La formazione dei Presbiteri nella Chiesa Italiana

Indice

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II - Discipline fondamentali

1. Filosofia

Obiettivi

Nessun uomo può eludere la questione su se stesso, sul mondo, sull'Assoluto, sulla sua attitudine a conoscere la verità, cioè sul senso dell'esistenza.

Dal momento che la ragione appartiene intrinsecamente all'uomo, la filosofia rappresenta anche un terreno di incontro, di confronto e di dialogo tra credenti e non credenti.

La rivelazione non sopprime, ma rinnova le domande comuni a tutti e le risposte abbozzate nella storia.

Perciò, lo studio della teologia non rende inutile quello della filosofia, anzi lo presuppone per meglio servire l'intelligenza della fede che essa vuole suscitare.

La fede infatti non dispensa dallo sforzo di pensare criticamente i suoi contenuti e di confrontarsi con il pensiero filosofico.

Lo studio della filosofia contribuisce a risvegliare l'intelligenza alla ricerca del senso, a un'autentica libertà di pensiero e a una sana critica.

All'interno di un universo culturale frammentato e tentato dal soggettivismo, ha il compito di mantenere l'intelligenza personale in costante tensione verso la totalità del reale.

Si apprenderà così a essere se stessi nel dialogo con tutti.

La filosofia, inoltre, deve aiutare il seminarista ad acquisire e sviluppare una coscienza riflessa del rapporto costitutivo che esiste tra lo spirito umano e la verità e a cogliere il nesso presente tra la verità cercata dalla filosofia con il suo proprio metodo e quella Verità che si rivela a noi pienamente nella persona di Gesù Cristo.

Ci si sforzerà così di suscitare negli alunni « il desiderio di cercare rigorosamente la verità, di penetrarla, di dimostrarla, insieme all'onesto riconoscimento dei limiti dell'umana conoscenza » ( OT, 15 ).

L'insegnamento della filosofia terrà conto in modo particolare del patrimonio filosofico della tradizione cristiana, senza tuttavia trascurare i contributi delle ricerche filosofiche contemporanee, specialmente di quelle che esercitano maggiore influsso nel nostro Paese ( cfr OT, 15 ).

In questo percorso prevalentemente sistematico si darà spazio anche alla storia della filosofia, presentando i contributi dei grandi pensatori.

In particolare, verrà riservata attenzione specifica al confronto con le principali correnti della filosofia contemporanea, soprattutto quelle che maggiormente interpellano la riflessione teologica.

Contenuti

A) Storia della filosofia contemporanea

– All'origine della post-modernità: Nietzsche e il nichilismo.

– La fenomenologia come "ritorno alle cose stesse": Husserl e Scheler.

– Oltrepassamento della metafisica e differenza ontologica in Heidegger.

– Esistenza e trascendenza nell'esistenzialismo.

– La filosofia di Wittgenstein tra logica e mistica.

– La filosofia come analisi del linguaggio: neopositivismo e filosofia analitica anglosassone.

– Popper e l'epistemologia post-popperiana.

– Le varie forme di neo-marxismo: la critica alla razionalità strumentale.

– Problemi filosofici posti dallo sviluppo delle scienze umane ( psicologia, psicanalisi, sociologia ).

– Pensatori cristiani contemporanei: Blondel, Mounier, Maritain.

– Gli sviluppi attuali dell'ermeneutica: Gadamer e Ricoeur.

– Il pensiero neo-ebraico: Buber e Levinas.

– Cenni sulla filosofia italiana contemporanea.

B) Filosofia della conoscenza ed epistemologia

– Profilo storico del problema.

– Conoscenza e linguaggio.

– Analisi fenomenologica dell'atto e del processo conoscitivo: il soggetto conoscente, l'intenzionalità, la percezione, la conoscenza intellettiva.

– La differenza epistemologica ( soggetto-oggetto ) e il suo rapporto con la differenza ontologica.

– La questione critica ed ermeneutica.

– La verità.

– Esame critico delle principali concezioni riduttivistiche del problema epistemologico ( empirismo, pragmatismo, relativismo ) e dei criteri inadeguati e parziali della verità.

– Lo statuto delle differenti scienze: la verità delle scienze formali o astratte, delle scienze della natura, delle scienze umane.

C) Filosofia dell'essere e teologia filosofica

– Profilo storico della questione.

– La questione dell'essere oggi tra metafisica e anti-metafisica.

– Dall'esperienza dell'essere alla nozione riflessa di essere.

– La struttura ontologica degli enti.

– I caratteri trascendentali dell'essere.

– La trascendenza del Principio e la differenza ontologica.

– Possibilità della riproposizione del problema del fondamento nel contesto della cultura filosofica contemporanea.

– Il mistero di Dio come problema filosofico.

– Il linguaggio religioso e teologico: questione semantica ed ermeneutica.

– Itinerario argomentativo al riconoscimento di Dio.

– Le prove classiche dell'esistenza di Dio: valutazione teoretica.

– Conoscibilità e ineffabilità di Dio.

D) Filosofia della religione

– La situazione della religione oggi.

– Profilo storico del rapporto filosofia-religione nell'ambito della cultura occidentale: il problema della razionalizzazione della religione e dell'ateismo.

– La religiosità come dimensione antropologica originaria e come condizione di possibilità della religione.

– Le religioni tra relativismo e fondamentalismo.

- La questione della verità della religione.

– Riflessioni sulle condizioni del dialogo interreligioso.

– Elementi qualificanti il fenomeno religioso: il sacro, il mito, il simbolo, il rito.

E) Antropologia filosofica ed etica

– Profilo storico del problema.

– La questione della "natura" dell'uomo: l'uomo come persona.

– La spiritualità dell'uomo e il senso del corpo.

– L'uomo come responsabile di sé; la libertà umana: senso, valore e limiti.

– L'uomo come essere in relazione: il rapporto interpersonale, la sessualità, la socialità, il linguaggio e la comunicazione.

– Il rapporto dell'uomo con il mondo: ambiente e lavoro.

– L'uomo e il tempo: storicità e finitezza, il male, il fallimento e la morte. La questione dell'immortalità.

– L'uomo come essere morale: il bene e il male, i valori, la coscienza e la legge, la felicità e il dovere, le virtù, ragione e sentimento nell'esperienza morale.

– L'apertura dell'uomo alla trascendenza e all'assoluto: la questione del senso fondamentale dell'esistenza.

Didattica

L'insegnamento della filosofia cercherà di conciliare le seguenti esigenze:

il rispetto dell'autonomia del metodo filosofico;

la necessità di avviare all'analisi teoretica;

la preoccupazione di sottolineare i rapporti con le altre discipline, in particolare con quelle teologiche;

l'iniziazione alla lettura dei testi dei grandi autori;

l'attenzione critica all'analisi delle articolazioni del pensiero di un autore e dei suoi presupposti.

2. Scienze umane

Obiettivi

È necessario che negli anni della formazione i seminaristi acquisiscano la capacità di conoscere in profondità l'animo umano, intuirne difficoltà e problemi, facilitare l'incontro e il dialogo, ottenere fiducia e collaborazione, esprimere giudizi sereni e oggettivi.

Inoltre, essi devono poter disporre degli strumenti essenziali per una valutazione delle dinamiche e delle strutture sociali.

A tal fine, di non poca utilità sono le cosiddette scienze dell'uomo, come la psicologia e la sociologia.

Esse possono aiutare il futuro presbitero a prolungare la contemporaneità vissuta da Cristo: egli « si è fatto contemporaneo ad alcuni uomini e ha parlato nel loro linguaggio.

La fedeltà a lui chiede che questa contemporaneità continui » ( Pastores dabo vobis, 52 ).

Contenuti

A) Psicologia

– Elementi di psicologia generale:

conoscenza del processo di maturazione e

di decisione della persona,

dei livelli di funzionamento psichico,

dell'incisività delle scelte umane,

della dimensione conscia e inconscia della persona, cioè delle strategie dell'inconscio,

dei criteri di una gestione positiva della crescita.

– Psicologia della personalità e della vocazione:

gli stadi della crescita della persona;

lo sviluppo della coscienza morale e

dell'opzione vocazionale.

– Psicologia della religione:

conoscenza delle dinamiche psichiche sottostanti il credere, ad esempio

la genesi e la crescita della religione nella persona,

la dinamica dell'atto e dell'atteggiamento di fede,

l'articolazione del senso di colpa e del senso del peccato,

l'interferenza delle inconsistenze personali, talora delle patologie, nell'atto umano e sulle scelte vocazionali e matrimoniali.

– Psicologia applicata alla pastorale:

educare al counseling pastorale con conoscenza diretta e abilitazione personale alla guida pastorale e spirituale, personale e di gruppo.

B) Sociologia

– Elementi di sociologia generale: conoscenza dei processi relativi all'azione sociale, dei diversi modelli teorico-interpretativi della realtà sociale, dei livelli di condizionamento sociale, dei mass media.

– Sociologia della religione: la dimensione religiosa nell'esperienza sociale e nelle teorie sociali, i diversi livelli e le diverse forme della religiosità, il rapporto tra società e religione, l'incidenza della religione nella cultura.

– Sociologia applicata alla pastorale: elementi di base per l'utilizzazione degli strumenti sociologici - indagini, inchieste, analisi della realtà religiosa, elementi di programmazione - utili all'attività pastorale.

Didattica

L'insegnamento dovrà mirare a:

proporre una visione obiettiva e globale delle scienze umane;

evidenziare alcune tematiche particolarmente significative, sia in ordine al cammino di formazione personale sia in vista di un contributo specifico al ministero presbiterale;

aiutare lo studente ad acquisire una metodologia di studio e ricerca personale, anche nella prospettiva della formazione permanente.

3. Sacra Scrittura

Obiettivi

La Sacra Scrittura, in quanto « anima della teologia, della predicazione e della catechesi » ( DV, 24 ), richiede che i seminaristi, continuamente nutriti con la parola di Dio ( cfr DV, 23 ), raggiungano una intelligenza sempre più profonda dei testi sacri.

L'insegnamento della Sacra Scrittura deve dunque permettere loro una quotidiana dimestichezza ( cfr DV, 25 ) con la Bibbia tutta intera, Antico e Nuovo Testamento.

Si dovrà avere cura che i seminaristi imparino a gustarla e a cogliere il legame tra lo studio della Scrittura e la teologia sistematica, la pastorale e la spiritualità, in modo che l'approccio scientifico al testo si leghi con quello teologico e spirituale, compresa la lectio divina.

È di fondamentale importanza avviare lo studente al contatto diretto con il testo sacro, secondo diversi livelli di approfondimento: lettura, esegesi, teologia.

Dovranno offrirsi in proposito i criteri ermeneutici letterari, filosofici ed ecclesiali con cui accostare il testo biblico.

Si avrà cura di fornire gli strumenti essenziali per la lettura anche materiale di tutta la Bibbia, in modo da disporre delle coordinate principali dei singoli libri o insiemi.

Si abbia cura di presentare l'unità e i rapporti tra i due Testamenti, come pure la varietà e la ricchezza delle tradizioni e delle correnti spirituali dell'Antico e del Nuovo Testamento.

L'esegesi tenderà a fornire saggi di accostamento orientati a infondere un metodo di studio che permetta, anche dopo la conclusione degli studi, l'approccio diretto ai testi scritturistici e ai principali strumenti.

La scelta mirata di brani esegetici aiuterà a illustrare le caratteristiche proprie, il linguaggio e il pensiero dei singoli libri.

Si potranno anche fornire saggi o esemplificazioni dei diversi metodi esegetici, per mostrare gli apporti forniti dalle differenti scuole.

Per aiutare a cogliere la Bibbia nel suo insieme, è opportuno affrontare alcuni temi di teologia biblica, così da fornire percorsi tematici trasversali.

Contenuti

A) Introduzione alla Sacra Scrittura

Il corso illustrerà la Bibbia nella sua realtà teologica e storica ( con particolare riferimento

alla Dei Verbum;

al documento della Pontificia Commissione Biblica, L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa;

alla nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, La Bibbia nella vita della Chiesa ),

seguendo i temi classici:

la Bibbia come Parola di Dio,

ispirazione e verità, unità dei due Testamenti,

Sacra Scrittura e Chiesa ( formazione del canone, Tradizione, Magistero; ambiti, prospettive e ministeri in riferimento alla Scrittura ),

esegesi ed ermeneutica,

il testo e la sua trasmissione.

Nell'introduzione dovrebbe confluire anche la storia di Israele, dalle origini al 135 d.C., insieme alla geografia biblica e a qualche elemento di archeologia.

Saranno inoltre presentati i principali strumenti di studio: commentari, concordanze, dizionari, sinossi, bibliografie, ecc.

B) Letture ed esegesi dell'Antico Testamento

Torah

– Presentazione del Pentateuco nel suo insieme e nelle singole sezioni, con attenzione anzitutto alla composizione attuale, quindi al processo di formazione e ai contenuti teologici, fornendo esempi di esegesi dei passi e ambiti fondamentali:

Gen 1-11; i Patriarchi; l'Esodo; la liturgia e le leggi del Levitico; la teologia del Deuteronomio.

Profeti

– Introduzione generale alla profezia e al suo sviluppo storico.

– Lettura e introduzione ai Profeti anteriori, offrendo una presentazione di elementi essenziali della storia deuteronomista, mediante la lettura di qualche passo di Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele e 1-2 Re, con particolare attenzione alla concezione profetica della storia, ad alcune figure profetiche e al sorgere del messianismo regale.

In parallelo si potrà offrire un confronto con la storia sacerdotale di 1-2 Cronache, Esdra e Neemia, con accenni alla storiografia dei Maccabei.

– Lettura, introduzione, teologia dei Profeti scrittori con esegesi di testi illustrativi delle caratteristiche dei singoli libri:

– I Profeti preesilici: in particolare Amos, Osea, Isaia, Michea;

– I Profeti esilici: Geremia ed Ezechiele;

– I Profeti postesilici: Aggeo, Zaccaria 1-8, Malachia, Giona.

– Apocalittica in confronto con la profezia: Zaccaria 9-14, Gioele e Daniele con accenni ad altri testi apocalittici o escatologici.

– Sviluppo di qualche tematica tipica del profetismo, come il messianismo, l'alleanza e la nuova alleanza, con saggi di esegesi di testi scelti.

Sapienza, Salmi e altri Scritti

– Introduzione alla sapienza.

– I libri sapienziali e la loro teologia, nel contesto culturale ed esistenziale: Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza.

– Esempi di esegesi e tematiche teologiche tipiche, come la sapienza personificata, la rivelazione dalla creazione, il rapporto fra timor di Dio e sapienza, il problema della sofferenza e della morte.

– Salmi: dal loro uso nella Chiesa ai vari metodi di approccio, con esegesi di salmi scelti; teologia del Salterio nella sua attuale struttura.

– Breve introduzione a Rut, Tobia, Giuditta, Ester, Cantico dei Cantici.

C) Lettura ed esegesi del NuovoTestamento

Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli

– Questioni introduttive fondamentali: il genere letterario "Vangelo"; la Chiesa delle origini e la formazione degli scritti evangelici; storia dello studio critico dei Vangeli; la questione del Gesù storico.

– Introduzione a Matteo, Marco, Luca-Atti: coordinate storiche e struttura letteraria.

– Saggi di esegesi, tesi a mettere in risalto la peculiarità letteraria e teologica di ciascuno degli scritti.

– Esame di alcuni temi teologici trasversali: il discepolato, il Regno di Dio, la redenzione-salvezza.

Letteratura paolina e altre lettere

– Questioni introduttive fondamentali: il genere letterario epistolare, pluralità e unità nelle prime comunità cristiane.

– Introduzione ai singoli scritti: coordinate storiche e struttura letteraria.

– Saggi di esegesi, tesi a mettere in risalto le peculiarità letterarie e teologiche degli scritti.

– Studio di alcuni temi teologici trasversali: la giustificazione, carismi e ministeri nella comunità, la figura dell'apostolo, l'escatologia.

Letteratura giovannea

– Questioni introduttive fondamentali: l'originalità di Giovanni nel canone neotestamentario, il rapporto con i Sinottici, le coordinate storiche e la struttura letteraria.

– Saggi di esegesi, tesi a mettere in risalto le peculiarità letterarie e teologiche.

– Studio di alcuni temi teologici: i segni, la cristologia.

D) Teologia biblica

Fra le tematiche che attraversano tutta la Bibbia, si suggerisce di approfondire la teologia dell'alleanza e dell'esodo, la Parola di Dio, il messianismo, il Regno di Dio.

Didattica

La prima iniziazione dovrà avvenire a partire dalla lettura del testo, insegnando a utilizzare correttamente le edizioni della Bibbia disponibili e, nel limite del possibile, tenendo presente anche il testo originale.

Si deve privilegiare l'unitarietà degli approcci ( introduzione, lettura, esegesi, teologia ), valorizzando il carattere narrativo, poetico e simbolico dei testi.

L'esegesi di passi scelti è finalizzata a esemplificare le caratteristiche dei singoli libri o insiemi.

I seminari di studio costituiscono ottime occasioni per verificare la capacità di affrontare criticamente un testo, per farne emergere il senso letterale e coglierne la coerenza nel contesto e nell'attuale composizione letteraria; si dovranno inoltre ricercare, per quanto possibile, le tappe della sua formazione.

Gli studenti potranno anche approfondire tematiche bibliche o esercitarsi nei diversi metodi di analisi esegetica.

4. Patrologia e patristica

Obiettivi

Per mezzo della patrologia/patristica gli alunni saranno orientati a una matura e familiare conoscenza dei Padri, testimoni privilegiati e insieme protagonisti, maestri ed esponenti della Tradizione viva della Chiesa.

Lo studio dei Padri non deve essere identificato con la storia della Chiesa né con quella del dogma né con la letteratura cristiana antica.

Si eviti di considerare il programma patristico come un complemento a carattere storico delle discipline dogmatiche.

A un'accurata informazione storica sui dati biografici e sulle opere degli scrittori ecclesiastici più significativi dell'era antica, situati nel contesto storico e culturale, deve aggiungersi l'esposizione del loro pensiero, soprattutto teologico, per introdurre a ciò che di singolare, di irripetibile e di perennemente valido essi hanno trasmesso alla Chiesa.

Data l'ampiezza della letteratura patristica, il corso richiederà delle scelte sia per la presentazione dei Padri, sia per i testi da esaminare, sia per la metodologia di insegnamento.

Le lezioni avvieranno gli alunni a una conoscenza sicura dei Padri sul piano scientifico e teologico, e li guideranno a considerare il rapporto delle acquisizioni patristiche con le altre discipline teologiche.

Contenuti

– Presentazione biografico-storica dei Padri e delle loro opere, con attenzione alle caratteristiche individuali e al contesto ecclesiale-teologico della loro attività.

– Epoca pre-nicena:

panoramica d'insieme del contesto culturale e delle dottrine dei Padri apostolici, degli apologisti greci del II secolo ( Giustino, Lettera a Diogneto ), degli scritti ecclesiastici del II-III secolo, degli antignostici del II secolo ( Ireneo ), degli occidentali e degli alessandrini del III secolo ( Tertulliano, Cipriano, Clemente e Origene ) e delle « antiche Chiese patriarcali quasi matrici della fede » ( LG, 23 ).

– Periodo post-niceno:

panoramica d'insieme del contesto culturale e delle dottrine dei Padri e scrittori orientali alessandrini ed egiziani, dell'Asia minore, antiocheni e siri ( con accenno alla letteratura copta, armena, etiopica, georgiana, araba ), dei Padri e scrittori dell'Occidente.

– Approfondimento della figura e del pensiero di alcuni dei Padri più rappresentativi: i Padri apostolici, Atanasio, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa, Efrem il Siro, Giovanni Crisostomo, Girolamo, Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno, Massimo il Confessore.

Didattica

A lezioni frontali che informino sulla vita e scritti dei Padri e sulle principali tematiche da loro affrontate, è opportuno affiancare letture guidate di un'opera patristica e/o di brani scelti.

Si introdurranno gli alunni al contatto diretto con i testi patristici, studiati con il rigore scientifico del metodo storico-critico e dei criteri ermeneutici necessari a sciogliere i nodi delle vicende storiche e del linguaggio del tempo.

5. Storia della Chiesa

Obiettivi

La storia della Chiesa studia il cammino della comunità cristiana attraverso i secoli, avendo come oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità dei suoi aspetti, all'interno di un contesto culturale, religioso, politico, sociale ed economico storicamente definito.

Essa, secondo il proprio metodo, si mantiene in continuo dialogo con le scienze teologiche, che le consentono di conoscere come la Chiesa ha definito se stessa e quale sia l'oggetto della sua fede, così da poter cogliere più profondamente il significato delle vicende che studia.

All'interno delle finalità proprie della formazione intellettuale dei candidati al presbiterato, lo studio della storia della Chiesa dovrà tendere non semplicemente a fornire una corretta descrizione degli avvenimenti del passato, ma a formare una mentalità critica che sappia interrogare gli avvenimenti, per ricercarne le cause, le conseguenze e il significato.

Lo studio della storia della Chiesa, inoltre, cercherà di favorire una più piena conoscenza dell'uomo credente e di una fede che essenzialmente si dà nella storia, in vista di una comprensione che, per chi vive la propria fede cristiana e ancor più per chi si prepara a servire la comunità in un ministero specifico, diventa anche una sorta di autocomprensione.

Infine, lo studio di questa disciplina, illustrando la vicenda storica del popolo cristiano nelle diverse epoche e nei vari contesti culturali e geografici, contribuirà a presentare la Tradizione della Chiesa come il frutto dell'esperienza di una comunità credente che vive nella storia e si caratterizza per la dimensione universale, anche in vista del dialogo ecumenico.

Contenuti

Il corso potrà essere scandito, secondo l'opportunità, nella classica ripartizione delle grandi epoche della storia: antica, medievale, moderna e contemporanea.

Un'attenzione particolare sarà riservata alla storia della Chiesa in Italia e, ove non sia attivato un corso di storia della Chiesa locale, a opportuni riferimenti alla storia locale.

Il programma dovrà far menzione dei seguenti argomenti:

– Le origini e la Chiesa primitiva; la comunità giudeo-cristiana; la Chiesa a Roma e la diffusione del cristianesimo nei primi tre secoli.

– Le persecuzioni, i martiri; le prime eresie; la vita cristiana e strutture ecclesiali dei primi secoli.

– La svolta costantiniana; il donatismo; le controversie trinitarie e cristologiche; i primi concili; la Chiesa nel IV secolo.

– Il monachesimo orientale; il pelagianesimo; le invasioni barbariche e l'evangelizzazione dei nuovi popoli; vita della Chiesa nei secoli V e VI in Oriente e in Occidente; il monachesimo occidentale.

– Il Medioevo; la Chiesa tra Bizantini e Longobardi; la lotta iconoclastica; la missione tra i Franchi; Carlo Magno e l'età dei Carolingi; il Patrimonium Petri; lo scisma di Fozio; la conversione dei Germani e degli Slavi; la Spagna.

– Gli Ottoni; l''età di ferro' del Papato; la riforma gregoriana e il rinnovamento monastico e canonicale, Gregorio VII; la vita del popolo cristiano nel Medioevo; lo scisma d'Oriente.

– Le Crociate; gli ordini militari; l'evoluzione delle scienze ecclesiastiche; le eresie; la Chiesa nel XII secolo e la lotta dei papi contro gli imperatori tedeschi.

– La Chiesa nel XIII secolo; il pontificato di Innocenzo III; gli ordini mendicanti; la persecuzione contro gli eretici; l'Inquisizione; università e teologia; i concili medievali.

– La crisi del Medioevo; lotta tra sacerdotium e regnum nel pontificato di Bonifacio VIII; l'età avignonese; il grande scisma d'Occidente, il conciliarismo e i concili di Costanza e di Basilea-Firenze.

– La Chiesa nell'età del Rinascimento; vita cristiana e missioni nel XIV e XV secolo; gli inizi della Riforma cattolica.

– La Riforma protestante e le sue cause; Lutero, Calvino e gli altri riformatori; lo scisma inglese; il concilio di Trento e la Riforma tridentina; i nuovi ordini e la Compagnia di Gesù; la 'Controriforma'.

– Le guerre di religione e l'idea di tolleranza; la missione nel Nuovo Mondo; la Chiesa nell'età dell'Assolutismo ( secc. XVII-XVIII ); il giansenismo.

– La Chiesa in rapporto con la cultura illuministica; la Chiesa nella Rivoluzione francese e nell'età napoleonica; il pensiero intransigente e il cattolicesimo liberale; la Chiesa nel mondo agli inizi del XIX secolo.

– Il pontificato di Pio IX; il rapporto col Risorgimento italiano, il Sillabo, la questione romana e il concilio Vaticano I.

– Il pontificato di Leone XIII: la nuova linea, la questione operaia, la costituzione cristiana degli Stati; Pio X: la riforma della Chiesa e la crisi modernista; la Chiesa durante la prima Guerra Mondiale; le missioni.

– La Chiesa nel XX secolo: Benedetto XV; Pio XI; il rapporto con i nazionalismi e i totalitarismi, la seconda Guerra Mondiale e il pontificato di Pio XII; Giovanni XXIII, Paolo VI e il concilio Vaticano II; il post-concilio e la Chiesa cattolica nel mondo.

Didattica

La presentazione degli argomenti avverrà anche attraverso l'accostamento alle fonti, documentarie e monumentali, offrendo alcuni brevi saggi di metodo storico.

Sarà curato il dialogo e il rapporto con le altre discipline per i temi di trattazione comune.

6. Teologia fondamentale

Obiettivi

La teologia fondamentale indaga e riflette l'evento cristiano, preso nella sua completezza, secondo una prospettiva di fondo e fondante: il fatto e l'accoglienza nella fede della rivelazione del Dio trinitario.

Il punto di vista contenutistico della teologia fondamentale è dato dalla categoria di rivelazione, che costituisce il principio di comprensione intrinseco e unitario del cristianesimo: il discorso teologico non muove da una determinazione astratta di rivelazione ma dalla sua realizzazione ed espressione storica ( forma storica e cristocentrica della rivelazione cristiana ).

Al contempo la riflessione sulla rivelazione non può essere compresa senza l'indagine sulla fede, nella sua forma personale e comunitaria, che accoglie e trasmette la rivelazione ( la Chiesa e la traditio fidei ).

Il punto di vista formale dell'indagine è dato dalla credibilità e significatività della rivelazione cristiana.

La riflessione teologico-fondamentale, perciò, in confronto continuo con il contesto culturale e religioso contemporaneo, evidenzia la ragionevolezza intrinseca alla rivelazione, il suo essere dotata di senso e per questo motivo accessibile e comunicabile anche al di fuori dell'esperienza di fede.

Contenuti

1. Il contesto culturale e religioso contemporaneo

– L'approccio moderno e post-moderno al cristianesimo.

– Il cristianesimo in rapporto alle altre religioni.

– La credibilità della rivelazione cristiana in un contesto multiculturale e multireligioso.

2. La rivelazione cristiana

– La forma storica e cristocentrica della rivelazione.

– Il modello "autocomunicativo" di rivelazione nella Dei Verbum.

– La credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo: storicità e universalità di Gesù Cristo.

3. La fede e la Chiesa

– La fede nel suo senso biblico e teologico.

– La Chiesa e la tradizione della fede.

– La credibilità della fede e della Chiesa ( il linguaggio della martyria, il rapporto tra autorità e verità, Magistero e teologia ).

4. Presentazione delle correnti teologiche più significative del XX secolo Didattica

– Lo studio e l'interpretazione delle fonti della teologia, in particolare del Magistero e della Tradizione.

– L'interpretazione delle correnti culturali contemporanee, mediante il confronto con la filosofia e le scienze umane.

– Il confronto in chiave teologica tra cristianesimo e altre religioni.

7. Teologia dogmatica

Obiettivi

Nell'attuale contesto, caratterizzato dall'esigenza di un'intelligenza della fede che indichi come la verità evangelica è vissuta nella Chiesa, mostrandone la significatività per l'uomo e per la storia, la teologia dogmatica costituisce il momento sintetico-sistematico della consapevolezza critica del Vangelo di Gesù attestato nella Scrittura e vissuto nel credo e nel divenire della Chiesa.

La proposta teologico-sistematica chiede anzitutto di conoscere e richiamare le sfide e le attese contemporanee nella ricerca del senso.

La risposta cristiana inizia mettendo a fuoco il nucleo biblico già esplorato nei testi sacri con gli strumenti linguistici e culturali adeguati.

Il credo battesimale, che sintetizza il dato biblico per il primo periodo patristico, apre una considerazione storica dell'incontro del messaggio cristiano con le varie culture, specialmente nel cammino del mondo latino-europeo, dando luogo a sintesi teologico-culturali variegate di notevole valore.

Privilegiando i momenti sintetici costituiti dai concili, il percorso storico della riflessione cristiana abilita l'alunno ad acquisire una buona conoscenza dei modi linguistico-culturali in cui il messaggio cristiano è stato ripensato e tradotto nel cammino della Tradizione.

Lo studente può così maturare una capacità intellettuale e spirituale che lo abilita al processo di inculturazione del Vangelo, provocato dall'incontro con culture sempre nuove.

La sintesi dogmatica attuale si muove nell'orizzonte offerto dal concilio Vaticano II, dal magistero successivo e dalla riflessione teologica dei decenni pre e post-conciliari.

Contenuti

A) Il mistero di Dio

Introduzione:

la Trinità, mistero centrale della vita cristiana, rivelato in una storia che è donazione di Dio per la salvezza dell'uomo.

Il discorso teologico trinitario nella storia della riflessione ecclesiale.

1. Momento biblico

– Il volto di Dio nel messaggio dell'Antico Testamento, confessato dal popolo a partire dall'esperienza dell'esodo e dell'alleanza.

– Il carattere del monoteismo veterotestamentario.

– Gesù Cristo, Verbo di Dio fatto carne, rivelatore del Padre e datore dello Spirito Santo, compie e completa la rivelazione con la parola, la vita e, specialmente, con il mistero pasquale.

2. Momento storico

– La fede trinitaria nella coscienza e nella vita della Chiesa, prima e in seguito agli interventi del Magistero nei concili di Nicea I e Costantinopoli I.

– Testimonianze liturgiche e dottrina dei Padri apostolici, apologisti e scrittori pre-niceni.

– Le principali contestazioni trinitarie.

– La riflessione dei grandi Padri d'Oriente e d'Occidente.

– Sant'Agostino e la sua eredità teologica.

– La sistemazione scolastica di san Tommaso d'Aquino.

– Il Filioque come problema storico, teologico ed ecumenico.

– L'apporto del concilio Vaticano II e della teologia contemporanea nell'incontro fra orientamenti diversi.

3. Momento sistematico

– Dalle missioni trinitarie alla teologia delle diverse processioni.

– La distinzione fra Padre, Figlio, Spirito Santo per la sola relazione d'origine.

– Il problema del linguaggio teologico-trinitario.

4. Conclusione

– Trinità e catechesi.

– La Trinità nella vita liturgica e nella missione della Chiesa.

– La Trinità nella vita e spiritualità cristiana.

B) Cristologia

Introduzione:

la struttura e i criteri di svolgimento del discorso cristologico alla luce della singolarità di Gesù.

– La precisazione dei termini che definiscono il tema ( la storia particolare di Gesù e la storia universale ), il loro raccordo nella prospettiva di una visione drammatica della storia e i compiti che ne derivano per la narrazione della vicenda di Gesù e per la messa in evidenza della sua rilevanza universale.

– L'individuazione programmatica dei caratteri di intrinseca universalità dell'evento di Gesù Cristo ( escatologico, soteriologico, pneumatologico, protologico ).

– L'articolazione del rapporto tra cristologia e antropologia nell'ottica di una reciproca mediazione.

1. L'attestazione biblica dell'evento cristologico

– La vicenda terrena di Gesù di Nazaret e il suo compimento pasquale.

– La risurrezione del Crocifisso come fondamento della fede pasquale e delle cristologie della Chiesa apostolica.

– Le cristologie dell'innalzamento e dell'elezione di Gesù: le prime testimonianze; la cristologia paolina; le cristologie sinottiche.

– Le cristologie della preesistenza e dell'incarnazione: le prime testimonianze; la cristologia giovannea.

2. La riflessione sistematica sul mistero di Cristo

– Il valore escatologico-salvifico della vicenda di Gesù e del suo culmine pasquale ( nel confronto con i grandi concili cristologici, da Nicea al Costantinopolitano III, con la dottrina patristica, scolastica e moderna, e con le istanze dominanti dell'attuale contesto storico-culturale ).

– La singolarità della relazione filiale di Gesù con il Padre ( nelle sue dimensioni di libertà e di consapevolezza ) come fondamento del valore escatologico-salvifico della sua vicenda.

– La dimensione protologica dell'evento di Gesù Cristo come evento dell'incarnazione del Figlio e le sue implicazioni ontologiche ( nel confronto con l'insegnamento patristico e il magistero conciliare, con la teologia scolastica e moderna, con le istanze dominanti dell'attuale contesto storico-culturale ).

C) Ecclesiologia

Introduzione:

il percorso storico dell'ecclesiologia, nell'intreccio con le diverse culture nel tempo e nello spazio.

La natura della Chiesa mistero, comunione e missione.

1. Sviluppo storico-positivo

– Le prefigurazioni della Chiesa nell'Antico Testamento.

– La comunità del Nuovo Testamento e le prime teologie della Chiesa.

– La Tradizione e lo sviluppo del dogma ecclesiologico.

– La teologia moderna e contemporanea, con particolare riferimento alla dottrina del concilio Vaticano II.

2. Sintesi dogmatico-speculativa, integrata nella prospettiva della Chiesa-comunione

– L'essenza della Chiesa ( distinzioni e caratterizzazioni fondamentali ).

– Il soggetto storico ( la comunità nella varietà dei suoi carismi e ministeri ); teologia del laicato, teologia del ministero ordinato, teologia della vita consacrata.

– Le attuazioni fondamentali ( martyria, leitourgia, diakonia ).

– Le proprietà fondamentali ( unità, santità, cattolicità, apostolicità ).

– Le forme fondamentali ( universale, particolare ).

– L'articolazione della missione.

– Il metodo ecclesiale ( sinodalità ).

– Chiesa, mondo e regno di Dio.

3. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa

Il discorso mariologico in prospettiva cristotipica e ecclesiotipica:

Maria, Immacolata Concezione;

Maria, Madre di Dio;

Maria nell'Annunciazione;

Maria nell'infanzia di Gesù e nella sua vita pubblica;

Maria dopo l'ascensione;

l'assunzione di Maria al cielo;

Maria e Cristo mediatore.

D) Sacramentaria

Le "missioni" trinitarie del Figlio e dello Spirito Santo nella storia umana ( Natale-Pasqua-Pentecoste ) costituiscono la premessa per la riflessione sui sacramenti: atti di Cristo che costruiscono la Chiesa nella forza dello Spirito e celebrazioni ecclesiali del mistero della Pasqua del Signore.

In tali celebrazioni avviene l'incontro tra cielo e terra: prende "corpo" il dono della vita trinitaria e la fede accogliente della comunità umana.

1. Parte introduttiva.

Prospettive di fede, antropologiche ( riti e simboli ) e culturali ( atteggiamenti umani ) per accedere al sacramento:

capacità di lettura simbolica della creazione e della storia;

fede nel trovarci "tra i tempi" della prima e seconda venuta del Signore;

disponibilità alla coerenza tra il celebrato e il vissuto.

Panoramica storica sulle questioni poste dalla Tradizione:

il settenario sacramentale, la sua efficacia nella grazia e nel carattere sacramentale,

il ruolo del ministro e del soggetto ricevente,

il legame con l'evangelizzazione e la normativa canonica.

2. I Sacramenti dell'iniziazione cristiana nella loro unità dinamica:

la rinascita in Cristo fa fiorire l'educabilità alla fede e matura nel cristiano i primi frutti dello Spirito ( i carismi ) per partecipare pienamente al Corpo di Cristo e al dono sacrificale dell'Agnello pasquale.

3. La Penitenza e l'Unzione degli infermi, concretizzazione sacramentale del dinamismo di liberazione dal male del peccato e della malattia fisica:

conoscenza dell'evoluzione delle forme storiche dei due sacramenti per coglierne le dimensioni essenziali e coltivare la dimensione penitenziale della vita cristiana e il conforto presente nel messaggio cristiano.

4. L'Ordine e il Matrimonio e il dinamismo comunionale della fede:

esplicitazione della presenza sacramentale di Cristo sacerdote, servo di Dio e buon pastore nel ministero ordinato per la guida della comunità cristiana;

articolazione della prospettiva sacramentale del matrimonio con la realtà antropologica, le esigenze morali e lo statuto canonico.

E) Antropologia teologica ed escatologica

1. Introduzione.

La riflessione sistematica sulla visione cristiana della persona umana nella prospettiva specifica del rapporto fra cristologia e antropologia, alla luce dei diversi modi in cui tale rapporto è stato interpretato dalla tradizione teologica, e il rinnovamento promosso dal concilio Vaticano II.

2. La chiamata gratuita della persona umana alla comunione con Dio per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo:

la predestinazione in Cristo come fondamento della chiamata alla comunione;

il dono della comunione come grazia ( testimonianza biblica, elaborazione dottrinale, interventi del Magistero ).

3. Il mondo 'creato' come contesto in cui si attua la chiamata alla comunione:

la testimonianza biblica ( rapporto creazione-alleanza; creazione 'in Cristo' );

l'incontro fra l'annuncio cristiano e i diversi contesti/modelli culturali;

interventi del Magistero;

riflessione sistematica (vla distinzione e la relazione fra Dio e il mondo; l'annuncio cristiano e le questioni sollevate dalle scienze della natura e dalla filosofia ).

4. La libertà creata:

la persona umana 'immagine di Dio' ( antropologia biblica, riletture patristiche e nella storia della teologia );

unità e complessità della persona umana ( anima-corpo; individuo-comunità; uomo-donna, ecc. ).

La creazione invisibile ( angeli e demoni ).

5. La storia della libertà creata:

la condizione originaria e l'offerta della grazia;

il peccato come rifiuto della grazia ( testimonianza biblica: universalità del peccato e solidarietà/complicità nel peccato;

dottrina del 'peccato originale': tradizione teologica, interventi del Magistero, proposte attuali di ripresa sistematica );

l'attuarsi della chiamata alla comunione come grazia che perdona e santifica ( l'annuncio biblico – in particolare paolino – della giustificazione del peccatore;

la comprensione della giustificazione al tempo della Riforma protestante;

il concilio di Trento;

gli sviluppi recenti del dialogo ecumenico );

la vita nuova della persona giustificata ( la grazia 'creata', le virtù teologali, il merito, la divinizzazione ).

6. Il compimento della chiamata alla comunione:

i linguaggi in cui si è espressa e si esprime l'escatologia cristiana;

i suoi contenuti ( la partecipazione dell'umanità e del mondo alla risurrezione e alla parusia di Cristo, la morte, il giudizio, la purificazione, la reale possibilità della dannazione, il paradiso ).

Didattica

In lezioni frontali, sullo stimolo delle sfide attuali, sarà imprescindibile richiamare i testi e i nuclei biblici ispiranti la proposta cristiana.

Allo stesso modo si accompagneranno gli alunni a rivisitare i passaggi fondamentali della Tradizione e della teologia verso una riflessione sintetica.

Momenti seminariali e/o brevi ricerche personali potranno avere come oggetto di studio figure significative di santi, forme di devozioni popolari, testi/gesti liturgici in grado di testimoniare la fede della Chiesa in particolari momenti storici.

8. Liturgia

Obiettivi

La liturgia, vertice della vita e della missione della Chiesa, realizza sacramentalmente la presenza del mistero di Cristo crocifisso e risorto nei segni simbolici e visibili del rito e secondo un linguaggio aperto all'uomo e alla sue variabili sociali, culturali e storiche.

Lo studio della liturgia, ponendosi come riflessione teologica sulla fede celebrata, ha come obiettivo la comprensione profonda del 'celebrare' della comunità cristiana, a partire dal rito stesso nella sua declinazione eucologica e simbolico-rituale.

Questo approccio intende fare dell'alunno un pastore a sua volta capace di introdurre i fedeli nel cuore dei misteri in modo pieno, consapevole e attivo, insegnando loro a individuare nel rito stesso le tracce che conducono all'evento biblico-salvifico fondante.

Contenuti

A) Introduzione alla liturgia

Esposizione degli elementi fondamentali per uno studio sistematico sulla natura della liturgia secondo gli aspetti antropologici e teologici e introduzione ad un 'linguaggio' liturgico di base:

– analisi dei testi fondamentali del Magistero sulla liturgia e la sua natura, fino all'enciclica Mediator Dei;

– studio esegetico della costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, con particolare attenzione al primo capitolo;

– panorama generale sulla celebrazione eucaristica, a partire dall'Institutio Generalis Missalis Romani;

– panorama generale sulla Liturgia delle ore, a partire dall'Institutio Generalis de Liturgia Horarum;

– cenni di diritto liturgico.

B) Liturgia fondamentale

– I fondamenti giudaici e biblici del culto cristiano.

– Panorama storico della disciplina lungo le epoche e secondo l'articolazione delle liturgie occidentali ( con particolare attenzione alla liturgia romana ) e orientali.

– Analisi della celebrazione dell'Eucaristia, con particolare attenzione all'esegesi delle anafore.

– Analisi della liturgia dei Sacramenti dell'iniziazione cristiana e degli altri sacramenti, nonché dei riti della consacrazione delle vergini, della professione religiosa, del conferimento dei ministeri, e della liturgia delle esequie.

– Struttura teologica dell'anno liturgico e teologia del dies Domini.

– Storia della formazione, teologia e struttura della Liturgia delle ore.

– Nozioni di base sullo spazio liturgico e l'arte liturgica, sui libri e sui ministeri liturgici.

I contenuti del corso verranno presentati in prospettiva storica, teologica e pastorale.

Didattica

– Presentazione delle principali forme liturgiche nelle varie epoche cultuali, con attenzione alla storia, ai libri e alle forme artistiche di ogni epoca.

– Accesso ai testi eucologici più significativi della liturgia cristiana, occidentale e orientale, con particolare attenzione all'esegesi dei testi liturgici in uso.

– Analisi teologica delle principali forme antropologiche del rito.

9. Teologia morale

Obiettivi

L'insegnamento della teologia morale ha come obiettivo l'esposizione sistematica dei contenuti e dei presupposti dell'agire del cristiano alla luce della Rivelazione ( cfr OT, 16 ).

A partire dai fondamenti dell'agire morale e tenendo conto della complessità dell'attuale situazione culturale, l'alunno deve essere aiutato a riflettere sul rapporto tra fede e vita, fede e società, fede e storia, in modo da articolare correttamente il piano etico-normativo, derivante dalla Scrittura e dal Magistero, con il ruolo della coscienza e l'esercizio delle virtù nell'ambito dell'agire personale e comunitario.

A tale scopo sarà opportuno sviluppare un modello di insegnamento che sia da una parte centrato sul mistero di Cristo e la storia della salvezza, e dall'altra non perda il contatto con l'esperienza e i problemi morali che il seminarista è chiamato ad affrontare per giungere a un corretto discernimento.

A) Morale fondamentale

Contenuti

– Situazione della morale cristiana: problemi e prospettive alla luce del concilio Vaticano II e del dibattito teologico contemporaneo.

Breve storia della teologia morale; l'interpretazione cattolica, protestante e ortodossa.

– La Chiesa e il discernimento di alcune tendenze della teologia morale odierna:

opzione fondamentale e atti umani;

autonomia della coscienza e relativismo morale;

etica della situazione.

– La Tradizione della Chiesa e le fonti della teologia morale: la Sacra Scrittura e il Magistero.

Il rapporto tra la riflessione teologia e le sue fonti: problematiche metodologiche.

– I fondamenti della morale cristiana:

la subordinazione dell'uomo e del suo agire a Dio, colui che 'solo è buono';

il rapporto tra il bene morale degli atti umani e la vita eterna;

la sequela di Cristo, che apre all'uomo la prospettiva dell'amore perfetto;

il dono dello Spirito Santo, fonte e risorsa della vita morale della creatura nuova.

– La centralità normativa della vita nuova in Cristo, principio e criterio dell'agire morale del cristiano e fondamento della chiamata alla perfezione nella carità.

– La natura dell'atto morale.

La scelta fondamentale e i comportamenti concreti.

Il rapporto tra libertà e legge e tra coscienza e verità.

– Peccato e conversione: peccato mortale e peccato veniale.

– Virtù teologali e virtù morali; la formazione morale del cristiano.

Didattica

– Saggi di analisi di testi di riferimento della Bibbia, della Tradizione e del Magistero.

– Coinvolgimento degli studenti attraverso brevi composizioni o prove scritte per aiutarli nella riflessione morale.

B) Morale sociale

Contenuti

– Il fatto sociale come oggetto materiale e la prospettiva etica come oggetto formale.

– Fondamenti biblici del pensiero sociale cristiano: dall'esperienza sociale dell'Antico Testamento al rapporto di Gesù con l'autorità, i beni materiali, la giustizia e la pace.

– Lo sviluppo storico della riflessione sociale cristiana: i Padri, san Tommaso d'Aquino, i moralisti del XVI secolo, le teologie politiche.

– La dottrina sociale della Chiesa: identità, contenuti, percorso storico, contesto teologico morale degli interventi.

– Studio della dottrina sociale dalla Rerum novarum alla Centesimus annus.

– I temi più rilevanti dell'etica sociale: persona, famiglia, società civile; giustizia, sviluppo e solidarietà nel contesto della globalizzazione;

il principio del bene comune e della sussidiarietà;

la politica nel contesto delle società democratiche;

il lavoro in prospettiva teologica, etica e spirituale;

l'economia e la finanza a servizio dell'uomo;

la promozione della pace;

elementi di etica dell'ambiente.

Didattica

Presentazione dei documenti sociali della Chiesa, della Gaudium et spes e dei testi più significativi dei recenti pontefici.

C) Morale sessuale e famigliare

Contenuti

– Il significato antropologico e teologico della dualità uomo-donna.

La sessualità umana quale dimensione costitutiva e rivelativa della vocazione all'amore.

La corporeità e la norma morale nella sfera della sessualità umana.

La sessualità tra matrimonio e verginità.

– Temi fondamentali di morale sessuale nell'adolescenza, nella giovinezza e nel fidanzamento.

L'autoerotismo, i rapporti prematrimoniali, l'omosessualità.

– Il matrimonio in prospettiva etica:

unità e indissolubilità;

la chiamata a diventare sposi nel Signore;

il matrimonio come vocazione e come scelta;

la Chiesa di fronte ai legami spezzati.

– Amore coniugale e sessualità:

la chiamata a diventare una carne sola;

dono di sé e fedeltà;

apertura alla vita e alle responsabilità educative.

– La fecondità del matrimonio:

amore e procreazione;

la procreazione responsabile nella Gaudium et spes, nella Humanae vitae e nel successivo insegnamento della Chiesa.

Didattica

Il corso prevede l'accostamento dei principali testi biblici sul matrimonio e di alcuni documenti della Chiesa, in particolare i testi della Gaudium et spes relativi al matrimonio, la Humanae vitae e la Familiaris consortio.

D) Morale della vita fisica e bioetica

Contenuti

– La vita nella Rivelazione e nella tradizione della Chiesa.

– Recenti indicazioni del Magistero: Donum vitae, Evangelium vitae.

– Problemi etici riguardanti l'inizio della vita: aborto e procreazione assistita.

– Problemi etici riguardanti la fine della vita: accanimento terapeutico ed eutanasia.

– Etica dei trapianti, ricerca e sperimentazione sull'uomo.

Didattica

La complessità e l'ampiezza delle tematiche suggeriscono di concentrarsi sui principi e sulle indicazioni etico-normative, aiutando gli studenti ad affrontare, con un corretto ragionamento morale, le diverse questioni.

10. Teologia spirituale

Obiettivi

La teologia spirituale riflette, con metodo teologico, sulla 'vita spirituale' del cristiano, e quindi sull'azione dello Spirito di Gesù in lui.

Essa si pone in ascolto del vissuto di fede individuale e comunitario, per renderlo il più coerente possibile con i contenuti dottrinali.

Essa cerca nella tradizione cristiana, e specialmente nel Nuovo Testamento, gli elementi essenziali dell''uomo spirituale', al fine di offrire indicazioni capaci di orientare l'esperienza spirituale del credente.

Può perciò essere collocata in vari momenti del curricolo teologico:

all'inizio come introduzione;

nel percorso come riflessione sistematica;

a conclusione come sintesi e avvio al ministero pastorale del presbitero.

Contenuti

– L'esperienza spirituale della Chiesa nella storia: cenni di storia della spiritualità cristiana, con avvio alla lettura di testi classici.

– L'esperienza dell''uomo spirituale' come è compresa dalla teologia:

natura cristologica e pneumatologica, ecclesiale e sacramentale dell'esperienza spirituale, in quanto dono di Dio;

fenomenologia generale dell'esperienza spirituale autentica;

itinerario spirituale.

– La spiritualità e le spiritualità:

le spiritualità storiche;

le spiritualità recenti;

le varie vocazioni alla santità;

le devozioni e la pietà popolare.

– La spiritualità del presbitero diocesano;

la spiritualità della vita religiosa;

spiritualità e condizioni di vita dei fedeli laici.

– Accostamento teologico a problemi spirituali specifici: preghiera, meditazione, ascesi.

– Il discernimento spirituale e l'aiuto spirituale personale nel ministero del presbitero.

Didattica

Accanto a lezioni frontali possono essere utilizzati lavori di gruppo e laboratori.

11. Diritto canonico

Obiettivi

Lo studio del diritto canonico ha per oggetto la dimensione umana, visibile e istituzionale della Chiesa, secondo la « non debole analogia » ( LG, 8 ) della Chiesa con il mistero del Verbo incarnato.

Il diritto canonico ha come fine quello « di creare tale ordine nella società ecclesiale che assegnando il primato all'amore, alla grazia e ai carismi, rende più agevole contemporaneamente il loro organico sviluppo nella vita sia della società ecclesiale, sia anche delle singole persone che ad essa appartengono » ( Sacrae disciplinae leges ).

Il futuro pastore potrà così esercitare il ministero rendendo visibilmente manifesta la coscienza che la Chiesa è essenzialmente 'mistero', 'comunione' e 'missione' ( cfr Pastores dabo vobis, 59 ).

Sarà formato ad agire in profonda comunione con la gerarchia e in stretta collaborazione con il proprio Vescovo e con i diversi soggetti ecclesiali;

saprà aprirsi all'anelito missionario coltivando la stima per i diversi doni e le varie vocazioni suscitate dallo Spirito;

saprà sostenere e promuovere, offrendo per primo l'esempio, l'osservanza da parte dei fedeli dei loro doveri fondamentali come pure il rispetto dei loro diritti.

Contenuti

– Introduzione ai concetti basilari di filosofia e teologia del diritto e alla storia delle fonti.

– Presentazione delle tematiche fondamentali secondo lo schema dei sette libri del Codice di diritto canonico, con particolare attenzione al libro secondo e al libro quarto, specialmente in merito ai doveri e diritti dei chierici e ai canoni relativi alla diocesi e alla parrocchia, nonché alla normativa sulla celebrazione dei sacramenti e sul matrimonio.

– Il rapporto giuridico tra Chiesa e comunità politica, alla luce dell'insegnamento del Vaticano II ( Gaudium et spes e Dignitatis humanae ), con particolare attenzione alla questione della libertà religiosa e ai rapporti tra Chiesa e Stato in Italia nel contesto europeo.

– Tematiche speciali relative alla prassi giuridica applicata al matrimonio ( preparazione della celebrazione – questioni relative alla dichiarazione di nullità – attività dei tribunali ecclesiastici );

all'amministrazione dei beni temporali;

al sostegno economico della Chiesa e in particolare al sistema per il sostentamento del clero;

alla remissione delle pene canoniche in foro interno;

alla prassi della curia diocesana e alla struttura dell'organizzazione diocesana.

Didattica

Si privilegerà la trattazione sistematica rispetto all'esegesi dei singoli canoni, collocando la norma canonica all'interno di un discorso organico, in grado di fornire allo studente una visione ampia e complessiva del tema trattato.

Si dovrà inoltre cercare di delineare lo sfondo teologico della normativa, evidenziandone il collegamento con le altre discipline teologiche, nonché le applicazioni pastorali.

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