Meditazioni per le principali feste dell'anno

Indice

MF 88

San Giovanni evangelista
27 dicembre

1 San Giovanni fu teneramente amato da Gesù e fu da tutti considerato il discepolo prediletto.

Egli stesso che, per umiltà, non volle nominarsi nel suo Vangelo, si definisce il discepolo che Gesù amava ( Gv 13,23; Gv 19,26 ).

In vari modi Gesù gli ha manifestato il suo amore speciale: permettendogli di posare la testa sul suo petto; rivelandogli i misteri più sublimi della sua Divinità e della sua Umanità; prima di morire, infine, concedendogli di prendere il suo posto presso la sua santa Madre, nominandolo suo figlio adottivo.

San Girolamo afferma che Gesù ha amato Giovanni con tanta tenerezza perché ha sempre conservato integra la sua verginità: questo è il primo motivo che lo ha reso degno dell'amicizia con Gesù a cui questa virtù è particolarmente cara.

Nello stato in cui vi trovate avete bisogno di essere onorati dall'amicizia di Gesù: amate dunque, con amore speciale, la sua virtù favorita, perché il divin Salvatore ami anche voi di un amore tenero e si compiaccia di stare con voi, infatti stare con gli uomini puri è per lui somma delizia.

Dedicate molto tempo all'orazione, perché è durante le ore trascorse nella sua intimità che Gesù vi rivelerà i suoi segreti, sconosciuti alla maggior parte degli altri uomini.

2 Se san Giovanni è stato molto amato da Gesù, anch'egli l'ha ricambiato con altrettanto amore: la prima testimonianza che gli ha dato è stata quella di lasciare tutto per seguirlo ( Mt 4,22 ).

Se san Giovanni ha seguito Gesù sul Tabor, dove rivelò la sua gloria agli Apostoli ( Mt 17,1-2 ), l'ha seguito anche sul Calvario ( Gv 19,26 ) dove egli stesso era un oggetto di maledizione ( Gal 3,13 ) benché tutti gli altri discepoli l'avessero abbandonato ( Mt 26,56 ).

È stato l'unico Apostolo che l'ha seguito fino alla morte, perché voleva essere il testimone delle sue sofferenze fino alla fine ( Gv 19,35 ).

Egli è stato anche il primo a giungere al sepolcro di Gesù per essere certo che era davvero risuscitato ( Gv 20,3-10 ) in modo da poterlo annunziare agli altri.

Con queste testimonianze di squisita tenerezza, il Discepolo ha voluto ricambiare l'amore che Gesù aveva per lui.

Ci capita spesso di pensare che, se Gesù ha offerto tutto se stesso a noi e per noi, il minimo che possiamo fare è offrirci a lui, fare tutto per lui e rinunziare a noi stessi?

E che dobbiamo mettere ogni cura per distaccarci da ogni cosa e appartenere solo a Dio?

Egli è l'unico a cui possiamo dare con sicurezza il nostro cuore, perché nessuno è uguale a lui.

3 L'amore reciproco tra Gesù e Giovanni produsse un uguale amore tra Giovanni e la Madonna.

Fin dal momento in cui Gesù, ormai agonizzante, affidò sua Madre al suo più caro Discepolo, dandoglielo come figlio ( Gv 19,26-27 ), san Giovanni è sempre vissuto con la ss.ma Vergine, a cui diede tutta la tenerezza che un figlio può avere per sua madre.

L'ha assistita nelle sue necessità e Maria, a sua volta, ha onorato Giovanni intercedendo per lui presso Dio.

Se amiamo Gesù e siamo da lui riamati, saremo molto graditi alla santa Vergine perché, a motivo del rapporto intensissimo che c'è tra Gesù e la sua santa Madre, anche quelli che amano Gesù e sono da lui amati, onorano molto Maria e sono carissimi alla santa Madre di Dio.

Rendiamoci degni delle tenerezze della Madonna ss.ma e, per ottenere con più facilità le grazie che le domandiamo, rivolgiamoci a san Giovanni che, come sostituto del suo figlio Gesù, ci otterrà da questa santa Madre, quanto non riusciamo a ottenere da noi stessi.

Indice