Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 89

I Santi innocenti
28 dicembre

1 Onoriamo oggi l'innocenza di questi santi Bambini che hanno avuto il privilegio di morire prima di conoscere il male e di poterlo compiere.

Fortunati Bambini che hanno consacrato a Dio la loro vita quando i vizi non si erano ancora impadroniti del loro cuore!

Furono rapiti a questo mondo poco dopo esservi entrati, Dio concesse loro questa grazia speciale per preservarli dalla corruzione ( Sap 4,11 ) a cui è molto difficile sfuggire vivendo tra gli uomini.

Noi che abbiamo conosciuto la miseria del mondo e che, a motivo della nostra funesta esperienza, sappiamo molto bene che è addirittura raro conservare l'innocenza e la purezza di cuore; noi a cui Dio ha concesso il favore di uscire da questo mondo, ringraziamolo tutti i giorni per un beneficio così grande e cerchiamo di restare innocenti con la vita ritirata, la penitenza e la santità delle nostre azioni.

E per poter perseverare in una vita così santa, restiamo fedeli alle più piccole pratiche della vita comunitaria e ai più piccoli punti della Regola.

È così che ripareremo i torti che il mondo corrotto - dal quale siamo fortunatamente usciti - avrebbe potuto fare alla nostra innocenza, e che potremo acquistare una specie di assicurazione di non peccare più durante il resto della nostra vita.

2 Questi santi Bambini sono morti martiri per la crudeltà di un malvagio principe che, impressionato dal racconto dei Magi sulla nascita del Messia, temeva che uno di essi avrebbe potuto rapirgli la corona ( Mt 2,16 ).

Erode diede così loro il mezzo di vivere eternamente in Cielo, appena avevano fatto la loro apparizione sulla terra.

Li ha più beneficati - afferma sant'Agostino - con l'odio che testimoniò nel mandarli a morte, che con tutto l'affetto che avrebbe potuto colmarli in questo mondo.

Essi hanno testimoniato la nostra religione e la Divinità di Gesù Cristo, non con le parole, ma rinunziando prematuramente alla vita.

Forse voi non avrete la fortuna e neanche l'occasione di subire il martirio per la fede, siate allora martiri per amore di Dio, esercitandovi nella mortificazione.

La vita di un cristiano - scrive san Gregorio - dev'essere un continuo martirio, perché egli è tale solo per essere conforme a Gesù Cristo che ha sofferto durante tutta la sua vita.

Questo martirio è spesso più duro di quello cruento perché dura incomparabilmente più a lungo e, di conseguenza, è più difficile a sopportarsi.

Fatevi coraggio allora!

Avete l'esempio dei Santi e soprattutto di Gesù Cristo che ha trascorso tutta la vita soffrendo per nostro amore.

3 I santi Innocenti non solo hanno subito il martirio, ma sono stati uccisi al posto del Bambino Gesù.

Erode che aveva deciso di ucciderlo, lo fece cercare ovunque; non avendolo trovato, decise di togliere la vita a un gran numero di bambini ( Mt 2,16 ), per essere sicuro che Gesù fosse tra essi e non fece eccezione per alcuno di quelli che erano nati nei mesi che avevano preceduto la venuta dei Magi a Gerusalemme.

Cari Bambini, come dovete essere felici di aver perduto la vostra vita per conservare quella del divino Bambino!

Anche noi potremo avere la loro stessa sorte, se offriamo la nostra vita per impedire che Gesù muoia dentro di noi: i peccatori, afferma san Paolo, crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio ( Eb 6,6 ).

Se non vogliamo togliergli la vita, dobbiamo farci violenza per non cadere in peccato e per non commettere la minima colpa.

Per potervi riuscire, dobbiamo vigilare continuamente su noi stessi.

E così, affrontando ogni giorno la morte ( 1 Cor 15,31 ), e mortificandoci continuamente, offriamo la nostra vita per non crocifiggere e non far morire, purtroppo, ancora una volta Gesù ( Mt 2,13-14 )

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