Catechismo degli Adulti

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Il collegio episcopale

Cat. Chiesa Cat. 880-887

526 Un ministero collegiale

Il ministero apostolico ha un carattere personale, in quanto ognuno dei ministri è chiamato da Cristo e, costituito suo rappresentante, agisce con responsabilità propria.

Ma ha anche un carattere collegiale, in quanto i vescovi formano il collegio episcopale intorno al papa e, in modo analogo, i presbìteri formano il presbiterio diocesano sotto l'autorità del vescovo.

527 Ogni vescovo in quanto tale è membro del collegio episcopale.

"L'episcopato è uno e indiviso";34 "come non vi è che un'unica Chiesa … così non vi è che un unico episcopato rappresentato da una molteplicità di vescovi uniti tra loro".35

Poiché i vescovi, per il dono dello Spirito, governano come rappresentanti di Cristo, in definitiva c'è un solo Pastore in molti pastori: "Cristo è lui solo che pasce il gregge, ma lo fa impersonandosi nei singoli pastori" e "tutti i pastori si identificano con la persona di uno solo, sono una cosa sola".36

All'interno della comunione in Cristo di tutti i fedeli, vi è una speciale comunione dei pastori.

Il collegio è formato dai vescovi insieme al papa e ha "piena e suprema potestà su tutta la Chiesa …

In quanto composto da molti, sta ad esprimere la varietà e l'universalità del popolo di Dio; in quanto raccolto sotto un solo capo, sta ad esprimere l'unità del gregge di Cristo".37

Così viene promossa la comunione pluriforme, dinamica e tesa alla mondialità; viene garantita una maggiore ricchezza nell'insegnamento.

528 Le manifestazioni della collegialità

La natura collegiale dell'episcopato si manifesta concretamente nei vincoli visibili di fede, di carità, di disciplina e di corresponsabilità pastorale, in alcune istituzioni come i patriarcati o le conferenze episcopali, in alcuni avvenimenti come la concelebrazione dell'ordinazione, i sinodi e soprattutto i concili ecumenici.38

Nei concili ecumenici il collegio dei vescovi "esercita in modo solenne la potestà sulla Chiesa universale".39

Cat. Chiesa Cat. 1560

529 La responsabilità locale e universale del vescovo

Il singolo vescovo "viene costituito membro del corpo episcopale in forza della consacrazione sacramentale e mediante la comunione gerarchica con il capo e i membri del collegio".40

Anche quando non compie atti formalmente collegiali, si trova nel collegio e ne fa risuonare la voce nella sua Chiesa particolare, se è in armonia con il papa e gli altri vescovi.

Pur essendo maestro della fede e capo della sua comunità, ha il dovere di accordarsi con i suoi fratelli nell'episcopato, tenendosi lontano dall'individualismo.

Pur esercitando il governo pastorale soltanto nella propria diocesi, è tenuto ad avere sollecitudine per tutte le Chiese. La sua responsabilità è insieme locale e universale, come la Chiesa stessa.

530 I vescovi formano un collegio che ha come capo visibile il papa e sono corresponsabili di tutta la Chiesa.

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34 San Cipriano di Cartagine, L'unità della Chiesa cattolica, 5
35 San Cipriano di Cartagine, Lettere, 66, 8, 3
36 Sant'Agostino, Discorsi, 46, 29-30
37 Lumen Gentium 22
38 Lumen Gentium 22;
Lumen Gentium 23
39 Cod. Diritto Can. 387,1
40 Lumen Gentium 22