Altre testimonianza Francescane

XII - Una preghiea di San Francesco

[2692] Il beato Francesco era animato da ardente desiderio di offrire sempre a Dio un omaggio che fosse a lui gradito.

Una notte, non riuscendo a dormire per l'intensità di questa preoccupazione e della preghiera, si rivolse a Dio con insistenza estrema, implorandolo che si degnasse rivelargli attraverso quali segni egli poteva capire che la sua vita era a lui gradita.

Finalmente, dopo tante e così devote preghiere, udì la voce del Signore Gesù che lo chiamava: " Francesco! ".

Ben conoscendo quella voce e sapendo che era il Signore, fu pieno di gaudio.

E la voce proseguì: " Tu vuoi sapere, ecc.

Ecco, da questi segni potrai conoscere se puoi e sei a me gradito: Quando pensi e dici e fai ciò che è giusto, allora sappi che tu sei nella volontà e nel vero amore di Dio.

Sei contento di questi segni? ".

Francesco rispose: " Mio buon Signore, voglio esserne contento e li accetto con immensa riconoscenza ".

Allora il beato Francesco chiamò frate Leone, santo uomo, che egli aveva stabilito come suo guardiano ed era suo confessore, e gli disse: " Ti comando che ogni volta mi vedrai venir meno a qualcuna di queste tre cose, tu mi corregga ".

Ma frate Leone rispose: " Padre, dal momento che lo vuoi, farò quanto tu chiedi, riguardo alle parole e alle azioni; ma non mi è possibile riguardo ai pensieri ".

E Francesco di rimando: " Lascia tra me e Dio, figlio, la preoccupazione riguardo ai pensieri; spero che con Lui mi metterò a posto; per il resto però non tralasciare quello che ti ho chiesto ".

Questo che ti ho raccontato, l'udii dai compagni del beato Francesco.

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