La formazione dei Presbiteri nella Chiesa Italiana

Indice

III. Discipline pastorali

1. Teologia pastorale

Obiettivi

Il corso deve evidenziare il legame originario e permanente della vita e dell'agire della Chiesa ( annuncio, celebrazione e servizio ) con la teologia.

La teologia pastorale contribuisce, infatti, alla sintesi di tutte le dimensioni formative attorno al principio della carità pastorale, come auspicato in Pastores dabo vobis, 57: « Il fine pastorale assicura alla formazione umana, spirituale e intellettuale determinati contenuti e precise caratteristiche, così come unifica e specifica l'intera formazione dei futuri sacerdoti ».

Il corso introduce gli alunni alla conoscenza degli elementi costitutivi dell'agire della Chiesa, con riferimento particolare al contesto italiano, aiutando a comprendere le sfide pastorali che la teologia e la formazione non possono eludere.

Contenuti

– Storia e identità della disciplina.

– Le sfide pastorali della Chiesa e la loro ricezione in teologia.

– Le forme dell'agire della Chiesa ( koinonia, martyria, leitourgia, diakonia ).

– Il metodo teologico-pastorale.

– Applicazione del metodo pastorale ad alcuni ambiti pastorali ( ministeri, catechesi, iniziazione cristiana, caritas ).

Didattica

Si privilegi la forma seminariale e/o del laboratorio, dove possono essere analizzati con una metodologia specifica alcuni ambiti dell'agire pastorale.

2. Catechetica

Obiettivi

Dal punto di vista teorico, il corso si propone di avviare alla conoscenza della funzione della catechesi all'interno della missione della Chiesa e nella vita della comunità cristiana.

Dal punto di vista pratico, intende avviare all'assunzione di responsabilità nella relazione catechistica, perché l'alunno sia in grado di:

collocare la pratica catechistica all'interno della situazione pastorale;

identificare e risolvere le situazioni problematiche;

acquisire alcune competenze e abilità;

valutare le risorse del gruppo catechistico e avviare una formazione di base.

Contenuti

1. Parte teorica

Elementi e funzionamento della comunicazione.

Identità e dimensioni fondamentali della catechesi.

Insegnamento, apprendistato, iniziazione: strutture di trasmissione.

– Gli emittenti nella catechesi:

Cristo unico Maestro;

il ruolo della Chiesa;

il compito dell'episcopato;

gerarchia dei livelli di intervento;

dinamismi e interrogativi.

– I destinatari della catechesi:

il diritto di tutti a ricevere la catechesi;

il bisogno per tutti, nella Chiesa, di ricevere la catechesi, secondo la diversità delle situazioni.

– Il contenuto della catechesi:

alla fonte della catechesi, la Parola di Dio;

i tratti specifici del messaggio catechistico;

l'adattamento della catechesi alla mentalità e alla cultura.

– Il linguaggio della catechesi:

le motivazioni;

alcuni orientamenti didattici.

– Metodi, tecniche e strumenti nella catechesi; principali opzioni metodologiche.

2. Parte pratica

Lettura della situazione in cui si opera; stesura di un progetto iniziale; verifica del lavoro.

Guida all'analisi dei "casi" da risolvere e strategie per il cambiamento.

L'uso delle immagini nei catechismi.

Come progettare, realizzare e verificare un incontro di catechismo, un'unità catechistica, un piano di lavoro annuale.

Didattica

Il corso prevede il costante collegamento tra elaborazione teorica e funzione pratica, possibilmente avviando e accompagnando l'esperienza di uno stage in ambito catechistico.

3. Omiletica

Obiettivi

L'obiettivo del corso di omiletica è duplice: far giungere gli studenti a una corretta conoscenza della natura dell'omelia e iniziarli a un efficace ministero della predicazione.

Contenuti

– La natura dell'omelia nel contesto della celebrazione liturgica, di cui è parte, e in particolare nel suo rapporto con le letture scritturistiche proclamate e con il sacramento celebrato.

– La storia della predicazione cristiana, con specifica attenzione alle testimonianze neotestamentarie e all'epoca patristica.

– Elementi di retorica e di comunicazione in pubblico mediante la parola.

– Iniziazione alla pratica del ministero della predicazione.

Didattica

Il metodo sarà in parte nella forma della lezione frontale, in parte nella forma del laboratorio.

Gli studenti potranno essere guidati ad analizzare alcune omelie previamente registrate, per valutarle sia in senso teologico-liturgico sia in rapporto all'efficacia comunicativa.

4. Musica sacra

Obiettivi

La musica sacra - in particolare il canto sacro - è intimamente unita alla liturgia.

Pertanto la conoscenza, la formazione e la pratica della musica per la liturgia devono abituare gli alunni a cogliere la stretta unità tra rito e azione liturgica, ed educarli ad ammettere nel culto divino le forme musicali della vera arte, avendo la musica sacra il solo fine della gloria di Dio e della santificazione dei fedeli.

Tale formazione contribuirà alla pertinenza delle celebrazioni liturgiche nei seminari e alla preparazione di pastori capaci di celebrare con proprietà ed afflato spirituale i misteri divini, favorendo la bellezza dei riti, la loro solennità e la comunione ecclesiale che lo stesso canto del rito favorisce.

Contenuti

Il corso dovrà prevedere lo studio accurato dei principi basilari della musica liturgica secondo la costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium e l'istruzione Musicam sacram, analizzandone i fondamenti teologici, antropologici, estetici e pastorali.

Sarà inoltre necessario conoscere la disciplina e le norme fondamentali per il canto sacro e alcune indicazioni di base sull'animazione e sulla partecipazione dei fedeli.

Di grande utilità potrà essere un breve panorama della storia del canto sacro.

Si insista sulla conoscenza della natura e della funzione del canto dell'ordinario della Messa ( parti del presbitero, dei vari ministri, della schola cantorum e dell'assemblea ), cui gli alunni dovranno abituarsi già nelle celebrazioni liturgiche in seminario.

Si dia il giusto risalto al canto del proprio della Messa ( parti variabili ) e all'arte del salmodiare.

Si affronti il tema del canto della Liturgia delle ore ( innodia, salmodia e canti responsoriali ).

I seminaristi siano educati alle varie espressioni di canto liturgico ( gregoriano, polifonico, popolare e "giovanile" ), imparando a esercitare il discernimento sulle priorità, sulle qualità liturgiche, artistico-musicali e testuali dei brani, e a distinguere le diverse opportunità pastorali di uso degli stessi, abituandosi a differenziare il canto per la liturgia da quello per altre attività pastorali.

Si offrano alcune nozioni sugli strumenti musicali per la liturgia.

Didattica

– Conoscenza e uso del repertorio gregoriano fondamentale, che la Chiesa riconosce come proprio della liturgia romana.

– Conoscenza ed uso del repertorio nazionale di canti per la liturgia della Conferenza Episcopale Italiana.

– Esercitazioni sull'ordinario della Messa e sul canto del celebrante.

– Apprendimento di alcune nozioni base di teoria e solfeggio musicale e sull'uso della voce, e per il suono – anche solo sommario – di uno strumento musicale, preferibilmente l'organo a canne.

– Esercitazioni seminariali su alcuni aspetti particolari della musica sacra.

– Preparazione accurata, in forma di laboratorio, del canto liturgico per le celebrazioni.

– Esercitazioni sul canto della Liturgia delle ore, soprattutto degli inni e della salmodia.

5. Pastorale del sacramento della penitenza

Obiettivi

Il corso si propone di mediare tra la scienza appresa nelle diverse discipline teologiche ( teologia morale, teologia dei sacramenti, liturgia, teologia spirituale ), la vita dei fedeli e la preparazione all'esercizio del ministero della riconciliazione sacramentale.

Contenuti

Ripresa di alcune questioni teologiche attinenti il sacramento della Penitenza ( la coscienza morale, il peccato, la conversione, la preparazione al sacramento, la confessione auricolare, l'assoluzione e il segreto sacramentale ), in riferimento alle diverse tipologie di penitenti.

Didattica

Il corso deve caratterizzarsi per un'attenzione pedagogica che favorisca l'apprendimento della metodologia del dialogo.

La didattica potrà avvalersi del confronto nel gruppo nell'elaborazione e nella soluzione di alcuni casi di coscienza.

6. Ecumenismo

Obiettivi

Il corso mira a valorizzare l'apertura ecumenica, quale dimensione costitutiva della formazione del futuro presbitero, valorizzandone i contenuti salienti.

Contenuti

– Le nozioni di cattolicità, ecumene, ecumenismo.

– L'esposizione della dimensione istituzionale e della configurazione delle principali Chiese e comunità cristiane.

– La storia dell'ecumenismo e del movimento ecumenico.

– I fondamenti dottrinali dell'ecumenismo; il fine e il metodo.

– Alcune questioni specifiche: il ministero, il culto, l''intercomunione', il problema del proselitismo.

Didattica

Accanto a lezioni frontali, per l'acquisizione dei dati fondamentali, possono essere utilizzati lavori di gruppo e laboratori, per favorire l'accostamento a testi teologici, liturgici e spirituali caratteristici delle diverse confessioni cristiane, nonché ai principali documenti del dialogo ecumenico.

7. Introduzione allo studio delle religioni

Obiettivi

Il corso mira a dare una conoscenza essenziale delle principali religioni e a preparare a un confronto teologicamente corretto con il contesto plurireligioso che caratterizza l'odierna stagione sociale e culturale.

Contenuti

– L'idea di religione e il nesso tra la sua figura antropologica e le forme storiche di realizzazione.

– La storia delle religioni: grandi religioni civili della tradizione occidentale e mediorientale antica; il giudaismo post-biblico; l'islam; l'induismo; il buddismo; lo scintoismo; Confucio; le religioni africane.

– Religione e religioni nella società pluralista.

– Teologia cristiana delle religioni.

Didattica

Accanto a lezioni frontali, per l'acquisizione dei dati fondamentali di conoscenza delle diverse religioni, possono essere utilizzati lavori di gruppo e laboratori, per favorire l'accostamento a testi teologici, liturgici e spirituali caratteristici.

8. Comunicazioni sociali

Obiettivi

Scopo del corso è aiutare i seminaristi a cogliere l'influsso dei mezzi di comunicazione sociale nella società e la loro importanza ai fini di un'efficace azione pastorale, in grado di coniugare le esigenze della nuova evangelizzazione con la cultura odierna determinata dal crescente e pervasivo influsso dei media.

Contenuti

– Principi, processi e influssi delle comunicazioni sociali nel contesto dei rapidi cambiamenti tecnologici e culturali.

– L'insegnamento della Chiesa sulle comunicazioni sociali con particolare riferimento all'insegnamento del Magistero dal concilio Vaticano II a oggi.

– Le scelte della Chiesa italiana nel campo delle comunicazioni sociali e della cultura alla luce del direttorio sulle comunicazioni sociali Comunicazione e missione.

– Iniziative dei cattolici nel campo delle comunicazioni sociali nei vari ambiti mediatici: stampa, televisione, radio, cinema, teatro, nuove tecnologie informatiche.

Didattica

La presentazione dei contenuti deve comporsi di parti teoriche accompagnate da esercitazioni pratiche che permettano l'accostamento ai mezzi della comunicazione attraverso adeguate chiavi interpretative e con esperienze guidate di fruizione critica di prodotti giornalistici, radiotelevisivi e informatici.

9. Introduzione allo studio dell'arte sacra e alla tutela dei beni culturali ecclesiastici

Obiettivi

Il corso mira a far conoscere, soprattutto a livello locale, la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico, storico e culturale della Chiesa, e a dotare i futuri presbiteri di alcune conoscenze utili per promuoverne la custodia, la tutela e la promozione.

Contenuti

– Il patrimonio artistico e monumentale: nozioni generali di storia dell'arte sacra e di archeologia cristiana, con l'accostamento delle loro espressioni locali più significative; disciplina canonica e civile circa il patrimonio artistico e monumentale.

– Il patrimonio documentario:

nozioni generali circa la raccolta, la conservazione e l'ordinamento dei documenti d'archivio;

inventario e consultazione;

disciplina canonica e civile circa la tutela e la consultazione dei documenti archivistici;

l'archivio diocesano e i principali archivi ecclesiastici.

Didattica

La natura del corso prevede che le nozioni generali, trasmesse con lezioni frontali, tenute anche con l'ausilio di mezzi opportuni per presentare visivamente i materiali della produzione artistica, monumentale e documentaria, siano integrate da visite in loco che permettano una conoscenza più diretta del patrimonio culturale religioso.

10. Storia della Chiesa locale

Obiettivi

Il corso ha lo scopo di far conoscere le tappe storiche fondamentali della vita della Chiesa locale, dalle sue origini a oggi, all'interno delle finalità già descritte nel corso di storia della Chiesa.

Contenuti

Saranno oggetto di studio, anche con l'ausilio di testimonianze monumentali e documentarie,

le più importanti vicende spirituali, politiche e culturali che hanno segnato la storia della Chiesa locale,

la sua conformazione istituzionale e geografica,

le linee principali della sua azione pastorale attuata attraverso l'opera dei pastori,

le comunità di vita religiosa,

la fede vissuta e professata dal popolo cristiano, anche nei suoi aspetti devozionali e agiologici.

Didattica

La presentazione degli argomenti avverrà attraverso lezioni frontali e mediante l'accostamento ad alcune fonti documentarie.

Sarà utile la visita ad alcune tra le più rappresentative testimonianze locali della produzione storica, artistica e monumentale di carattere religioso.

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