Benefici

Dizionario

1) Azione con la quale si fa del bene a qualcuno

Sinonimo: favore

2) estens. Giovamento, vantaggio

3) b. ecclesiastico, diritto di riscossione dei redditi dei beni ecclesiastici connesso a una carica ecclesiastica


Il beneficio ecclesiastico è un istituto giuridico risalente ai tempi del feudalesimo, costituito da un patrimonio con relativo reddito, connesso a un ufficio ecclesiastico, di cui fruiva il detentore dell'incarico per assicurarsi il mantenimento.

Alla morte del fruttuario, colui che aveva fondato il beneficio procurandone la dote, i beni passavano alla Chiesa ed erano amministrati normalmente dal vescovo.

Con l'acquisizione del beneficio l'autorità ecclesiastica competente ne deteneva la libera collazione, cioè il diritto di conferimento del beneficio.

Questa era il modo ordinario di provvista del beneficio ecclesiastico ancora sancito nel Codice Piano Benedettino del 1917.

Il papa, in virtù del suo primato di giurisdizione, deteneva il diritto di conferire i benefici nella Chiesa universale e di riservarsene la collazione; i cardinali nell'ambito del loro titolo o della loro diaconia, e gli ordinari nel loro territorio.

L'istituto fu oggetto di una vasta normativa da parte della Chiesa che creò un vasto corpo giuridico volto a regolarne i vari aspetti della complessa materia che forniva ai presbiteri la primaria fonte di sostentamento.

A partire dal XIX secolo questo istituto perse gradatamente importanza per gli importanti mutamenti intervenuti nella società occidentale, in particolare con la fine delle forme di governo assolutiste e con la creazione degli stati moderni non più retti su principi feudali.

Nel conferimento di un beneficio ecclesiastico si distinguono tre elementi:

1) la designazione del beneficiario: tale atto può essere compiuto dai parrocchiani e dal patrono ( diritto di patronato ) rispetto al parroco, dal capitolo cattedrale rispetto al vescovo;

2) la institutio canonica fatta dal legittimo superiore, che conferisce il diritto nella cosa, ossia il reale diritto sul beneficio e la vera giurisdizione spirituale;

3) l'investitura, ossia l'installazione, per cui il beneficiato prende attuale possesso del beneficio o personalmente o per procuratore.

* * *

Benefici della fede

Nella sua paterna benevolenza Dio ha voluto parteciparci importanti conoscenze che la nostra ragione non riuscirebbe a raggiungere.

Ci rivela il progetto che ha concepito per suscitare e intensificare in noi il rapporto di unione con lui e con Gesù, il Figlio che ci ha inviato per condurci a condividere per sempre la sua infinita bontà.

È infatti Gesù, vero Dio e vero uomo, che è venuto per rimettere i nostri peccati e così riconciliarci con Dio.

Col suo comportamento egli ci indica come dobbiamo vivere per compiere la volontà di Dio.

Ci manifesta col suo esempio le virtù da praticare, mentre ci procura le grazie indispensabili per riuscirvi.

In tal modo ci aiuta a praticare l'umiltà, la fiducia in Dio, l'obbedienza, l'accettazione del sacrificio, la perseveranza.

Gesù è quindi la via: "Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" ( Gv 14,6 ).

A tal fine ci chiede di vivere uniti a lui: "Rimanete in me e io in voi.

Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci.

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto" ( Gv 15,4-5 ).

Se impariamo a confidargli con semplicità i nostri stati d'animo – pensieri, sentimenti, desideri, intenzioni, decisioni - egli darà vita a un rapporto più profondo: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" ( Gv 14,23 ).

Una tale unione tende a consolidarsi, fino a farci condividere con Cristo la vita eterna: "Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso" ( Eb 10,23 ).

Infatti lo Spirito Santo è stato effuso su di noi "in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna" ( Tt 3,6-7 ).

Affinché rimanessimo fedeli a Cristo, tanto da giungere alla salvezza, siamo illuminati e sostenuti dalla Chiesa.

Gesù l'ha istituita perché custodisse a nostro beneficio la sua Parola, per offrirci la grazia attraverso i Sacramenti, e guidarci a rimanere uniti nel credere, pregare e agire.

Dobbiamo quindi essere riconoscenti alla magnanimità di Dio e alla generosità di Cristo, perché attraverso il dono incomparabile della fede ci procurano i doni più preziosi e duraturi.


Rendita annessa ad un ufficio sacro.

Concilio Ecumenico Vaticano II

… ecclesiastici

Abbandono o riforma del sistema beneficiale PO 20
Libertà dei Vescovi nel loro conferimento; aboliti diritti e privilegi CD 28

Codice Diritto Canonico

Dove ancora esiste, sia poco a poco eliminato 1272