro

- L'amore è comunicazione di se stesso con l'altro

- L'amore è perdono quando l'altro ha mancato verso di noi

- L'amore è fare il primo passo nell'andare verso l'altro, nel riconciliarci con l'altro

« In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è stato Lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati » ( Gv 4,9-10 )

- L'amore è volontà effettiva di essere per l'altro, per il bene e la gioia dell'altro

« Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena » ( Gv 15,11 )

- L'amore è accettazione dell'altro, volontà di essere con l'altro

« Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sarò io » ( Gv 17,24 )

« Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro ». ( Gv 17,26 )

« Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io ». ( Gv 14,2-3 )

3.13 Gesù Crocifisso è la garanzia per la fiducia che dobbiamo avere nell'amore, di Dio:

« Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?

Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio?

Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi.

Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?

Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. ( Sal 44,23 )

Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di Colui che ci ha amati.

Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore ». ( Rm 8,31-39 )

4. Suggerimenti per un cammino concreto

4.1 Rivedere il cammino personale di sposi e genitori, o di fidanzati che si preparano a fondare una nuova famiglia, alla luce dell'amore redentivo e salvifico di Cristo Crocifisso guardando costantemente « a Colui che abbiamo trafitto » e che possiamo ancora trafiggere col peccato, cioè col nostro rifiuto d'amore.

4.2 Radicare tutti gli amori, coniugali e familiari, nell'amore di Cristo Crocifisso, sforzandoci di realizzare ogni amore secondo le intenzioni, le aperture, le modalità ispirate dall'amore di Cristo per noi e dall'amore nostro per Cristo presente nei nostri cari.

È il campo della orazione, della ricerca sincera di Dio e della sua volontà.

È l'esercizio costante di superamento del proprio egoismo insieme con le sue chiusure e le sue durezze, anche quando le apparenze sono di tenerezza e di condiscendenza.

4.3 Crediamo fermamente che Gesù Crocifisso è la via e la sorgente dell'amore, e che l'amore nella sua massima espressione è Dio stesso.

4.4 Crediamo fermamente che Gesù Crocifisso è la via per la purificazione e rigenerazione di ogni amore umano destinato ad essere segno dell'amore divino e strumento di conversione.

« Come tu. Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato ». ( Gv 17,21 )

( relazione del dr. D. Conti stesa a cura del dr. G. Monteverde )


Partecipazione del gruppo famiglia alla seconda marcia per la vita

Domenica 3 febbraio è stata la Giornata per la vita promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e nell'ambito delle iniziative di testimonianza e di preghiera ad essa connesse, uno dei momenti culminanti è stata la marcia silenziosa che è sfilata tra le vie di Torino nel pomeriggio, partendo da piazza del Duomo e sfilando attraverso via Milano, Via Garibaldi, Piazza Castello e via Roma con riunione finale nella chiesa di San Filippo.

Alla manifestazione è intervenuta, come già nell'anno scorso, una rappresentanza dell'Unione Catechisti, con Catechisti e con appartenenti al Gruppo Famiglia.

Tale rappresentanza ha contribuito alla testimonianza per la vita con un proprio striscione, tra i molti che contrassegnavano il corteo, con la seguente scritta: « Una catechesi per la vita » ad attestazione non solo dell'interesse dell'Unione per queste gravi questioni, ma per sottolineare come la concezione piena della vita abbia una componente insostituibile nella catechesi, e come la catechesi porti alla vita.

Il corteo, guidato dall'Arcivescovo Mons. Saldarini affiancato dal pro-vicario don Franco Peradotto e dall'incaricato per la Pastorale della Famiglia Can. Giuseppe Anfossi, ha riunito molte persone, stimate in almeno 5.000 tra giovani, famiglie con bambini e anziani.

Da segnalare in prima fila una rappresentanza di portatori di handicap della Piccola Casa della Divina Provvidenza, per significare l'ampio valore attribuito alla vita in ogni sua manifestazione, in una concezione che non solo combatte l'aborto, ma si estende a difendere e valorizzare ogni essere umano in difficoltà.

Al termine della sfilata, nella chiesa di San Filippo, l'incontro si è protratto a lungo nella preghiera, nella lettura del messaggio dei vescovi sulla tematica « Amore per la vita scelta di libertà » e soprattutto nelle riflessioni svolte da Mons. Saldarini.

Del lungo intervento dell'Arcivescovo portiamo stralcio di alcune significative affermazioni:

« Chi ci ha visto, certamente si sarà fermato a pensare un momento.

I cuori anche più distratti e lontani non possono non porsi la domanda se non sia la via di Cristo quella giusta e vera.

Noi non imponiamo niente perché la verità non si impone, ma non vogliamo lasciare i nostri fratelli senza luce ».

« Tra voi è possibile che siano le premesse per un rinascita del nostro Paese.

Tante cose sono incominciate a Torino, anche nel campo della carità, anche adesso.

Dunque, per questo sia l'impegno della città: un dono per tutti, un atto di coraggio che porti ad una vera rivoluzione culturale ».

« Grazie a tutte quelle donne che nonostante le pressioni ricevute da tutte le parti non si riducono a distruggere la vita che hanno concepito ».

« Non ci sono vite utili che valgono ed altre inutili che non valgono: un adulto non vale più di un bambino, un ricco non vale più di un povero, uno sano non vale più di un malato ».

« Non si può protestare contro la guerra se poi ogni giorno se ne celebra il tragico rito in famiglia, sul lavoro, ovunque ».

« Le vittime dell'aborto sono immensamente più numerose delle vittime del Golfo ».