Conclave

È il luogo in cui, dopo la morte del Papa, si radunano i cardinali, in una forma di clausura, che li tuteli da pressioni esterne, per eleggere il successore.

Il compito di nominare il Sommo Pontefice fu riservato ai soli cardinali da Papa Alessandro III nel 1179.

Per l'elezione si richiedono i due terzi più uno dei voti segreti ed il nuovo designato entra nei pieni poteri della carica quando esprime ufficialmente l'accettazione della sua designazione.

Mattino e sera si suole annunziare alla folla in attesa l'esito delle votazioni con le famose e pittoresche "fumate": nera, se è stata negativa ( bruciando schede più materiale oscurante ), bianca ( solo schede ), se positiva.

Il nuovo Papa si sceglie il nome che intende assumersi ed impartisce la prima benedizione urbi et orbi ( "alla città di Roma ed al mondo" ) dalla balconata di S. Pietro.

Il primo Papa a cambiare nome fu Giovanni II ( 533-535 ), anche perché di famiglia si chiamava … Mercurio!

È la "stanza chiusa" in cui il collegio dei cardinali deve ritirarsi nell'isolamento più totale per procedere all'elezione del papa.

L'isolamento del collegio fu stabilito nel 1274 dal II concilio di Lione, per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati precedentemente.

Le votazioni hanno cominciato a svolgersi nella Cappella Sistina in Vaticano fin dalla sua creazione alla fine del sec. XV ( tranne nel conclave del 1799, con Pio VII eletto a Venezia per i torbidi politici dell'epoca ).

Dal 1621 ( costituzione Aeterni patria di Gregorio XV ), i cardinali potevano eleggere il papa per ispirazione ( accordo unanime ), per compromesso ( affidando il compito a un ristretto manipolo scelto tra loro ), o con votazioni a schede ( la maggioranza prevista era di due terzi ).

La bruciatura delle schede che vengono usate, effettuata per conservare il segreto sugli schieramenti realizzatisi, da la caratteristica fumata nera in caso di elezione mancata, mentre viene manipolata perché dia una fumata bianca in caso di elezione avvenuta.

Le modifiche più consistenti nella normativa per il conclave sono state effettuate da Paolo VI ( Ingravescentem aetatem, 1970; Romano Pontifici eligendo, 1975 ), che ha escluso dal conclave i cardinali ultraottantenni e fissato in 120 il tetto numerico del collegio elettorale.

Giovanni Paolo II ( costituzione Universi dominici gregis, 1996 ), pur confermando le modalità essenziali in vigore, ha stabilito un nuovo luogo per i cardinali in clausura nella Domus Sanctae Marthae in Vaticano, ha eliminato le possibilità dell'acclamazione e del compromesso ( ormai da molto tempo in disuso ), e ha recuperato - in senso peraltro solo spirituale - un ruolo attivo dei cardinali che hanno già compiuto ottant'anni nell'elezione ( essi partecipano alle fasi preliminari e sono poi incaricati di guidare le preghiere della Chiesa universale ).

Etimologicamente, la parola significa « sotto chiave ».

È detta conclave l'assemblea generale dei Cardinali per eleggere il nuovo Papa, una riunione fatta in stretta clausura e segregazione, per preservare da influssi esterni la libertà di elezione.