Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 148

Sant'Ignazio ( 1491-1556 )
31 luglio

1 Dopo la sua conversione a Dio sant'Ignazio condusse, in un primo tempo, una vita molto ritirata.

Scelse come luogo di residenza l'ospedale di Manresa e lì si esercitò nella pratica di grandi austerità: mangiava una sola volta al giorno, nutrendosi di un pezzo di pane che aveva ricevuto in elemosina; beveva solo acqua e, tre volte al giorno, si dava la disciplina.

Piangeva continuamente i suoi peccati e per questo motivo trascorreva sette ore al giorno inginocchiato a terra.

È così che sant'Ignazio fece il suo noviziato nella vita spirituale; riuscì persino a trascorrere sette giorni in completo digiuno, assorto in continua preghiera, per liberarsi dalle pene dello spirito.

Anche voi avete iniziato a darvi a Dio praticando questo tipo di austerità?

È soprattutto allora che si deve praticare la mortificazione di cui poi si avrà bisogno per tutto il resto della vita, se si vuole conservare la pietà: fate almeno una piccola parte di ciò che questo Santo ha praticato con tanto fervore.

2 Questo Santo era anche animato da ardente zelo per la salvezza delle anime e per facilitare la cosa e coronarla di successo.

Cominciò a studiare all'età di trentatré anni, prendendo alloggio in un ospedale e vivendo di elemosina; intanto faceva il catechismo ai fanciulli e ai poveri.

Era tanto zelante che andò a piedi da Parigi a Rouen per assistere un suo compagno malato che l'aveva derubato e, avendo saputo che quel giovane scapestrato stava per recarsi ad un appuntamento galante, per fermarlo si gettò in uno stagno ghiacciato, gridandogli in faccia che non sarebbe uscito di lì se non avesse rinunziato al suo folle progetto.

La vostra missione sarà poco utile se non vi proponete come scopo la salvezza delle anime.

Lo zelo per i poveri vi convince a prendere mezzi efficaci come quelli usati da sant'Ignazio?

Più vi dedicherete con ardore all'orazione per il bene delle anime a voi affidate, più dio vi faciliterà la via per commuovere il loro cuore.

3 Il lavoro per la gloria di Dio che sant'Ignazio portava avanti con pietà, povertà, umiltà e zelo convinse alcuni bravi giovani ad unirsi a lui per lavorare utilmente, sotto la sua guida, al bene della Chiesa.

In breve tempo fecero grandi progressi sulla via della virtù e fecero voto di rinunziare ai loro beni per essere più liberi di dedicarsi alla conversione e al progresso spirituale delle anime.

Promisero anche, con un voto speciale, una completa sottomissione al papa, per compiere ciò che egli avrebbe considerato più opportuno per il bene spirituale del prossimo.

Questo fu l'inizio della Compagnia di Gesù che è di grande utilità alla Chiesa, soprattutto perché è diffusa in tutto il mondo cristiano, e non trascura la conquista spirituale di molti luoghi dove il nostro Dio non è ancora conosciuto.

Il fine del vostro Istituto è lo stesso di quello fondato da sant'Ignazio, cioè salvare le anime.

Riflettete anche sul fatto che Dio vi ha chiamato per educare i fanciulli nella pietà come, del resto, fanno i Gesuiti.

Cercate dunque di vivere distaccati da tutto e abbiate lo stesso grande zelo che questo Santo ha avuto per procurare la maggior gloria di Dio, zelo che anima ancora i membri della sua Compagnia.

Siate certi che così facendo otterrete ottimi risultati dai ragazzi che istruite.

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