Catechismo degli Adulti

Indice

Camminare secondo lo Spirito

Cat. Chiesa Cat. 733-741; 1099; 1987-1989; 1997-1999

810 Vita spirituale

338

L'uomo nuovo nasce e si sviluppa nella comunione con Dio, uno e trino.

Per vivere consapevolmente questa sua condizione, occorre che stabilisca un rapporto non solo genericamente con Dio, ma propriamente con ciascuna delle Persone divine, pur nell'unità con le altre.

Così l'esistenza cristiana diviene "vita spirituale, ossia vita animata e guidata dallo Spirito verso la santità o perfezione della carità",8 un vivere o camminare secondo lo Spirito. ( Rm 8,4-5; Gal 5,25 )

Sant'Ireneo di Lione ha questa incisiva espressione: "Tutti coloro che temono Dio, credono nella venuta del suo Figlio e per mezzo della fede ospitano nei loro cuori lo Spirito di Dio, meritano di essere chiamati puri, spirituali e viventi per Dio, perché hanno lo Spirito del Padre, che purifica l'uomo e lo eleva alla vita di Dio".9

811 Gli effetti sono sorprendenti.

Lo Spirito fa riconoscere Gesù come Signore. ( 1 Cor 12,3 )

Ci unisce e ci assimila a Cristo: lo forma in noi. ( Gal 4,19 )

Ci fa partecipare alla sua vita filiale e ci fa dire con lui: "Abbà, Padre!" ( Rm 8,15; Gal 4,4-7 ).

"Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio" ( Rm 8,14 ).

Coloro che accolgono la carità di Dio, si amano anche gli uni gli altri; ( 1 Gv 4,7.12-13 ) anzi aprono il cuore a tutti gli uomini.

Cat. Chiesa Cat. 2000-2005

812 Cooperare con la grazia

Lo Spirito rende giusto l'uomo peccatore; anima e sostiene interiormente l'uomo nuovo.

Accompagna il nostro cammino di santificazione dal principio alla fine: prepara la nostra giustificazione, la realizza, la mantiene, la perfeziona fino alla gloria celeste.

Agisce nell'intimo con le sue mozioni, tradizionalmente dette "grazie attuali": illumina l'intelligenza, attrae le tendenze spontanee, opera il bene insieme con noi, dà gioia e pace.

I nostri buoni comportamenti sono i suoi frutti. ( Gal 5,22 )

Il nostro agire virtuoso non è solo nostro; "è Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni" ( Fil 2,13 ).

813 Tuttavia siamo liberi e responsabili: ciascuno riceverà "la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male" ( 2 Cor 5,10 ).

La priorità dunque appartiene alla grazia; siamo noi però che crediamo, amiamo e operiamo in una personale vicenda storica.

Lo Spirito sostiene il cammino, ma è l'uomo che cammina.

La nostra libertà non è meno autentica per il fatto che ci è donata: "Siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo" ( Ef 2,10 ).

Noi cooperiamo con la grazia e ci disponiamo ad accoglierla ancora fino al compimento ultimo della vita eterna.

Rimane però esclusa ogni possibilità di vanto.

Si acquistano meriti davanti a Dio accogliendo i suoi doni, in modo da essere preparati a riceverne altri.

I nostri meriti sono suoi doni e la ricompensa della vita eterna è il dono supremo.10

Cat. Chiesa Cat. 2006-2011

814 Umiltà, docilità e fiducia

Se vivere da figli di Dio è cooperare con lo Spirito, la nostra attenzione a lui si sostanzia di umiltà, docilità e fiducia.

Umili, perché senza di lui "niente è nell'uomo, niente senza colpa";11 docili, perché è lui che conosce i "benevoli disegni" ( Fil 2,13 ) del Padre; fiduciosi, anzi audaci, perché possiamo confidare in una riserva infinita di energia: "L'umile trova tutto il coraggio nella sua incapacità: più si sente debole e più diventa intraprendente, perché tutta la sua fiducia è riposta in Dio, che si compiace di manifestare la sua potenza nella nostra debolezza".12

Credere nello Spirito è credere nella sua inesauribile creatività e nelle possibilità del nostro futuro.

815 "Che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!

Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio" ( Gal 4,6-7 ).

Indice

8 Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis 19
9 Sant'Ireneo di Lione, Contro le eresie, 5, 9, 2
10 Conc. di Trento, Sess. VI, Decr. Sulla giustificazione, 16; Can. 24; 26; 32
11 Messale Romano, Solennità di Pentecoste, Sequenza
12 San Francesco di Sales, Introduzione alla vita devota, 3, 5