Guida delle scuole cristiane

Indice

Il catechismo

Articolo 1 - Il tempo destinato al catechismo e gli argomenti da trattare

428 Ogni giorno si terrà una lezione di catechismo ( RC 7,6 ) per mezz'ora, dalle quattro alle quattro e mezzo del pomeriggio.

Dal 15 novembre al 15 gennaio la lezione si svolgerà dalle ore tre e mezzo alle quattro.

429 Il mercoledì, vigilia di vacanza, lo si farà per un'ora, dalle ore tre e mezzo alla quattro e mezzo.

In inverno dalle tre alle quattro: mezz'ora per il catechismo ricapitolativo e mezz'ora sull'argomento fissato per la settimana.

430 Quando capita una festività nel corso della settimana, si darà vacanza soltanto il pomeriggio del martedì o del giovedì; in quel giorno si accorceranno le lezioni del mattino e si farà mezz'ora di catechismo alla fine della scuola.

431 Il pomeriggio del mercoledì santo non ci sarà la lezione di lettura e di scrittura; si farà soltanto la lezione di catechismo, dall'una e mezzo alle tre, come la domenica e le feste.

Così si farà anche nelle vigilie delle feste di …

432 Al termine del catechismo si reciterà la preghiera e si faranno uscire gli alunni come al solito.

433 Gli alunni di tutte le classi saranno divisi in sei gruppi per la lezione di catechismo; il primo sarà formato da coloro che leggono il primo cartellone; il secondo da quelli che leggono il secondo; il terzo da quelli che leggono il Sillabario; il quarto da quelli che leggono il primo libro; il quinto da quelli che leggono il secondo; il sesto da quelli che leggono il terzo libro e dai rimanenti.

Il mercoledì, vigilia del giorno settimanale di vacanza, la domenica ed i giorni di festa si terrà la lezione di catechismo in tutte le classi, la prima mezz'ora di ricapitolazione sui principali misteri ed il tempo che rimane sull'argomento della settimana.

434 Nelle feste solenni, alle quali sarà dedicato un capitolo del catechismo, si farà la lezione su quella festa e sul relativo mistero, seguendo le indicazioni del Catechismo stesso.

435 Il pomeriggio del mercoledì seguente si farà catechismo per un'ora e mezzo, la prima mezz'ora sui principali misteri, e dalle due alle tre, su come vivere gli altri giorni della settimana santa, fino a Pasqua.

436 Anche nelle vigilie delle feste … si farà il catechismo per un'ora, come si fa nelle domeniche e feste, dalle due alle tre.

L'argomento sarà quello della festa del giorno seguente.

437 Il lunedì si inizierà a parlare del soggetto programmato per la settimana, la domenica sarà l'ultimo giorno nel quale se ne parlerà.

438 Tutti i giorni saranno proposte e spiegate soltanto una o due domande dell'argomento fissato per la settimana, come scritto sul foglio settimanale, sul quale sarà marcato a margine con i numeri 1, 2, 3, 4 e 5 quello di cui si dovrà parlare in ciascun giorno.

439 Ciascuna di queste cifre indicherà l'ordine da seguire nel trattare gli argomenti del catechismo in ciascuno dei cinque giorni di scuola della settimana al riguardo della domanda o delle due domande proposte ogni giorno.

440 Il maestro farà molte sottodomande; la domenica sarà ripetuto tutto quello fatto durante la settimana ed egli interrogherà gli alunni su tutte le domande che sono state oggetto del catechismo nei cinque giorni della settimana.

441 La domenica il Fratel direttore assegnerà e annoterà l'argomento che si dovrà cominciare a trattare nel catechismo del lunedì e che sarà continuato nel resto della settimana.

Articolo 2 - Come fare le interrogazioni durante il Catechismo

442 Il maestro imposterà la sua catechesi non come fosse una predica, ma si servirà di continue domande e sottodomande, per fare meglio comprendere quanto spiega.

443 Interrogherà parecchi alunni di seguito, almeno 7 o 8, o anche 10 o 12 ed anche più sulla stessa domanda.

444 Il maestro interrogherà gli alunni di seguito, secondo l'ordine dei banchi; se però constaterà che molti di seguito non sanno rispondere per niente o non rispondono in modo soddisfacente, potrà interrogarne uno o più di altri banchi della classe; per questo, dopo aver dato un colpo col segnale, si rivolgerà ad un altro perché risponda.

Dopo che uno o più avranno risposto bene, farà ripetere la risposta a colui che era stato precedentemente interrogato secondo l'ordine della fila.

445 Il maestro interrogherà ogni giorno tutti gli alunni e anche più volte, se possibile; di tanto in tanto interromperà l'ordine delle interrogazioni per rivolgersi a coloro che non gli sembrano attenti o hanno più difficoltà di apprendimento.

446 Si preoccuperà di interrogare spesso, e molto più frequentemente degli altri, coloro che hanno difficoltà di apprendimento, insistendo particolarmente sul catechismo ricapitolativo e sulle risposte che tutti i cristiani debbono conoscere.

447 Nei due giorni della settimana nei quali si farà per mezz'ora il catechismo sui principali misteri, cioè il mercoledì o il giorno di festa e la domenica, il maestro non interrogherà di seguito seguendo l'ordine dei banchi, come avviene per il programma settimanale, neppure seguirà nelle domande l'ordine del Catechismo, ma farà una o più domande sui misteri o sui sacramenti della Penitenza o dell'Eucaristia o su qualche altro argomento ad uno o a più alunni di seguito, di una parte della classe, dopo ad uno o a più di un'altra parte, senza alcun ordine, e lo farà per tutta la mezz'ora.

448 Il maestro si rivolgerà agli alunni con domande semplici e con parole facilmente comprensibili e che non abbiano bisogno di spiegazioni, se possibile, e farà anche domande brevi che esigano risposte brevi.

449 Il maestro non si contenterà di risposte di una parola, ma esigerà risposte intere e di seguito.

Se accade che un alunno, perché piccolo o perché ha difficoltà di apprendimento, non sappia dare una risposta completa, egli la suddividerà in modo tale che l'alunno possa rispondere in tre riprese alla domanda alla quale non avrebbe saputo rispondere in una.

450 Se vi fosse un alunno che incontrasse tale difficoltà da non essere capace di dare una risposta già data da molti di seguito, il maestro, per fargliela imprimere in mente e offrirgli una maggiore facilità di apprenderla, la farà ripetere alternativamente quattro o cinque volte, prima ad uno che la sa bene e poi a colui che non la sa per niente.

Articolo 3 - I doveri del maestro nella lezione di Catechismo

451 La più grande preoccupazione che il maestro deve avere durante il Catechismo è di ottenere l'attenzione di tutti gli alunni, in modo che apprendano facilmente quanto egli spiega.

452 A questo scopo avrà sempre tutti gli alunni sotto gli occhi e veglierà su tutto quello che essi fanno; si preoccuperà di interrogare molto e di parlare solo sull'argomento fissato per quel giorno, senza divagare.

453 Il suo linguaggio dovrà ispirare sempre rispetto e serietà negli alunni, evitando ogni forma volgare o che possa suscitare ilarità in loro.

Eviterà anche un linguaggio sdolcinato, che susciterebbe repulsione.

454 Durante il Catechismo proporrà sempre qualcosa di pratico e istruirà gli alunni meglio che potrà sulle regole morali e sul comportamento da tenere per vivere da autentici cristiani; presenterà le pratiche cristiane e le verità morali sotto forma di domande e risposte; ciò contribuirà molto all'attenzione degli alunni e le farà ricordare più facilmente.

Cercherà anche di non turbare l'atmosfera del catechismo con rimproveri e punizioni, qualora ci fosse qualche alunno meritevole degli uni o delle altre, ma, senza dir nulla, rimanderà tutto al giorno successivo, prima della lezione. ( RC 8,7 )

455 La domenica e i giorni di festa, quando il catechismo durerà tre volte di più rispetto ai giorni ordinari, narrerà un fatto che interessi molto gli alunni e lo presenterà in modo che possa loro piacere e manterrà desta l'attenzione con particolari che impediscano di farli annoiare.

456 Durante il catechismo non dirà nulla che non abbia tratto da testi approvati e di cui non sia ben sicuro.

Non si pronuncerà mai con certezza su peccati mortali o veniali; si limiterà unicamente a dire: "questo offende molto Dio", "è una, colpa di cui si deve aver molto timore", "è un peccato che avrà gravi conseguenze"', "è un grande peccato'', ecc., se giudica opportuno.

457 Anche se non bisogna far credere i peccati più gravi di quel che sono, è tuttavia più pericoloso farli apparire piccoli e leggeri.

Bisogna sempre ispirarne un grande orrore, per quanto piccoli possano apparire, perché un'offesa a Dio non può mai essere piccola e ciò che riguarda Dio non può essere mai considerato lieve.

458 I maestri sottoporranno sempre tutte le sottodomande al Direttore, prima di proporle in classe.

459 Avranno cura di formulare le sottodomande e le relative risposte tenendo presenti le quattro condizioni seguenti:

1) brevità;

2) chiarezza;

3) assenza di errori di contenuto;

4) proporzione con le capacità degli alunni, non di quelli più capaci né di quelli con maggior prontezza, ma di quelli di gruppo medio, in modo che la grande maggioranza le possa ripetere facilmente.

460 I maestri avranno una grande sollecitudine per l'istruzione di tutti i loro alunni, e si preoccuperanno di non lasciarne uno solo nell'ignoranza, almeno su quelle verità che il cristiano è tenuto a conoscere, sia in teoria che in pratica.

461 Per non trascurare un punto di così grande importanza, rifletteranno spesso con attenzione che dovranno rendere conto a Dio e che saranno ritenuti colpevoli davanti a lui dell'ignoranza degli alunni di cui sono responsabili e dei peccati a cui questa ignoranza li avrà portati, se non si saranno applicati con cura sufficiente a diminuirla.

Non ci sarà nulla su cui Dio li esaminerà e li giudicherà con più rigore che su questo punto.

462 I maestri dovranno aiutare con tutti i mezzi l'attenzione dei loro alunni durante il catechismo, cosa non facile per natura e che dura ordinariamente poco tempo.

Per questo scopo si serviranno dei seguenti mezzi:

1° cercheranno di non scoraggiarli o confonderli, sia con le parole o in altro modo, quando non sapranno rispondere bene a una domanda;

2° li incoraggeranno e aiuteranno a dire quello che hanno difficoltà a ricordare;

3° proporranno ricompense e le daranno di tanto in tanto a quelli che hanno più difficoltà nell'apprendimento, ma che dimostrano impegno nell'imparare.

463 Ricorreranno a molti altri mezzi simili che la prudenza e la carità suggeriranno loro facilmente, per coinvolgere gli alunni ad apprendere più velocemente e a memorizzare più facilmente il catechismo.

Articolo 4 - I doveri degli alunni nella lezione di Catechismo

464 Per tutta la durata della lezione di catechismo gli alunni staranno seduti, con il busto eretto, con gli occhi ed il volto rivolti al maestro, le braccia conserte, i piedi accostati.

Non si guarderanno l'un l'altro e il maestro farà tenere loro un atteggiamento molto serio.

465 Durante il catechismo tutti gli alunni saranno interrogati e risponderanno a turno, gli uni dopo gli altri, seguendo l'ordine dei banchi.

466 Il maestro userà il segnale per indicare il primo che sarà interrogato; questi si metterà in piedi per rispondere, si scoprirà il capo, farà il segno della Croce e risponderà in modo completo, che include anche la ripetizione della domanda.

467 Quando il primo alunno avrà quasi terminato di rispondere, si alzerà in piedi il secondo, farà il segno della Croce, pronunciando le parole sottovoce per non disturbare colui che sta rispondendo e cercherà di terminare il segno della Croce nello stesso momento in cui quello che risponde avrà terminato la risposta.

468 Quando colui che risponde avrà terminato, egli ripeterà la stessa risposta, qualora il maestro non gli faccia un'altra domanda.

469 Allo stesso modo procederanno tutti gli altri alunni del medesimo banco e di quelli seguenti.

470 Qualora il maestro interrogasse uno o più alunni di seguito, interrompendo l'ordine delle interrogazioni, quello che stava interrogando rimarrà in piedi fino a quando il maestro si rivolgerà di nuovo a lui.

Starà in piedi anche durante i chiarimenti che il maestro crederà opportuno dare, dopo i quali continuerà la sua risposta.

471 L'alunno interrogato terrà gli occhi bassi con modestia, senza fissare lo sguardo su nessuno.

472 Il maestro farà attenzione a che gli alunni non mettano le gambe accavallate, né le mani in tasca o sotto gli abiti o il cappello, per evitare che facciano qualcosa contro la purezza.

473 Non tollererà che ci sia chi ride quando qualcuno non risponde bene, né chi suggerisce al compagno che non sa e che perciò non può rispondere; queste due cose sono molto importanti.

474 Durante il catechismo il maestro autorizzerà le uscite dalla classe il meno possibile e solo per motivi di impellente necessità.

Articolo 5 - Gli argomenti particolari dei catechismi domenicali e festivi

475 Nelle domeniche e feste si farà un'ora e mezzo di catechismo, eccetto i giorni di … in cui non lo si farà.

476 Gli alunni arriveranno a scuola nella mezz'ora di tempo prima del catechismo; durante questo periodo si interrogheranno l'un l'altro, due a due, sul programma del catechismo diocesano, come si fa nelle ripetizioni durante la colazione e la merenda.

Il maestro segnalerà coloro che dovranno interrogare e ripassare il catechismo in questo periodo.

477 Nei luoghi dove si recitano i Vespri alla tre, si farà catechismo dall'una alle due e mezzo.

Gli alunni si riuniranno da mezzogiorno e mezzo all'una.

478 Alle due e mezzo si farà la preghiera della sera, come nei giorni feriali al termine della scuola, dopo di che, se avanza tempo, si faranno cantare sei versetti del canto del giorno.

Dopo gli alunni saranno condotti ai Vespri.

479 Dove la recita dei Vespri avviene alle due e mezzo, si comincerà il catechismo a mezzogiorno e mezzo e lo si terminerà alle due, si farà la preghiera e poi si condurranno gli alunni in chiesa, come detto sopra.

480 Dove la recita dei Vespri avviene alle due, si farà il catechismo ricapitolativo dall'una all'una e mezzo.

All'una e mezzo si farà la preghiera, dopo la quale si condurranno gli alunni ai Vespri.

Dopo i Vespri si riporteranno a scuola dove, dalle ore tre alle quattro, si farà loro il catechismo sull'argomento della settimana o sul soggetto della festa.

Alle quattro si farà dire loro, in ginocchio, soltanto la preghiera che si fa alla fine del catechismo e l'atto di domanda della benedizione che è al termine della preghiera.

Dopo andranno a casa, come d'ordinario.

481 Nella prima mezz'ora si farà il catechismo ricapitolativo ed il maestro si limiterà ad interrogare senza dare alcuna spiegazione.

482 Il maestro non si soffermerà su un unico argomento, ma farà domande su tutto il programma, senza seguire alcun ordine.

Nell'ora successiva, il martedì o farà lezione sull'intero programma della settimana oppure sul soggetto della festività.

483 Approfitterà di questo tempo per interrogare ripetutamente tutti gli alunni ed al termine tirerà qualche conclusione pratica, frutto dell'argomento svolto.

Articolo 6 - Gli esterni che assistono al catechismo nelle domeniche e feste

484 Alle lezioni di catechismo delle domeniche e feste si potranno ammettere degli esterni.

Per esterni si intendono ragazzi che non frequentano le scuole cristiane nei giorni in cui si svolgono le lezioni.

Gli esterni saranno ricevuti e ammessi allo stesso modo degli altri alunni.

Se hanno meno di 15 anni, dovranno essere presentati dai loro genitori.

Se sono più grandi, si potranno ammettere senza che vengano i genitori, ma soltanto dopo averne fatto un attento esame.

485 A tale scopo, si faranno venire due o tre volte per parlare con loro prima di ammetterli, per istruirli sui loro doveri e sulle regole da osservare venendo al catechismo e come bisogna che si comportino.

486 Questi esterni debbono essere obbligati a frequentare il catechismo, ad essere presenti dall'inizio e rimanere fino alla fine, ad essere molto seri ed attenti, a non parlare né giocare, a non causare disordine, a stare sempre composti, con la stessa compostezza ed attenzione che si esige dagli altri alunni.

487 Non saranno ammessi al catechismo se non danno l'impressione di frequentarlo per istruirsi delle verità che sono obbligati a conoscere e praticare.

488 Non saranno obbligati ad assistere insieme agli alunni ai Vespri e alla preghiera; ci si accontenterà che siano assidui al catechismo.

Quando la preghiera che si recita al termine della lezione di catechismo sarà terminata, i maestri li faranno uscire; a meno che non vogliano restare spontaneamente, cosa a cui i maestri cercheranno di arrivare.

489 Nessun esterno ammesso alla frequenza del catechismo dovrà mancarvi senza avvertire; se capita che qualcuno si prende la libertà di essere assente, il maestro gliene chiederà la ragione.

Se qualcuno di questi esterni manca tre volte di seguito al catechismo senza ragione plausibile e senza il permesso che avrebbe dovuto chiedere, se causa disordine durante la lezione o non si comporta bene e non si da pensiero di cambiare condotta, sarà espulso e cancellato dal registro; cosa che si farà, però, soltanto dopo aver domandato il parere del direttore.

490 Se in seguito egli chiedesse di esservi riammesso, lo si farà aspettare due mesi, prima di fare questa concessione; la si farà con grande precauzione e soltanto dopo che egli avrà dato segni di un vero cambiamento.

491 Gli esterni non saranno obbligati a rispondere alle interrogazioni come gli altri alunni, sarà sufficiente che stiano attenti.

Tuttavia, di tanto in tanto, si interrogherà qualcuno, soprattutto se mostrerà di non aver alcun imbarazzo nel rispondere.

492 I maestri cercheranno di persuadere gli esterni ad essere assidui, attenti e a rispondere volentieri durante le lezioni di catechismo; per far ciò si serviranno dei mezzi, a loro giudizio, più adatti.

Potranno dare anche qualche ricompensa di tanto in tanto, in modo particolare a quelli a cui piace rispondere e che si sforzano di rispondere bene.

Indice