Comunicazione e missione

Indice

Organismi e strutture pastorali a livello nazionale

184 Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali

La Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali è un organismo della Conferenza episcopale italiana.169

Attualmente la Commissione si interessa di quattro ambiti pastorali: comunicazioni sociali; cultura; tempo libero, turismo e sport; beni culturali ecclesiastici.

La Commissione svolge compiti di studio, di proposta e di animazione nei settori di riferimento, mantenendo stretti contatti con i vescovi delegati delle regioni ecclesiastiche e collaborando con le altre commissioni episcopali.

Può avvalersi della collaborazione di esperti.

185 Ambiti di competenza e attività

La Commissione ha il compito di dare continuità alle riflessioni e alle linee operative formulate dall'Assemblea generale dell'episcopato italiano, tenendo conto degli sviluppi del progetto culturale e delle iniziative promosse nel settore dell'emittenza radiotelevisiva.170

Oltre a studiare i problemi, ha il compito di promuovere progetti di formazione degli operatori, la promozione della sala della comunità e dei centri culturali, lo sviluppo di sinergie tra i media e la pastorale ordinaria.

Nel perseguire tali obiettivi si avvale della collaborazione della Segreteria generale della Conferenza episcopale e dei relativi uffici, coinvolgendo anche i centri di ricerca e formazione teologica, l'associazionismo, gli esperti e, in generale, il laicato aggregato.171

La Commissione episcopale, tramite la Segreteria generale, tiene i rapporti con gli organismi ecclesiali internazionali e in particolare con il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali.172

186 L'ufficio nazionale per le comunicazioni sociali

L'ufficio nazionale per le comunicazioni sociali è un organismo della Segreteria generale.

Svolge incarichi di servizio nel campo delle comunicazioni sociali secondo le direttrici e i progetti della Conferenza Episcopale Italiana.

Tra i compiti dell'ufficio ci sono i servizi alla Segreteria generale, compresa la funzione di ufficio stampa.

Il direttore dell'ufficio svolge, normalmente, anche la funzione di portavoce.

Sul versante pastorale, l'ufficio ha il compito di tenere i contatti con gli incaricati regionali e con i direttori diocesani, al fine di promuovere iniziative di studio, di confronto pastorale e di collaborazione.

L'ufficio si pone a servizio delle strutture diocesane, favorendo la formazione, il coordinamento e la preparazione di sussidi.

187 Studio, formazione, coordinamento

Il servizio di coordinamento e di animazione si estende a tutti gli organismi che operano nei vari ambiti dei media e della comunicazione, con il compito di favorire formazione, studio e collaborazione.

All'ufficio nazionale spetta anche coordinare la presenza dei media collegati con l'episcopato italiano e di promuovere la collaborazione tra tutti i media di ispirazione cattolica, favorendo le sinergie e creando, attraverso convegni, seminari e gruppi di studio, occasioni per l'approfondimento, il confronto e la progettazione.

Per adempiere alle sue mansioni l'ufficio si avvale di una consulta, i cui membri sono nominati dalla Segreteria generale della Conferenza episcopale con criteri di competenza e di rappresentatività dei responsabili pastorali, dei media e delle associazioni.

188 In relazione ai media

L'ufficio costituisce il punto di riferimento per i vari media nazionali e per gli operatori del settore, con cui intrattiene rapporti di collaborazione e di informazione attraverso comunicati e, se necessario, intervenendo con note, chiarimenti e precisazioni.

Svolge in tal modo la funzione specifica di un ufficio stampa istituzionale.

In un sistema informativo in cui i canali si moltiplicano, diventa sempre più importante garantire l'autorevolezza e l'attendibilità delle fonti offrendo in modo chiaro e puntuale informazioni sui fatti che riguardano la vita della Chiesa.

In questo contesto servono anche strategie comunicative tese a far emergere la vitalità della Chiesa e la forza del suo messaggio che va ben al di là delle situazioni particolari o scandalistiche su cui si concentra spesso l'attenzione dei media.

La Commissione nazionale valutazione film

189 Riferimento culturale e normativo

La Commissione nazionale per la valutazione dei film ha lo scopo specifico di formulare, per mandato dell'Episcopato italiano, una valutazione complessiva dei film e un «giudizio morale ai fini pastorali».

La Commissione è composta di sacerdoti, religiosi e laici qualificati per dottrina, prudenza pastorale ed esperienza nel campo della cinematografia, della comunicazione sociale e dell'etica.

I membri sono nominati dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, che designa anche il presidente.

La Commissione ha il compito di offrire agli spettatori, e in genere ai fedeli, un giudizio qualificato per la scelta dei film da vedere o da utilizzare in ambito pastorale.

I giudizi della Commissione costituiscono imprescindibile riferimento e normativa discriminante per la programmazione ordinaria di tutte le sale della comunità, sia quelle sotto la giurisdizione dell'ordinario diocesano, sia quelle di congregazioni e istituti religiosi.

Le sale cedute a terzi, in affitto o comodato, non perdono la qualifica di sale dipendenti dall'autorità ecclesiastica e come tali hanno l'obbligo di una programmazione che tenga conto delle indicazioni della Commissione.

Indice

169 Statuto della C. E. I, 39-42
170 C. E. I. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia 39
171 C. E. I. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia 39; 50; 62
172 Inter Mirifica 19