Vita seconda

La povertà nell'arredamento

Capitolo XXX

[646] 60. Questo uomo non solo aborriva il lusso delle case, ma provava pure grande orrore per l'abbondanza e la ricercatezza delle suppellettili.

Non vedeva di buon occhio nulla che sapesse di mondanità o nelle mense o nel vasellame.

Tutto doveva proclamare quasi in canto il loro stato di esuli e di pellegrini.

Capitolo XXXI

La mensa preparata a Greggio nel giorno di Pasqua

Francesco si presenta come pellegrino seguendo l'esempio di Cristo

[647] 61. Un giorno di Pasqua, nell'eremo di Greccio i frati avevano preparata la mensa in modo più accurato del solito, con tovaglie bianche e bicchieri di vetro.

Anche il Padre scende dalla cella per mangiare e vede la mensa rialzata da terra e preparata con inutile ricercatezza.

Ma se la mensa ride, egli non sorride affatto.

Di nascosto e adagio adagio ritrae il passo, si pone in testa il cappello di un povero, presente in quel momento, e con un bastone in mano se ne esce fuori.

E alla porta aspetta che i frati comincino a mangiare, perché erano soliti non aspettarlo quando non giungeva al segnale fissato.

Hanno appena cominciato e quel vero povero si mette a gridare dalla porta: « Per amore del Signore Iddio, fate l'elemosina a questo pellegrino povero e ammalato ».

« Entra pure qui, tu, per amore di colui che hai invocato », gli rispondono i frati.

Entra subito e si presenta ai commensali.

Quale stupore dovette destare il pellegrino in quei comodi cittadini!

Gli danno, a sua richiesta, una scodella ed egli, seduto solo per terra, la pone sulla cenere.

« Ora sì, - esclama - sto seduto come un frate minore! »

E rivolto ai frati: « Gli esempi della povertà del Figlio di Dio devono stimolare noi più degli altri religiosi.

Ho visto una mensa preparata con ricercatezza ed ho pensato che non fosse quella di poveri che vanno di porta in porta ».

Il seguito del fatto dimostra come Francesco fu simile a quel pellegrino, che nello stesso giorno era solo in Gerusalemme, e nondimeno con le sue parole rese ardente il cuore dei discepoli.

Capitolo XXXII

Contro il desiderio smodato dei libri

[648] 62. Insegnava a cercare nei libri la testimonianza del Signore, non il valore materiale; l'edificazione non la bellezza.

In ogni caso voleva che se ne avessero pochi e fossero sempre a disposizione dei frati che ne avessero bisogno.

Un ministro gli chiese licenza di tenere alcuni libri lussuosi e molto costosi.

Si sentì rispondere: « Per i tuoi libri non voglio perdere il libro del Vangelo, che ho promesso di osservare.

Tu farai come vorrai, ma non voglio che stendi un tranello con il mio permesso ».

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