Catechismo degli Adulti

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Convertitevi e credete

Cat. Chiesa Cat. 541; 545; 1423; 1888

141 La nostra cooperazione

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In Gesù, Dio padre inaugura la sua nuova presenza nella storia e offre a noi la possibilità di entrare in un rapporto di comunione con lui.

Il suo regno non ha un carattere spettacolare; ama nascondersi nella semplicità delle cose ordinarie.

E tuttavia possiamo farne l'esperienza subito, se lo accogliamo liberamente e attivamente.

Per avere un raccolto soddisfacente, non basta che il seminatore getti il seme con abbondanza; occorre che il terreno sia buono. ( Mt 11,28-30; Mc 4,3-8.13-20 )

Il Regno è interamente dono, ma ha bisogno della nostra cooperazione: la esige e la provoca nello stesso tempo.

Dio non solo rispetta, ma suscita la libertà; non salva l'uomo dall'esterno, come fosse un oggetto, ma lo rigenera interiormente, e poi attraverso di lui rinnova la società e il mondo.

La lieta notizia del regno di Dio che viene implica un appello: "Convertitevi e credete al vangelo" ( Mc 1,15 ).

La nuova prossimità di Dio mediante Gesù rende possibile una radicale conversione.

142 Un nuovo modo di pensare e di agire

Convertirsi significa assumere un diverso modo di pensare e di agire, mettendo Dio e la sua volontà al primo posto, ( Ger 3,12-13; Ez 18,30-32 ) pronti all'occorrenza a rinunciare a qualsiasi altra cosa, per quanto importante e cara possa essere. ( Mt 6,33 )

Significa liberarsi dagli idoli che ci siamo creati e che legano il cuore: benessere, prestigio sociale, affetti disordinati, pregiudizi culturali e religiosi.

La decisione deve essere netta, senza riserve: "Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te …

E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te" ( Mt 5,29.30 ).

Tuttavia Gesù conosce la fragilità umana e sa essere paziente.

Lo rivela narrando di un padrone, il quale aveva nel campo un magnifico albero, che da tre anni però non gli dava frutti; ordinò al contadino di tagliarlo; ma questi gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai"
( Lc 13,8-9 ).

143 Una vita più bella

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Chi si converte, si apre alla comunione: ritrova l'armonia con Dio, con se stesso, con gli altri e con le cose; riscopre un bene originario, che in fondo da sempre attendeva. Zaccheo, capo degli esattori delle tasse a Gèrico, non aveva fatto altro che accumulare ricchezze, sfruttando la gente e procurandosi esecrazione da parte di tutti.

Quando Gesù gli si mostra amico e va a cena da lui, comincia a vedere la vita con occhi nuovi: "Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto" ( Lc 19,8 ).

Zaccheo deve rinunciare, almeno in parte, alle sue ricchezze; ma non si tratta di una perdita.

Solo adesso, per la prima volta, è veramente contento, perché si sente rinascere come figlio di Dio e come fratello tra i fratelli. ( Lc 19,1-10 )

La bellezza e il fascino del regno di Dio consentono di compiere con gioia le rinunce e le fatiche più ardue.

Il bracciante agricolo che è andato a lavorare a giornata e zappando ha scoperto un tesoro, corre a vendere tutti i suoi averi per acquistare il campo e quindi impadronirsi del tesoro; il mercante, che ha trovato una perla di grande valore, vende tutto quello che possiede per poterla comprare. ( Mt 13,44-46 )

Il discepolo, che ha preso su di sé il "giogo" di Gesù, lo porta agevolmente, come un "carico leggero"
( Mt 11,29-30 ).

Le rinunce, che Gesù chiede, sono in realtà una liberazione per crescere, per essere di più.

Il sacrificio è via alla vera libertà, nella comunione con Dio e con gli altri.

Chi riconosce Dio come Padre e fa la sua volontà, sperimenta subito il suo regno e riceve energie per una più alta moralità, per una storia diversa, personale e comunitaria, che ha come meta la vita eterna.
( Mc 10,29-30 )

144 Il regno di Dio viene come dono, ma chiede la nostra libera cooperazione; la buona notizia diventa per noi realtà vissuta, se accogliamo l'appello di Gesù: "Convertitevi e credete al vangelo" ( Mc 1,15 ).

Convertirsi significa assumere un nuovo modo di pensare e di agire; comporta anche rinunce, ma dischiude una vita più vera e più bella, di comunione con Dio e con gli altri.

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