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Come i fratelli debbono comportarsi con il Fratello Direttore

1 I Fratelli chiameranno Superiore solo il Fratello Superiore dell'Istituto; chiameranno invece Direttore, il Superiore delle varie case e Vice-Direttore chi occupa il suo posto quando è assente.

Chiameranno sempre il Fratello Superiore dell'Istituto: « il nostro carissimo Fratello Superiore » e il Direttore: « il nostro caro Fratello Direttore ».

2 Il Maestro dei Novizi sarà anch'egli chiamato: Direttore dei Novizi.

3 I Fratelli riconosceranno sempre Dio nella persona del Direttore e cercheranno di rivolgersi a lui come al rappresentante dell'autorità di Dio: si metteranno in questa disposizione d'animo ogni volta che si rivolgeranno a lui.

4 Quando il Fratello Direttore entrerà in un ambiente, i Fratelli presenti si metteranno in piedi, lo saluteranno inchinandosi e resteranno a capo scoperto finché egli si sia seduto o coperto.

Ometteranno di farlo quando sono in sala da pranzo, dove si contenteranno di scoprire la testa, ma resteranno seduti, e nell'Oratorio dove verranno omessi tutti questi segni di rispetto: è sufficiente inchinarsi quand'egli passerà loro vicino.

5 Ogniqualvolta parleranno al Fratello Direttore, i Fratelli resteranno in piedi e a capo scoperto durante tutto il tempo che resteranno a parlare con lui, tranne che egli li dispensi dal farlo e dica loro di coprirsi.

6 Parleranno con molto rispetto al Fratello Direttore, sempre a bassa voce e con espressioni che rivelino la venerazione che provano per lui, quale rappresentante di Dio che essi debbono riconoscere e rispettare nella sua persona.

7 Quando passeranno davanti al Fratello Direttore, si inchineranno profondamente.

8 Avranno per lui un'umile e piena fiducia e gli confideranno i loro malesseri sia fisici che spirituali; le loro pene, tentazioni e affetti; la facilità o difficoltà che incontrano nella pratica della virtù.

Si premureranno anche di confidargli con semplicità e particolareggiatamente, tutto ciò che capita loro.

9 Quando andranno a parlargli del loro comportamento, si metteranno nella disposizione d'animo e assumeranno l'atteggiamento di chi si rivolge direttamente a Dio che conosce l'intimità del loro cuore.

10 Riceveranno gli avvertimenti che egli darà loro, sia durante il rendiconto che in qualsiasi altra circostanza, con grande rispetto, come se fosse Dio stesso a darli.

Considereranno quindi il Fratello Direttore come l'organo e la voce di Dio, per mezzo della quale fa loro conoscere i mezzi da prendere per andare a lui.

11 Con gli stessi sentimenti di rispetto e di sottomissione, riceveranno gli ordini e i comandi del Fratello Direttore con l'idea che egli rappresenta l'autorità di Dio che gli è trasmessa e la divina maestà che egli rappresenta.

12 Se capita che il Fratello Direttore rimproveri o richiami qualche Fratello, se egli è seduto si metterà in piedi e a capo scoperto; se è già in piedi si metterà subito in ginocchio e si rialzerà solo al suo cenno; se fosse già in ginocchio, bacerà la terra.

13 Non replicheranno minimamente agli avvertimenti, ai rimproveri e agli ordini dati loro dal Fratello Direttore o in suo nome, si premureranno anzi di eseguire subito gli ordini ricevuti o trasmessi, anche se insorgeranno fastidi o difficoltà.

Basterà che un ordine sia dato perché essi non lo trovino difficile e tantomeno impossibile, a meno che sia contrario ai Comandamenti di Dio.

Cercheranno di mettersi in questa disposizione d'animo con un semplice sguardo di fede, perché nulla è difficile e impossibile a Dio.

Egli, a sua volta, non mancherà di darci le grazie e gli aiuti necessari per eseguire i suoi ordini.

14 I Fratelli saranno ugualmente sottomessi e rispettosi con chi sostituisce il Fratello Direttore.

Non gli domanderanno però - ed egli non concederà - alcun permesso, tranne che la necessità sia urgente e non si possa attendere il ritorno del Fratello Direttore o la sua presenza.

Non chiederanno neanche un permesso che il Fratello Direttore ha già rifiutato loro.

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