Alla ricerca di Fra Leopoldo

Alcune riflessioni

La vocazione religiosa dopo la morte della mamma

Luigi Musso era predestinato a diventare un confidente di Gesù e di Maria in un clima mistico eccezionale (ricordiamo la parola di Gesù nella Chiesa di S. Dalmazzo: "Tra me e te, in avvenire, ci sarà una grande intimità"), ma Gesù aspettò che Luigi adempisse tutti i suoi doveri verso la propria madre, sostenendola materialmente con il suo lavoro.

E solo dopo la morte della mamma, cui era legato da un profondissimo affetto, pur avendo sempre avuto questa ispirazione, a cinquant'anni Luigi Musso poté diventare religioso col nome di Fra Leopoldo.

Questo aspetto ci ha sempre colpito, pensando che Gesù chiama determinate persone ad una vocazione consacrata (sacerdoti, religiosi/e, consacrati di Istituti Secolari, ecc.), ma tiene conto per ciascuno della propria realtà familiare: non può chiamare il Figlio unico e lasciare la propria madre vedova senza alcun sostegno, in gravissime ristrettezze finanziarie.

E Luigi Musso, pur arrivando alla consacrazione religiosa solo a cinquant'anni, ha avuto tempo di vivere "l'intimità" con Gesù per il suo profitto spirituale, per il profitto di tante anime e per l'avvio di tante opere provvidenziali.

Dio, come dice S. Giovanni, è Carità, cioè Amore.

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