Omaggio a Fratel Teodoreto … sua beatificazione

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I Catechisti del SS. Crocifisso alla casa natale del loro fondatore il 10 maggio 20091

- Domenico Bussi -

Anche quest'anno il sole di maggio ha portato i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata a Vinchio per rendere omaggio a Fratel Teodoreto, loro fondatore.

L'appuntamento ha avuto luogo domenica pomeriggio 10 maggio, nella casa natale del Venerabile dove alla presenza di una nutrita rappresentanza di confratelli guidati dal presidente in carica Leandro Pierbattisti, il parroco don Aldo Rosso ha celebrato la santa Messa sull'aia, circondata da una parte dalla vecchia casa colonica, che in un prossimo futuro potrebbe anche essere trasformata in un museo sulla civiltà contadina, e dalle altre da alberi e cespugli in fiore che oltre ad allietare la vista diffondevano delicati profumi della primavera inoltrata.

Se da un certo punto di vista la comunità dei Catechisti freme di impazienza affinché presto le autorità ecclesiastiche preposte al processo di beatificazione abbiano modo di constatare il "miracolo" per poter proclamare beato il venerabile loro fondatore, da un altro, senz'altro più terreno ma comunque importante, sperano che l'istituzione del museo, già desiderio del compianto fr. Carlo Torchio, che in questo ambito profuse molti sforzi, cominciando a catalogare strumenti e documenti sia presenti nella casa sia frutto di acquisizioni esterne, possa realizzarsi in tempi brevi, poiché sarebbe comunque testimonianza di quell'ambiente in cui si temprarono le virtù del Fratello fondatore, al secolo Giovanni Garberoglio.

Fratel Teodoreto nacque a Vinchio il 12 ottobre del 1871 ed entrò nel noviziato dei Fratelli nell'ottobre del 1887 dopo la morte del padre che avrebbe preferito vederlo sacerdote ( i Fratelli delle scuole cristiane sono religiosi laici dediti all'insegnamento ).

Dopo aver imparato sul campo la professione di insegnante, lo vediamo rivestire importanti responsabilità nell'ambito della Congregazione che si prefigge come obiettivo l'istruzione dei giovani, con particolare riguardo ai meno abbienti.

Per garantire la perseveranza dello spirito cristiano agli allievi anche dopo la scuola, nel 1906 concepì l'idea dell'istituto dei Catechisti e nel 1913, assecondato dalle ispirazioni del francescano Leopoldo Maria Musso, ne costituì l'embrione, subito caratterizzato da un'intensa vita spirituale incentrata nella fervida devozione a Gesù Crocifisso, praticata e divulgata da tutti i componenti della neo nata associazione; questa il 26 maggio 1914 ebbe un primo riconoscimento ufficiale con un decreto del cardinale Agostino Richelmy arcivescovo di Torino e quindi una successiva il 24 giugno 1948, quando si ottenne dal cardinale Maurilio Fossati che i loro statuti fossero approvati in conformità della Costituzione "Provida mater ecclesia", promulgata da Papa Pio XII l'anno precedente, con la quale si fondavano gli istituti secolari.

E l'Unione Catechisti è stata uno dei primi dieci di tale istituti.

Attualmente i Catechisti sono organizzati in quattro gruppi: i Componenti consacrati, ai quali è richiesto di pronunciare voti; gli Sposi catechisti: famiglie che scelgono di vivere il matrimonio secondo lo spirito dei consigli evangelici; i Catechisti associati e gli Aggregati.

Dalla collaborazione tra i Fratelli delle scuole cristiane ed i Catechisti è stata costituita la "Casa di Carità Arti e Mestieri", ora presente sul territorio nazionale con 17 centri ed uno in terra di missione in Perù.

Attualmente è frequentata da oltre 4.000 allievi seguiti da 250 insegnanti.

Il pomeriggio si è concluso in modo piacevole con una ricca merenda preparata dagli abitanti del borgo Cascine, ed offerta ai figli spirituali di quel loro compaesano che molti ancora ricordano, e che il 13 maggio 1954 ( singolare la data, ricorrendo l'apparizione della Madonna a Fatima, per una persona così devota di Maria da averla espressamente inserita come Immacolata nella denominazione dell'istituto ), ha terminato il suo viaggio terreno intraprendendone un altro che lo sta conducendo agli onori degli altari.


1 Articolo pubblicato su "La Gazzetta di Asti" del 15 maggio u.sc.