Istituti

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… religiosi e secolari

Nella tradizione cattolica si intende per vita religiosa una particolare forma di sequela di Cristo, vissuta nel celibato, in vita comune, secondo l'ispirazione di un carisma dato al fondatore e in base a delle norme stabilite dalla Chiesa ( codice di diritto canonico ).

La terminologia nel corso dei secoli è stata spesso modificata, in base a dottrine e condizioni giuridiche.

L'attuale codice di diritto canonico comprende nella sezione "istituti di vita consacrata e società di vita apostolica" ( cann. 573-746 ) gli "istituti religiosi" - ossia ordini e congregazioni classici - gli "istituti secolari", le "vergini", gli "eremiti", i gruppi apostolici o missionari detti "società di vita apostolica".

In varie forme tutti questi si impegnano alla sequela di Cristo, e a vivere secondo i "consigli evangelici" ( castità, povertà, obbedienza; v. consigli evangelici ).

Nel senso strettamente canonico la "vita religiosa" si caratterizza per la pubblica professione dei consigli evangelici, la vita in comunità, una certa "separazione dal mondo" ( can. 607,3 ); invece gli "istituti secolari", oltre alla professione dei consigli, in genere hanno lo spirito di "fraternità" ( ma non la vita comune ) e si impegnano a vivere la consacrazione nel mondo ( can. 710 ).

Il fondamento biblico

La vita religiosa è fondata nell'esempio e nell'insegnamento di Gesù Cristo: la sua esperienza di comunione con i discepoli, la sua vita celibataria, il suo radicalismo nella povertà, nella fedeltà alla volontà di Dio, nella vita di preghiera, nell'amore fraterno.

Anche l'esperienza dei profeti dell'Antico Testamento è stata considerata ispirativa per questo genere di vita: la solitudine del profeta Elia, la comunità dei profeti attorno a Eliseo, la preghiera d'intercessione di Geremia, le comunità fervorose come quella dei nazirei e di Qumràn, la vita penitente nel deserto di Giovanni Battista, sono tutti modelli ispiratori che hanno influenzato la fisionomia di vita e di spiritualità dei "religiosi" lungo i secoli.

Soprattutto però la comunità cristiana primitiva ( At 2,42-47; At 4,32-37 ) con l'assiduita alla Parola e alla preghiera, alla frazione del pane e alla testimonianza del risorto è stata il grande modello fino a oggi.

L'evoluzione storica

Tutti questi elementi, sotto l'impulso dello Spirito Santo, hanno portato a sempre nuove modalità di incarnazione, nel contesto della testimonianza evangelica della comunità cristiana, in continua evoluzione.

Le fasi storiche più rilevanti, che poi sono anche i modelli principali, si possono considerare:

il primo eremitismo del deserto ( secc. III-IV: Egitto, Siria, Cappadocia );

il cenobitismo rigido di Pacomio ( m. 356, in Egitto ) e quello più sapiente di Basilio ( m. 379 );

la vita comune dei sacerdoti con Agostino ( m. 430 ) e di altri vescovi del tempo;

il modello monastico di Benedetto da Norcia ( m. 547 );

il "monachesimo nuovo" nel primo secolo di questo millennio ( Cistercensi, Camaldolesi ecc. );

il movimento evangelico-apostolico e pauperistico degli ordini mendicanti, cioè i "frati" ( a partire dal XIII sec.);

gli istituti chiamati "chierici regolari" nel contesto della nascita della modernità ( di cui i gesuiti sono il grande modello );

la fioritura ( prima e dopo la rivoluzione francese ) delle congregazioni dedite alla più svariata diaconia come scuole, assistenza, educazione, sanità;

infine le nuove forme più "inculturate" nel mondo secolare e nei nuovi contesti culturali ( istituti secolari e altre aggregazioni ).

La reinterpretazione dopo il concilio Vaticano II

Anche se prima del concilio Vaticano II ( 1962-65 ) c'erano state delle aperture alle nuove esigenze culturali e istituzionali ( per esempio il riconoscimento degli istituti secolari, 1947 ), è stato con questo avvenimento che si sono introdotti ufficialmente dei profondi cambiamenti.

Anzitutto sul piano dottrinale, collocando la vita religiosa - che da allora si chiamerà vita consacrata - nell'ambito della ecclesiologia ( Costituzione Lumen gentium, cap. VI ), e poi nell'ambito pratico chiedendo a tutti di tornare alle fonti evangeliche ( dando risalto alla sequela Christi ), al progetto delle origini ( si parlerà di carisma dei fondatori ), alla nuova coscienza della Chiesa ( in campo biblico, liturgico, pastorale, missionario ) e di adattarsi alle condizioni della vita moderna ( nell'ambito fisico, psichico, sociale, economico, culturale: il decreto Perfectae caritatis, nn. 2-4 ).

Le prospettive

I cambiamenti pratici realizzati nei decenni recenti hanno provocato un'enorme crisi nell'emisfero nord, con la diminuzione drastica dei membri e la chiusura di molte opere e attività; mentre nell'emisfero sud si è iniziato un processo di maggiore attenzione alle culture, alla solidarietà con i poveri, al dialogo con le tradizioni religiose.

Una nuova importanza ha assunto anche la donna nella vita consacrata: riconoscendo la peculiarità della forma femminile di vivere e interpretare la sequela evangelica e la testimonianza in questa società.

Un certo rilievo stanno assumendo anche le forme di comunità "monastiche" di tipo ecumenico (come Taizé, Bose ), quelle a carattere misto ( uomini e donne, sposati e celibi, laici e sacerdoti ), quelle inserite nei contesti dell'emarginazione e della povertà, quelle che tentano di "inculturare" la vita religiosa in nuove culture.

v. Congregazioni religiose; Monachesimo; Ordini religiosi

Gli istituti secolari

Nella Chiesa cattolica, gli istituti secolari sono comunità con membri chierici e laici che vivono secondo i consigli evangelici ( v. ), seguendo particolari regole, ma senza prevedere necessariamente uno stato di vita comune e prestabilito, continuando anzi normalmente a esercitare una professione secolare.

Gli istituti secolari sono sorti prevalentemente nei secc. XIX e XX.

Tra i primi esempi si risale alle fondazioni di Angela Merici nel sec. XVI; poi vengono considerate le esperienze promosse da P. J. Picot de Clorivière ( m. 1820 ): la Società dei Preti del S. Cuore di Gesù ( riconosciuta da Pio IX come istituto secolare per sacerdoti ) e la Società delle Figlie del S. Cuore di Maria.

Attorno alla prima guerra mondiale sorsero a Milano la Società di S. Paolo ( collegata all'Opera Cardinal Ferrari ), e i Missionari della Regalità, fondati da p. A. Gemelli.

Nel 1928 J. M. Escrivà de Balaguer dava vita a un istituto secolare sacerdotale che poi sarebbe divenuto l'Opus Dei ( v. ).

Il p. Kentenich nel 1926 avviò l'Opera di Schónstatt.

Nel 1939 Lazzati, uscito dall'istituto gemelliano, fondava i Milites Christi ( poi Istituto di Cristo Re ).

Solo nel 1947 Pio XII interveniva a regolare la questione con la costituzione Provida Mater Ecclesia e poi con il motti proprio Primo feliciter, che distinguevano canonicamente gli istituti secolari sia dalle comunità religiose, sia dalle società o pie unioni senza voti.

Nel decreto Perfectae caritatis del concilio Vaticano II c'è un riferimento diretto alla loro forma di apostolato nella vita secolare.

Nel 1972 si è tenuta una prima conferenza mondiale degli istituti secolari ( resa permanente nel 1974 ), che radunò esperienze diversissime tra loro.

Nel 1978 gli istituti secolari riconosciuti dalla Chiesa erano 126 ( più di un terzo dei quali in Italia ).

… religioso

Detto più propriamente « Istituto di vita religiosa », è il nome di un gruppo, ufficialmente riconosciuto dall'autorità della Chiesa, in cui vivono in comunità le persone, uomini e donne, consacrate a Dio in modo speciale nei voti di povertà, castità e obbedienza, consacrate ad un particolare servizio alla Chiesa e agli uomini, sotto la guida di una Regola scritta e di un Superiore espresso dal gruppo stesso. ( Religioso; Congregazione ).

… secolare

È un gruppo di laici, uomini e donne, o talvolta anche chierici, che si propongono di vivere come cristiani nel mondo, conservando professione, abitazione e doveri di cittadini, e insieme intendono servire il Signore attraverso la preghiera, il celibato personale, la povertà evangelica e l'apostolato, in vincolo stabile con l'Istituto ( ossia il gruppo organizzato di cui fanno parte, riconosciuto a livello ecclesiale ). ( secolare ).

Concilio Ecumenico Vaticano II

Di liturgia Sacrosanctum concilium 15
di liturgia pastorale Sacrosanctum concilium 44
Di musica sacra Sacrosanctum concilium 115
Relativi agli strumenti della comunicazione sociale Inter mirifica 15
Di pastorale per il giovane clero Optatam totius 22
v. Centri
Diocesani di previdenza Presbyterium ordinis 21
Per i superiori e professori dei Seminari Optatam totius 5
Di Missiologia Ad gentes 26
e affini: loro compito Ad gentes 34
Di formazione sociale e politica nelle Missioni Ad gentes 41
Internazionali: per il commercio, specialmente per le nazioni in via di sviluppo Gaudium et spes 86
per la collaborazione internazionale a servizio delle suddette nazioni Gaudium et spes 88
impegno cristiano negli … internazionali Gaudium et spes 90
… cattolici v. Collegi
… missionari
Meriti, compiti, necessità Ad gentes 18
  Ad gentes 23
  Ad gentes 27
Organizzazione della loro attività, dipendenza dall'Ordinario, rapporti con al diocesi anche quando cresce il Clero locale Ad gentes 32
Coordinazione nello stesso territorio Ad gentes 33
Partecipazione alla direzione del Dicastero di Propaganda Ad gentes 29
Vocazioni per gli … missionari da incoraggiare nelle diocesi Ad gentes 38
… religiosi
Origine, carattere fondamentale comune Perfectae caritatis 1
tutti devono unire contemplazione e ardore apostolico Perfectae caritatis 5
essere sempre fedeli alla propria fisionomia e al fine proprio Christus Dominus 33
  Christus Dominus 35
  Perfectae caritatis 1
  Perfectae caritatis 2
  Perfectae caritatis 9
  Perfectae caritatis 11
  Perfectae caritatis 23
Fondazione: compito della Gerarchia Lumen gentium 45
criteri Perfectae caritatis 19
… in via di estinzione Perfectae caritatis 21
… di vita attiva: mirabile varietà di doni divini, formazione, azione, adattamento, aggiornamento Perfectae caritatis 8
  Perfectae caritatis 9
loro parte importantissima nella evangelizzazione Ad gentes 40
collaborazione nel ministero pastorale Christus Dominus 35
Di vita contemplativa: gloria della Chiesa e sorgente di grazie, loro posto nel Corpo Mistico, aggiornamento Perfectae caritatis 7
loro importanza per le Missioni, invito a fondarvi case Ad gentes 18
  Ad gentes 40
v. Contemplazione; Monache
Di vita monastica: antichità, benemerenze, conservazione, ufficio, adattamento Perfectae caritatis 9
nelle Missioni Ad gentes 18
v. Monachesimo; Monasteri
Laicali: utilità eventuali Ordini sacri per i loro membri Perfectae caritatis 10
Federazioni ( v. )
La formazione sacerdotale e gli … religiosi
v. Religiosi

… secolari

Norme generali Perfectae caritatis 1
natura, formazione Perfectae caritatis 11
Loro opera utilissima nelle Missioni Ad gentes 40

Magistero

La vostra missione è oggi situata in una prospettiva consolidata da una tradizione teologica: essa consiste nella "consacratio mundi", cioè nel ricondurre a Cristo, come ad un unico capo, tutte le cose ( cf. Ef 1,10 ), operando dal di dentro, nelle realtà terrene. Discorso Giovanni Paolo II
26-8-1988

Codice Diritto Canonico

diocesani per l'amministrazione dei beni: speciale per il sostentamento dei chierici 1274
per la previdenza sociale del clero 1274 § 2
per le necessità della diocesi ecc. 1274 §§ 1 e 3
siano civilmente riconosciuti 1274 § 5
diocesani tra di loro federati 1274 § 4
di studi superiori 812
di vita consacrata 577
osservanza dell'intendimento del fondatore 578
erezione 579
di diritto pontificio e di diritto diocesano 589
  593
  594
clericali e laicali 588
esenzione 591
ammissione 597
i membri devono obbedienza al Romano Pontefice 590 § 2
moderatori 592
potestà dei Superiori e dei Capitoli 596
v. Moderatori; Superiori; Capitoli religiosi; Consigli evangelici
religiosi, nozione 607 § 2
v. Casa dei religiosi
governo 617-633
v. Capitoli; Consiglio; Superiori
amministrazione dei beni temporali 634-640
v. Amministrazione
ammissione 641-645
v. Ammissione
noviziato e formazione 646-653
v. Noviziato
professione religiosa 654-658
v. Professione
formazione dei membri 659-661
diritti e doveri dei membri 662-672
v. Religiosi
passaggio ad altro istituto 684
  685
uscita 686-693
v. Indulto
dimissione 694-704
apostolato degli … religiosi: consiste nella testimonianza della vita consacrata 673
negli … dediti alla contemplazione 674
negli … dediti all'apostolato 675
degli … religiosi laicali 676
cooperazione tra istituti 680
rapporti con il Vescovo diocesano 678
  681-683
secolari: nozione 710
stato dei membri 711
vincoli sacri 712
vita dei membri chierici e laici 713-716
costituzioni 712
e moderatori 717
amministrazione dei beni 718
vita interiore 718
ammissione 720
  721
prova iniziale 722
incorporazione temporanea e definitiva 723
v. Incorporazione
formazione 724
associati 725
uscita dall'… 727
  728
v. Indulto
dimissione 729
passaggio ad altri … 730

Compendio della dottrina sociale

Matrimoniale

Gesù e dignità all'istituto matrimoniale

210
Istituto del matrimonio e ordinamento divino 215
Istituto del matrimonio e amore coniugale 215
Fondamento dell'istituto matrimoniale 220
Della proprietà privata
Lavoro, capitale e istituto della proprietà 282
Di pena
Istituti di pena e sollecitudine cristiana 403
Della rappresentanza
Istituto della rappresentanza e cittadini 413
Del negoziato
Istituti del negoziato e legalità internazionale 439
Istituti del negoziato e autorità giuridica 439