La formazione dei Presbiteri nella Chiesa Italiana

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Conclusione

145. Questi orientamenti e norme sono rivolti principalmente agli educatori dei seminari, ai docenti e a quanti sono direttamente impegnati nella formazione dei presbiteri.

Sono essi, infatti, ad avere la responsabilità di elaborare i progetti educativi dei seminari loro affidati, adattando con intelligenza e flessibilità le indicazioni nazionali alle diverse situazioni locali e preoccupandosi che la proposta globale sia chiara, precisa, esigente.

146. Il documento è offerto poi alle comunità cristiane, ancor più coinvolte oggi nella formazione presbiterale, sia perché, essendosi innalzata l'età d'ingresso in seminario, cresce la rilevanza della formazione ricevuta nella famiglia e nella comunità di provenienza, sia perché si è più consapevoli dei frutti della corresponsabilità comune nell'accompagnamento vocazionale, nella maturazione spirituale e nell'esperienza pastorale dei seminaristi.

Sono perciò interpellati in prima persona i genitori cristiani, i parroci, i direttori spirituali, gli incaricati della pastorale vocazionale, giovanile e familiare, i catechisti, gli educatori nelle parrocchie e nelle aggregazioni ecclesiali.

La convergenza di tante energie e di tanti ministeri sarà di grande aiuto a quei giovani che, sentendosi chiamati a servire il Signore nel ministero ordinato e nella dedicazione alla propria Chiesa particolare, potranno trovare indicazioni e proposte coerenti e unitarie.

Insieme a chi è direttamente coinvolto nel compito formativo, tutti i fedeli sono chiamati a pregare instancabilmente il Signore della vigna perché mandi altri operai, arricchisca di sapienza spirituale quanti sono in formazione, sostenga nella fedeltà e nella perseveranza chi è impegnato nell'azione pastorale, premi chi è arrivato al termine del suo servizio.

147. Questa attenzione spirituale ed educativa, strumento dello Spirito di Dio nella Chiesa, costituisce anche il presupposto e il contesto per far nascere e sostenere gli itinerari della formazione permanente, oggi particolarmente necessaria di fronte alle sfide culturali e ai mutamenti ecclesiali.

Il presente documento, perciò, è affidato anche ai responsabili della formazione permanente dei presbiteri; esso li aiuterà a raccordare la formazione permanente con quella iniziale e a dare unità alla crescita dell'identità teologica, spirituale e pastorale dei presbiteri.

148. Questo testo, infine, è consegnato agli stessi seminaristi: molto della sua efficacia dipende dalla loro disponibilità ad assumerne i contenuti e a collaborare con gli educatori.

La loro docibilitas sarà il terreno fertile su cui fiorirà la varietà dei doni personali dentro una figura unitaria di presbitero amante del mistero di Dio, dedicato alla comunione e alla missione nella Chiesa particolare e aperto all'universalità, strettamente unito nella fraternità del presbiterio intorno al Vescovo, annunciatore e testimone, capo e servo, pastore e sposo della Chiesa, come Cristo.

149. A Maria, Madre della Chiesa, Regina degli Apostoli, Discepola del Buon Pastore, chiediamo la protezione su tutti i seminaristi e sui loro formatori, la compagnia nel loro cammino verso scelte definitive, l'intercessione per l'efficacia salvifica della loro missione.

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