Catechismo degli Adulti

Indice

Rivelare e comunicare l'amore di Dio

Cat. Chiesa Cat. 850-856; 863

565 Comunione missionaria

La dimensione missionaria appartiene all'identità stessa della Chiesa e del cristiano.

Ma qual è il senso della missione?

Israele aveva il compito di rivelare nella storia la santità e la presenza salvifica di Dio. ( Es 19,5-6; Lv 20,26; Dt 7,6; Dt 26,19 )

La comunità dei discepoli di Gesù ha il compito di annunciare e rendere in qualche modo visibile il regno di Dio, vivendo la nuova giustizia della carità, delineata nel discorso della montagna. ( Mt 5,11.13-16; Mt 7,13-14 )

È chiamata ad essere unita nell'amore fraterno, "perché il mondo creda" ( Gv 17,21 ): la comunione concretamente sperimentata sarà segno trasparente di Dio e con il suo fascino attirerà gli uomini a lui.
( Gv 13,34-35; Gv 17,21-23 )

La Chiesa "riceve la missione di annunciare il regno di Dio e di Cristo e di instaurarlo fra tutte le genti; di questo regno essa costituisce sulla terra il germe e l'inizio".9

Lo annuncia con la predicazione; lo celebra con la liturgia; lo testimonia con il servizio e la condivisione dei beni spirituali e materiali.

Annuncio, celebrazione e testimonianza costituiscono insieme il segno globale dell'Amore misericordioso che viene a salvare.

Gli uomini possono quasi toccarlo con mano e aprirsi alla speranza di un mondo nuovo, che già adesso germoglia.

566 Il regno di Dio è carità.

La carità è l'energia e il contenuto centrale dell'evangelizzazione.

Tutto si concentra nel vangelo della carità: la Pasqua di Cristo, vertice della rivelazione, è evento di carità; Dio è mistero trinitario di carità; la Chiesa è comunione di carità, raccolta intorno all'eucaristia; la vita cristiana è vocazione alla perfezione della carità; la mèta definitiva è beatitudine dell'intimità immediata con Dio nella carità.

Perciò anche la missione, in definitiva, non è altro che il dilatarsi della carità: da Dio a noi, da noi agli altri, attraverso parole e opere.

Vivere in comunione con Dio-Amore significa amare con lui tutti gli uomini e impegnarsi perché tutti entrino consapevolmente e pienamente nella sua amicizia.

"La comunione rappresenta la sorgente e insieme il frutto della missione: la comunione è missionaria e la missione è per la comunione".10

La Chiesa dunque "è inviata da Cristo a rivelare e comunicare la carità di Dio a tutti gli uomini e a tutte le genti".11

È segno vivo di Dio-Amore nella storia.

Purtroppo, essendo composta di santi e peccatori, non solo rivela, ma anche nasconde.

Perciò deve purificarsi incessantemente con la conversione delle persone, la riforma delle comunità e il superamento delle divisioni.

567 La via mistica della missione

La carità è anche la via privilegiata dell'evangelizzazione.

A volte è una via che rimane nascosta.

In forza della carità, la liturgia, la preghiera, la contemplazione, l'umiltà e la sofferenza hanno un potere di intercessione presso Dio e quindi una misteriosa efficacia missionaria.

Per questo santa Teresa di Gesù Bambino, nella clausura del suo monastero, ha meritato di diventare la patrona delle missioni.

Soprattutto è fecondo il sacrificio della vita: "Diventiamo più numerosi tutte le volte che siamo mietuti; è un seme il sangue dei cristiani".12

568 La via della testimonianza

La via della carità ha anche un'efficacia verificabile, quella della testimonianza: "Si è missionari prima di tutto per ciò che si è, come Chiesa che vive profondamente l'unità dell'amore, prima di esserlo per ciò che si dice o si fa".13

L'evangelizzazione avviene per irradiazione, prima che per iniziative specifiche.

Attraverso la testimonianza dei singoli credenti, delle famiglie e delle comunità, l'amore di Dio va a raggiungere le persone nella loro situazione concreta e le dispone a credere.

Specialmente nel clima odierno, permeato di materialismo pratico, estraneità reciproca e indifferenza religiosa, molte porte si aprono solo per il fascino dell'amicizia e della solidarietà.

Anche i distratti e i superficiali rimangono colpiti e si accostano al messaggio cristiano.

569 Interpella le coscienze con particolare efficacia l'amore preferenziale per i poveri, che, mentre contraddice l'egoismo radicato nell'uomo e le discriminazioni presenti nella società, si fa espressione di una benevolenza diversa, quella di Dio, gratuita e rivolta a tutti.

Per questo l'azione caritativa ha sempre avuto grande rilievo nella vita e nella missione della Chiesa.

Già la comunità di Gerusalemme aveva un'assistenza organizzata per i bisognosi; ( At 6,2-6 ) quella di Roma nel III secolo manteneva a sue spese più di millecinquecento vedove e poveri;14 moltissime comunità ai nostri giorni sono impegnate nei problemi dell'emarginazione e del sottosviluppo.

Emerge oggi la consapevolezza che la solidarietà con gli oppressi esige anche una sincera revisione della propria vita da parte dei cristiani.

570 A partire dall'attenzione preferenziale ai poveri, la carità evangelica è criterio ed energia per la "trasformazione del mondo".15

Promuove nella società i valori del regno di Dio, quali il rispetto della libertà e dei diritti dell'uomo, la giustizia, l'uso ragionevole della natura, la pace.16

Contesta i poteri politici ed economici oppressivi.17

Si adopera per la crescita di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, ben sapendo che le salvezze storiche prefigurano quella eterna e che la promozione umana è parte integrante dell'evangelizzazione.

571 La via dell'annuncio

La presenza operosa non basta.

La testimonianza cristiana include la professione pubblica della fede.18

L'evangelizzazione ha al suo centro l'annunzio esplicito che Dio ci dona la salvezza in Gesù Cristo, crocifisso e risorto.

"La fede dipende dalla predicazione" ( Rm 10,17 ); la Chiesa è generata dalla Parola.

Anche i fedeli laici, devono saper annunciare Cristo agli altri credenti e ai non credenti.19

L'annuncio deve essere coraggioso e franco, ma anche umile: la verità, che abbiamo ricevuto in dono, non è un vanto per noi; è una responsabilità.

L'amore per gli interlocutori esige che si rispetti la loro libertà e si tenga conto della loro situazione esistenziale, sociale e culturale, del loro linguaggio, delle loro aspirazioni, dei loro valori etici e religiosi.

Intercessione, testimonianza e annuncio sono le vie della missione, per le quali devono incamminarsi i singoli cristiani, le famiglie e le comunità.

Un radicale cambiamento di mentalità e una profonda revisione pastorale occorrono oggi per dare slancio alla missione universale.

572 La missione della Chiesa è evangelizzare, cioè annunciare, celebrare e testimoniare l'amore di Dio, che si rivela e si dona in Cristo per la salvezza di tutti gli uomini.

Le vie della missione sono la preghiera, avvalorata dal sacrificio, la testimonianza dell'amore reciproco e del servizio ai poveri e alla società, l'annuncio esplicito del vangelo.

Indice

9 Lumen Gentium 5
10 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 32
11 Ad Gentes 10
12 Tertulliano, Apologetico, 50, 13
13 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 23
14 San Cornelio Papa, Lettera a Fabio di Antiochia ( in Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, 6, 43, 11 )
15 Gaudium et Spes 38
16 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 42
17 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 43
18 Lumen Gentium 11
19 Apostolicam Actuositatem 6