D 28

19 Settembre 1906

Mercoledì delle Tempora

1 Il mio buon Gesù Crocifisso è mestissimo, sovente mi fa intendere che lo consoli.

La bontà, la misericordia di Dio è infinita.

La finezza del buon Gesù, la squisita sua dolcezza che infonde nel cuore dei suoi figli devoti!

Quando le contrarietà della vita ci opprimono, giorni per noi di afflizioni,

Lui viene col balsamo tanto soave a noi, che siamo invece meritevoli di castigo;

il dovere nostro è di consolare Gesù colla preghiera e penitenza;

[ -Quaderno 1-Pagina 55- ]

non abbiamo ancora concepito questo buon pensiero che ecco la bontà, la pietà di Gesù Crocifisso,

il quale, senza che noi ce ne accorgiamo, si fa piccolo come un bambino,

ci carezza, ci dona la pace, l'allegrezza, la serenità:

questo inestimabile tesoro si trova ai piedi di Gesù Crocifisso, in adorazione come nel Venerdì Santo, come già dissi.

Preghiamo continuamente, affinché il Signore Iddio ci conceda la grazia di non venir meno all'amor Suo;

se siamo sottoposti a pene, a contrarietà, malattie e altre miserie, stiamo stretti alla Croce,

la grazia di Gesù ci darà tanta forza da superare ogni pena e accumuleremo tesori di eterni gaudi per il Paradiso.

Oh Dio di misericordia e di bontà, quanto c'è da imparare alla Vostra Scuola divina!

2 Il mio desiderio era di ritirarmi in un convento, dove la solitudine regna sovrana;

[ -Quaderno 1-Pagina 56- ]

feci domanda al R. Padre Provinciale, P. Lodovico Maria Bertana di Moncalvo;

era già stabilito il giorno della mia partenza, ma il giorno in cui dovevo partire per Saluzzo,

Convento di S. Bernardino, un contrordine mi confermò di nuovo qui in S. Tommaso;

io, figlio dell'obbedienza, mi rassegnai a far la volontà di Dio.

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