Alla ricerca di Fra Leopoldo

Torino: vita religiosa

Divozione a Gesù Crocifisso e intimità

" Alternando le preghiere vocali con l'orazione mentale più affettuosa, Fra Leopoldo, quasi senza accorgersene, venne a comporre sotto la guida di Gesù Crocifisso, una nuova formula di preghiera che egli stesso scrisse e propagò fra le persone di sua conoscenza ".7

18 agosto 1906:

"Una grande confidenza passerà tra Me e te".

"Mi rammentai ciò che mi aveva detto il mio Gesù una mattina appena ricevuto la S. Comunione nella Chiesa di S. Dalmazzo, sedici anni prima": sono di fatto le stesse parole.

10 settembre 1906:

"Il mio buon Gesù Crocifisso disse: Sei tu che devi spingere questo e quello per propagare questa Devozione: non mancheranno anime buone che mi amano e che verranno in tuo aiuto".

È la prima volta che si parla della Divozione.

14 settembre 1906:

"Figlio mio, fa tesoro del tempo che ti resta; ti basta anche quel poco per farti santo coll'amarmi, colla perseveranza nella santa Divozione".

15 settembre 1906:

"Il mio Gesù disse: 'Figlio, vuoi avanzarti presto in santità?

Parla poco, e quando parli, procura che le tue parole siano d'esempio agli altri!

Nelle tue occupazioni ricordati sovente del tuo Crocifisso Gesù, della sua passione; ricordatene in ogni momento della tua vita'.

A me, desideroso di prepararmi per festeggiare, domani 16 settembre, il giorno dedicato a Maria SS. Addolorata con la S. Comunione in suo onore, la Vergine Santa disse che avessi grande fede nello scrivere e mi lasciò nella sua più alta consolazione".

Come si può constatare, nei colloqui intimi con Fra Leopoldo interviene oltre a Gesù, anche Maria SS.

24 settembre 1906:

"Il mio buon Gesù si fece intendere dicendomi: 'Su, fa coraggio; quando ti ordino qualcosa, fallo subito, perché dubitare quando ti sentisti dire che tu devi aiutarmi in questa impresa?

So bene che ti mette difficoltà il credere che un Dio Crocifisso venga dal Cielo a te'.

Sono molto peccatore.

'Eppure è così - soggiunse - tu non mi vedi con gli occhi mortali, ma sono a te vicino: rammentati ciò che Io ti dissi nella chiesa di S. Dalmazzo … se tu vieni contrastato nella santa 'divozione' dirai bene: lasciamo fare il Signore Iddio, Lui stesso difenderà la causa sua'."

Sono frasi queste che ci fanno pensare: se lo stesso Fra Leopoldo rimaneva stupito nel credere che un Dio Crocifisso venisse dal Cielo proprio a lui, a maggior ragione noi, poveri mortali, siamo completamente sbalorditi: ma la realtà è questa!

25 settembre 1906:

"Ho inteso dal mio Gesù Crocifisso che desidera si onori la Sua Santissima Madre con tre Ave Maria sotto il titolo della Vergine Addolorata in memoria dei dolori sofferti nella crocifissione del suo santissimo Figlio Gesù.

Ieri manifestai la preziosa 'Divozione' a Don Pons, Segretario di S. E. il Cardinale Richelmy che mi consigliò di portarmi da S. Eminenza".

Il Cardinale lo ricevette, ma non volle accettare la Divozione, dicendo che di devozioni ce n'erano già molte.

Ma il 7 od 8 luglio 1907 il Cardinale concesse l'approvazione della Divozione per la stampa: in questo modo la Divozione, la Adorazione a Gesù Crocifisso si poté con più facilità propagare.

La Divozione a Gesù Crocifisso, questo è il titolo della preghiera o Adorazione alle cinque Sacratissime Piaghe, fu poi approvata e indulgenziata da Sua Santità Papa Benedetto XV nel 1915.

" Per il Servo di Dio la Divozione a Gesù Crocifisso non fu una semplice recita meccanica delle formule, ma una penetrazione affettuosa, come dice Fratel Teodoreto, nelle Piaghe Santissime di Gesù e nel Cuore Immacolato della SS. Vergine trapassato dalla spada del dolore.

Per questa sua intimità ebbe promesse consolanti per indurre i peccatori a convertirsi ".8

La preghiera si sofferma sulle cinque piaghe, con una intenzione per ciascuna di esse.

Sulla base del testo delle prime Divozioni scritte a mano (1906), rileviamo:

- per la piaga della Mano destra: "Vi domando la grazia di liberare il Sommo Pontefice dai suoi nemici, e che oggi tutti i sacerdoti del mondo abbiano a celebrare santamente;

- per la piaga della Mano sinistra: "Vi domando la grazia pei poveri peccatori e pei moribondi, specialmente per quelli che non vogliono riconciliarsi con Dio";

- per la piaga del Piede destro: "Vi chiedo grazia affinché in tutti gli Ordini e Congregazioni religiose germoglino molti Santi";

- per la piaga del Piede sinistro: "Vi prego per la liberazione delle Anime del Purgatorio, principalmente per quelle che molto sperano in questa divozione";

- per la piaga del sacro Costato: "Vi prego affinché vi degniate benedire l'Angelo della nostra Arcidiocesi e di tutte quelle anime che si raccomandano alle nostre preghiere".

"Il mio dolce Gesù mi fece intendere ( 13 settembre 1906 ) che Egli ama chi fa questo santo esercizio d'Adorazione; fosse pure il più gran peccatore del mondo, se prometterà di servirlo sinceramente per tutto il resto della sua vita, non solo Egli ne dimenticherà le iniquità e i peccati commessi, ma ne renderà l'anima bella, innocente, come se non avesse mai disgustato Lui, il caro Gesù".

"Il mio buon Gesù mi fece intendere ( 7 ottobre 1906 ) quante anime si sarebbero salvate per questa Santa Adorazione, principalmente peccatori".

Il primo obiettivo diretto dell'opera di Fra Leopoldo è così raggiunto: lo sviluppo verrà successivamente.

Indice

7 Fratel Teodoreto f.s.c., "Nell'intimità del Crocifisso", Torino 1984, pp 48
8 Fratel Teodoreto f.s.c., "Nell'intimità del Crocifisso", Torino 1984, pp 50-51