Alla ricerca di Fra Leopoldo

Alcune riflessioni

Gli interventi spirituali e i contesti storici

C'è un altro aspetto da rilevare in questi scritti frutto di locuzioni e visioni tra Gesù e Maria e Fra Leopoldo.

Questi scritti, come le varie locuzioni e le apparizioni di Maria e di Gesù avvenute in passato, avvengono in periodi cruciali per l'umanità.

Come rileva Vittorio Messori in una intervista recente e più diffusamente nel libro "Gli occhi di Maria": "studiando questi eventi si ha proprio l'impressione che la Madonna segua la storia e, di tanto in tanto, intervenga per dare un aiuto, un'indicazione", "la storia che tutti vedono è accompagnata da una sorta di storia parallela che solo la fede può scorgere".

E qui Messori cita che cosa hanno significato determinate apparizioni mariane in specifici periodi storici, come l'apparizione a Parigi nel 1830 a Catherine Labouré, nel 1846 a La Salette a Melania e Massimino, nel 1858 a Lourdes a Bernadette,18 nel 1917 a Fatima ai tre pastorelli, nel 1933 a Banneaux a Mariette Beco.

E le locuzioni e le visioni a Fra Leopoldo dal 1906 che cosa significavano, se non un avvertimento agli uomini di convertirsi, altrimenti sarebbe arrivato "un castigo tremendo", cioè la prima guerra mondiale?

Il 28 gennaio 1915 - in piena prima guerra mondiale - Gesù Crocifisso dice a Fra Leopoldo: "Vedi, Leopoldo, quanti flagelli mando, eppure non si piegano, ma ne tengo altri ancora!".

E siamo a pochi mesi dall'entrata in guerra dell'Italia.

Sembrano queste le stesse parole pronunciate da Maria a Fatima il 13 luglio 1917: "La guerra sta per finire, ma se gli uomini non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra peggiore".

Si rileva qui una sintonia fra le locuzioni e visioni di Torino e le apparizioni di Fatima.

È evidente che il messaggio a Fra Leopoldo, così come i messaggi di Fatima, non si esauriscono nell'avvertimento a non offendere più Dio, altrimenti altri castighi - procurati volontariamente dagli uomini - sarebbero arrivati .

Se per Fatima una sintesi dei messaggi è espressa da queste parole: penitenza, preghiera, riparazione, devozione al Cuore Immacolato di Maria, per Fra Leopoldo è rimettere al centro della religione cattolica il Cristo Crocifisso, in un'epoca di eresia modernista (bollata dall'Enciclica "Pascendi" di Pio X del 1907).

Come rileva Paolo Risso, "il modernismo ha portato (oggi) alle più gravi e dannose cause, conseguenze ciò che nei decenni passati già aveva diffuso, nonostante le ripetute condanne della Chiesa, nelle encicliche e nei discorsi dei Pontefici S. Pio X , Pio XI e Pio XII... modernismo diabolico, che nega Dio, il suo Cristo, la Redenzione, l'Eucaristia e in fondo demolisce tutti i Sacramenti, corrompe la catechesi e la predicazione...

Il demonio non si sbaglia, quando si accanisce… a far scomparire il Crocifisso, a negare il Sacrificio della Messa.

Egli sa che attacca l'opera di Nostro Signore nel suo centro vitale e che ogni disistima del Sacrificio comporta la rovina di tutto il Cattolicesimo, in ogni campo".19

Indice

18 "È superfluo ricordare quanto abbiano contato, per la sopravvivenza stessa del cattolicesimo, i fatti prodigiosi di Lourdes, venuti a contrapporsi alle teorie del razionalismo e del positivismo.
Il Cielo non manda ai credenti un libro che si contrapponga a un altro libro, ma la Madre che, in una grotta usata per il ricovero dei porci, dice poche parole a un'adolescente asmatica e analfabeta.
E fa poi seguire una serie di prodigi che, vagliati con metodi scientifici da un apposito ufficio medico, sono un'autentica sfida al razionalismo ateo, affrontato sul suo stesso terreno ( V. Messori, R. Cammilleri "Gli occhi di Maria", Rizzoli, 2001 pagg. 311-312 )."
19 Paolo Risso, "Verità e pedagogia del Crocifisso", Torino 2001, pp. 28-30