Vita consecrata

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In comunione con Cristo

95 Mezzo fondamentale per alimentare efficacemente la comunione col Signore è senza dubbio la santa liturgia, in modo speciale la Celebrazione eucaristica e la Liturgia delle Ore.

Innanzitutto l'Eucaristia, nella quale « è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua e Pane vivo che, mediante la sua carne vivificata dallo Spirito Santo e vivificante, dà vita »234 all'umanità.

Cuore della vita ecclesiale, essa lo è anche della vita consacrata.

La persona chiamata, nella professione dei consigli evangelici, a scegliere Cristo come unico senso della sua esistenza, come potrebbe non desiderare di instaurare con Lui una comunione sempre più profonda mediante la partecipazione quotidiana al Sacramento che lo rende presente, al sacrificio che ne attualizza il dono d'amore del Golgota, al convito che alimenta e sostiene il popolo di Dio pellegrinante?

L'Eucaristia sta per sua natura al centro della vita consacrata, personale e comunitaria.

Essa è viatico quotidiano e fonte della spiritualità del singolo e dell'Istituto.

In essa ogni consacrato è chiamato a vivere il mistero pasquale di Cristo, unendosi con Lui nell'offerta della propria vita al Padre mediante lo Spirito.

L'adorazione assidua e prolungata di Cristo presente nell'Eucaristia consente in qualche modo di rivivere l'esperienza di Pietro nella Trasfigurazione: « È bello per noi stare qui ».

E nella celebrazione del mistero del Corpo e del Sangue del Signore si consolida ed incrementa l'unità e la carità di coloro che hanno consacrato a Dio l'esistenza.

Accanto all'Eucaristia, e in intimo rapporto con essa, la Liturgia delle Ore, celebrata comunitariamente o personalmente secondo l'indole di ciascun Istituto, in comunione con la preghiera della Chiesa, esprime la vocazione alla lode e all'intercessione, che è propria delle persone consacrate.

Alla medesima Eucaristia dice profonda relazione l'impegno di conversione continua e di necessaria purificazione, che le persone consacrate sviluppano nel sacramento della Riconciliazione.

Mediante l'incontro frequente con la misericordia di Dio esse purificano e rinnovano il loro cuore e, attraverso l'umile riconoscimento dei peccati, rendono trasparente il proprio rapporto con Lui; la gioiosa esperienza del perdono sacramentale, nel cammino condiviso con i fratelli e le sorelle, rende il cuore docile e stimola l'impegno ad una crescente fedeltà.

È di grande sostegno per progredire nel cammino evangelico, specialmente nel periodo di formazione e in certi momenti della vita, il ricorso fiducioso e umile alla direzione spirituale, grazie alla quale la persona è aiutata a rispondere alle mozioni dello Spirito con generosità e ad orientarsi decisamente verso la santità.

Esorto, infine, tutte le persone consacrate, secondo le proprie tradizioni, a rinnovare quotidianamente l'unione spirituale con la Vergine Maria, ripercorrendo con lei i misteri del Figlio, particolarmente con la recita del Santo Rosario.

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234 Presbyterorum ordinis 5