La formazione dei Presbiteri nella Chiesa Italiana

Indice

Presentazione delle discipline

I - Discipline propedeutiche e introduttive

1. Corso introduttivo al mistero di Cristo

Obiettivi

A questo corso è affidato il compito di mostrare come gli studi teologici e le altre dimensioni della formazione dei futuri presbiteri convergano sul mistero di Cristo, « il quale compenetra tutta la storia del genere umano, agisce continuamente nella Chiesa e opera principalmente attraverso il ministero sacerdotale » ( OT, 14 ).

Un'iniziale riflessione sulla testimonianza biblica, sulla tradizione ecclesiale e sul contesto culturale e religioso farà emergere l'intrinseca unità dei diversi aspetti della vita cristiana, della riflessione teologica, del ministero pastorale.

Gli alunni saranno aiutati a prendere coscienza del carattere insieme complesso e ordinato della realtà.

Da qui la necessaria "interdisciplinarità" del corso e la possibilità di diverse impostazioni.

Il corso introduce anche alla conoscenza dei contenuti fondamentali della fede cristiana così come vengono espressi nei catechismi ( cfr Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismo CEI degli adulti La verità vi farà liberi ).

Contenuti

– Le istanze che motivano oggi una riflessione sul 'centro' dell'annuncio cristiano:

il pluralismo religioso,

la complessità culturale,

le sollecitazioni pastorali.

– La domanda sull'uomo e il suo costitutivo orientamento all'incontro con Dio in Cristo; presupposti razionali ed esistenziali della fede.

– L'incontro pasquale con Gesù, da parte dei primi testimoni e dei credenti di oggi, e la comprensione della realtà ( del mondo, dell'uomo, della storia, di Dio ) provocata da tale incontro.

– I diversi modi in cui si esprime la risposta positiva, ecclesiale e personale, all'iniziativa divina: la fede, la preghiera, la celebrazione liturgica, la prassi.

– L'azione universale dello Spirito Santo, con attenzione ai rapporti fede-cultura e cristianesimo-religioni.

– La testimonianza cristiana nelle sue diverse forme e, in particolare, la testimonianza resa dalla teologia.

L'unità della teologia, la pluralità delle sue discipline, i passaggi fondamentali della sua storia.

Didattica

Il corso coniugherà dimensione critica e sapienziale.

Gli alunni saranno messi a contatto con alcuni testi-chiave della Sacra Scrittura e della tradizione ecclesiale ( in particolare, i Simboli della Chiesa antica e i documenti del Concilio Vaticano II ) e, alla luce di queste testimonianze, saranno aiutati a leggere in prospettiva teologica i diversi aspetti della loro esistenza e del proprio contesto culturale.

2. Storia della filosofia

Obiettivi

Il corso ha lo scopo di offrire agli studenti una conoscenza essenziale, ma rigorosa, dei passaggi principali e delle figure più rilevanti dello sviluppo del pensiero filosofico, soprattutto in quegli aspetti che coinvolgono maggiormente la riflessione teologica.

Contenuti

Il corso presenterà i contenuti della riflessione filosofica, distinguendo opportunamente le acquisizioni del periodo antico, medievale e moderno.

Nell'esposizione si darà particolare rilievo ai seguenti nodi:

– la questione del 'fondamento' e del 'divino' nella filosofia greca;

– il rapporto filosofia-fede e la questione dell''essere' nell'ambito del pensiero cristiano antico e medievale;

– l'affermazione della soggettività, il problema della conoscenza e la separazione tra la fede e la ragione come tratti caratterizzanti la filosofia moderna.

Didattica

Pur nel carattere sintetico del corso, che privilegerà la metodologia della lezione frontale, si darà spazio all'accostamento diretto a qualche testo di autori particolarmente significativi.

3. Lingue antiche

Obiettivi

Gli obiettivi comuni dei corsi di lingue antiche sono:

– la padronanza della morfologia;

– la conoscenza degli elementi più importanti della sintassi;

– l'acquisizione di un vocabolario fondamentale.

Contenuti

A) Lingua ebraica

Il corso si propone di porre gli alunni nella condizione di accostarsi ai testi originali, o almeno di apprezzare le principali terminologie e di valutare le scelte esegetiche.

È auspicabile l'attivazione di un ulteriore Lettorato di lingua ebraica, per consentire la lettura e l'analisi grammaticale di alcuni passi dell'Antico Testamento.

B) Lingua greca del Nuovo Testamento

Chi non possiede il diploma di maturità classica è tenuto a frequentare il corso di Introduzione alla lingua greca del Nuovo Testamento.

Esso permette l'acquisizione delle nozioni fondamentali propedeutiche alla lettura dei Vangeli in lingua originale.

Il corso di Lingua greca del Nuovo Testamento intende offrire la strumentazione necessaria per accostarsi ai testi originali e valutare le scelte esegetiche.

È auspicabile l'attivazione di un ulteriore Lettorato di lingua greca del Nuovo Testamento, per consentire la lettura e l'analisi morfo-sintattica di passi scelti, avviando così alla pratica filologica.

C) Lingua latina cristiana

Chi non ha svolto studi di tipo umanistico è tenuto a frequentare il corso di Introduzione alla lingua latina cristiana.

Esso intende offrire gli elementi fondamentali per la comprensione del latino cristiano, indispensabile per l'accostamento ai testi teologici.

Didattica

L'introduzione alle lingue antiche avvenga a partire da testi scelti secondo un progressivo grado di difficoltà.

Questi corsi devono essere assolti nell'anno propedeutico o nel biennio.

4. Lingue moderne

Per chi accede agli studi teologici è indispensabile la conoscenza delle lingue moderne, al fine di poter accostare la pubblicistica scientifica recente.

Si richiede pertanto la conoscenza, attestata anche dalla frequenza di un corso di studi secondari superiori o di un corso di lingue riconosciuto, di almeno una lingua straniera, liberamente scelta tra francese, inglese, tedesco o spagnolo.

5. Metodologia del lavoro teologico

Obiettivi

Il corso di metodologia del lavoro teologico offrirà all'alunno le indicazioni necessarie per affrontare consapevolmente i vari momenti dello studio e per utilizzare i principali strumenti relativi alle diverse discipline.

Contenuti

– I momenti dello studio teologico: lezioni, seminari, laboratori, lettura e studio personale.

– Gli strumenti per lo studio e la ricerca: repertori bibliografici, dizionari ed enciclopedie.

– Collezioni e pubblicazioni periodiche di riferimento.

– Risorse digitali ( locali e on-line ); l'uso di internet per lo studio e la ricerca teologica.

– Norme per la stesura di un elaborato.

Didattica

Alle lezioni di carattere teorico si accompagneranno brevi esercitazioni: visita guidata alla biblioteca, redazione della sintesi di un testo ( libro o articolo scientifico ), saggio bibliografico, valutazione di alcuni siti internet di carattere religioso e/o teologico, ecc.

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