Per un umanesimo del terzo millennio

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Premessa dell'autore

A Giovanni Paolo II e a don Giussani, maestri di vita e di dottrina

Ringrazio sentitamente gli amici dell'Ares, Cesare Cavalieri e Riccardo Carnato, che hanno accolto il mio volume fra i testi in pubblicazione presso la prestigiosa Casa Editrice Ares.

Come è evidente ho raccolto qui alcuni dei contributi che propongono le riflessioni sul Magistero sociale di Giovanni Paolo II.

Grande Magistero che ha simultaneamente fatto scoprire alla Chiesa la propria vocazione alla presenza nella società come parte della missione e ha, contemporaneamente, svelato agli uomini della fine del secondo millennio e dell'inizio del terzo, la singolare chiamata che proprio questo tempo rivolgeva al singolo uomo, come alla realtà dei popoli, a ritrovare e a rivivere in forma nuova gli immortali e imprescrittibili diritti che l'uomo ha per natura, cioè in quanto dono del mistero di Dio.

Percorrere e ripercorrere questo Magistero, aiutato in molti casi, com'è evidente, dal dialogo con i miei studenti dell'Università Cattolica, è stato per me una delle esperienze intellettuali più significative e decisivamente formative di quella mentalità cristiana; che ora sono chiamato a verificare quotidianamente nella responsabilità di guida di questa Chiesa particolare cui, proprio Giovanni Paolo II, mi pose prima del suo passaggio al Cielo.

È un itinerario di approfondimento del Magistero di Giovanni Paolo II che mi sento di proporre a tutti, soprattutto a quelli che hanno a cuore la presenza cristiana nella società.

Questo è un tempo in cui è necessario che i cristiani impegnati nel sociale abbiano una coscienza forte della propria identità e del messaggio di cui sono portatori, siano soprattutto capaci, in forza di questa visione culturale cristiana della società, di accogliere le sfide che questa società drammaticamente laica, giorno dopo giorno, e che si sintetizzano efficacemente nell'immagine dell'uomo e nella sua possibilità di vivere autenticamente i suoi diritti, primo fra tutti quella libertà fondamentale che lo fa immagine e somiglianza di Dio.

Il volume, com'è evidente, comprende il Magistero di Giovanni Paolo II e non affronta il Magistero dell'attuale Pontefice Benedetto XVI, cui va tutta la mia affezione e tutta la mia incondizionata adesione.

Il Magistero sociale di Benedetto XVI si sta componendo, vorrei dire giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi con una forza e una pertinenza, una capacità di persuasione realmente eccezionale; basterebbe ricordare il grande discorso alla Chiesa italiana di Verona, l'intervento sulla legge naturale alla Commissione teologica internazionale e altro ancora.

Spero che il Signore mi dia la possibilità, fra qualche anno, di raccogliere le mie riflessioni sul Magistero di Benedetto XVI, in modo da offrire anche a lui il mio contributo, umile ma certo, di servizio e di collaborazione.

+ Luigi Negri

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