Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

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Dal libro di Geremia

210 [ Ger 2 ].

Ascoltate le parole del Signore, o casa di Giacobbe e voi tutte, famiglie della casa d'Israele.

Così dice il Signore. Quale colpa hanno trovato in me i vostri padri per allontanarsi da me e camminare dietro dèi vani, diventando vani loro stessi? [ Ger 2,4-5 ].

Dopo dieci versi: Avete reso un abominio la mia eredità, e i sacerdoti non si sono chiesti: Dov'è il Signore?

I depositari della legge non mi hanno riconosciuto, e i pastori mi si sono ribellati; i profeti hanno profetato in nome di Baal e hanno seguito gli idoli [ Ger 2,7-8 ].

E dopo un po': Dimentica forse una vergine il suo ornamento, una sposa la sua cintura?

Viceversa il mio popolo si è dimenticato di me per innumerevoli giorni.

Con quale risultato cerchi di dimostrare che è buona la tua via, volendo con ciò acquistarti il mio amore?

Tu hai perfino insegnato [ agli altri ] la malizia delle tue vie, e nelle frange del tuo vestito si è trovato il sangue dei poveri e degli innocenti.

Non li ho trovati nelle fosse ma in tutti i luoghi che sopra ho ricordato.

Tu hai detto: Io non ho peccato, io sono innocente, per cui la tua collera deve allontanarsi da me.

" Ecco, io ti chiamerò in giudizio avendo tu detto: Non ho peccato ".

Quanto sei diventata spregevole, ripetendo i tuoi errori!

Ebbene, tu sarai vilipesa anche dall'Egitto come lo sei stata dall'Assiria.

Infatti anche da questa [ regione ] tornerai con le mani sulla testa, perché il Signore ha annientato coloro in cui riponevi la tua fiducia [ Ger 2,32-37 ].

211 [ Ger 3 ].

Dopo un po': Convertitevi, figli, e tornate [ a me ], dice il Signore, poiché io sono il vostro sposo [ Ger 3,14 ].

212 [ Ger 4 ].

Dopo un po': Se vuoi ravvederti, o Israele, ritorna, dice il Signore, ritorna a me.

Se toglierai dal mio sguardo i tuoi scandali, non sarai più turbato.

Tu giurerai con verità, rettitudine e giustizia, dicendo: " Viva il Signore! ".

Lui benediranno e loderanno le genti [ Ger 4,1-2 ].

E dopo un po': Il mio popolo, stolto com'è, non mi ha conosciuto.

Sono gente stupida e insensata: sono abili nel commettere il male ma incapaci di compiere il bene [ Ger 4,22 ].

213 [ Ger 5 ].

Dopo trenta versi: Percorrete le vie di Gerusalemme, guardate e fate attenzione.

Cercate nelle sue piazze per vedere se sia possibile trovarvi una mano che agisca con giustizia e desideri la fedeltà; e io gli userò misericordia.

Anche se dicono: " Per la vita del Signore ", questo giuramento è anch'esso falso.

Signore, i tuoi occhi guardano alla fedeltà: li hai castigati ma essi non si sono dispiaciuti; li hai prostrati ma essi hanno rifiutato la correzione; hanno indurito la loro faccia peggio della pietra: non sono voluti tornare indietro.

Io dicevo fra me: Forse si tratta di gente povera e ignorante; e per questo non riescono a comprendere la via del Signore, il giudizio del loro Dio.

Mi recherò pertanto dai notabili del paese e parlerò a loro, poiché essi certamente conoscono la via del Signore, il giudizio del loro Dio.

Ma ecco che costoro all'unanimità, peggio degli altri, hanno spezzato il giogo e troncato i legami [ Ger 5,1-5 ].

E dopo sei versi: I tuoi figli mi hanno abbandonato e giurano in nome di quelli che non sono dèi.

Io li ho saziati ed essi sono diventati adulteri: si sono dati alla lussuria in case di prostituzione.

Sono diventati cavalli in amore, stalloni sfrenati; ciascuno nitriva dietro la moglie del suo vicino.

Ebbene, contro gente siffatta non dovrò intervenire? dice il Signore; e la mia mano non si vendicherà di tali malfattori? [ Ger 5,7-9 ].

E dopo quaranta versi: Ho posto la sabbia perché fosse argine al mare: un limite perenne che esso non valicherà.

I suoi flutti si agiteranno ma non riusciranno [ ad andare oltre ], si gonfieranno ma non riusciranno ad oltrepassarlo.

Al contrario il cuore di questo popolo è diventato indocile e ribelle.

Mi hanno abbandonato e se ne sono andati, e non hanno detto in cuor loro: " Temiamo il Signore nostro Dio " [ Ger 5,22-24 ].

E dopo sette versi dice: Nel mio popolo si sono infiltrati degli empi che tendono insidie come gli uccellatori che sistemano lacci e trappole per catturare gli uomini.

Come una gabbia è piena di uccelli così le loro case sono piene di inganni.

Si sono ingranditi e dilatati; si sono ingrassati e impinguati, trasgredendo in maniera invereconda i miei ordini.

Non difendono la causa dell'orfano e non giudicano il diritto del povero.

Forse che non dovrò intervenire contro costoro?, dice il Signore.

O contro gente di questa sorta non dovrà vendicarsi la mia mano?

Cose inaudite e impensabili sono accadute nel paese: i profeti predicevano menzogne e i sacerdoti battevano loro le mani, e il mio popolo di ciò si compiaceva.

Cosa dunque accadrà quando arriverà la fine? [ Ger 5,26-31 ].

214 [ Ger 6 ].

Dopo trenta versi: A chi parlerò e con chi disputerò in modo che mi ascolti?

Ecco, sono incirconcisi i loro orecchi e quindi essi sono incapaci di udire; ecco, la parola del Signore è diventata oggetto di scherno ed essi non la recepiscono [ Ger 6,10 ].

215 [ Ger 7 ].

Dopo un po': Ascoltate la parola del Signore, o voi tutti abitanti di Giuda, che attraversate queste porte per andare ad adorare il Signore.

Così dice il Signore degli eserciti, il Dio di Israele: Raddrizzate le vostre vie; siano buoni i vostri propositi, e io abiterò in mezzo a voi in questo luogo.

Non confidate in parole menzognere dicendo: Il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore è questo.

Voi dovrete indirizzare al bene le vostre vie e i vostri progetti; dovete giudicare con giustizia fra una persona e l'altra; non dovete opprimere l'orfano e la vedova, non versare sangue innocente in questo luogo, non seguire dèi stranieri con vostro danno.

Se agirete così, abiterò in mezzo a voi in questo luogo, nella terra che ho dato ai padri, da sempre e per sempre.

Ecco invece che voi confidate in parole menzognere che non vi arrecheranno alcun vantaggio: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, offrire libagioni ai Baalim e seguire divinità straniere che non avevate conosciuto.

Dopo questo voi venite e vi presentate a me in questa casa, nella quale è invocato il mio nome, dicendo: " Siamo stati liberati proprio perché abbiamo compiuto queste azioni abominevoli ".

È dunque diventata una spelonca di ladri questa casa nella quale sotto i vostri occhi è stato invocato il mio nome?

Dice il Signore: Io, io sono, io ho visto.

Andate al luogo che mi ero consacrato in Silo, là dove agli inizi abitò il mio nome, e vedete come l'ho trattata per la malvagità del mio popolo Israele.

E ora, dice il Signore, perché avete compiute tutte queste [ cattive ] azioni, e io vi ho parlato, mi sono levato di buon mattino per parlarvi e voi non mi avete ascoltato; vi ho chiamato e voi non mi avete risposto, ecco io farò quel che ho fatto a Silo anche a questa casa, nella quale è invocato il mio nome e nella quale voi riponete la vostra fiducia; a questo luogo che ho dato ai vostri padri.

Vi allontanerò dalla mia presenza come ho rigettato tutti i vostri fratelli, l'intera stirpe di Efraim.

Tu pertanto non pregare per questo popolo, non incaricarti di elevare lodi o preci e non insistere presso di me, perché non ti esaudirò.

Non vedi cosa fanno costoro nelle città di Giuda e nelle piazze di Gerusalemme?

I figli raccolgono la legna e i padri accendono il fuoco mentre le donne spalmano il grasso per preparare focacce alla regina del cielo.

Essi offrono libagioni agli dèi stranieri, provocando la mia collera.

Ma questo è soltanto un provocare me all'ira?, dice il Signore, o non è piuttosto un danno che arrecano a se stessi, per la confusione del loro volto? [ Ger 7,2-19 ].

216 [ Ger 8 ].

Dopo un po': Forse che l'uomo, quando cade, non si rialza? E chi si allontana forse non ritorna?

Perché dunque questo popolo in Gerusalemme si è allontanato con animo ribelle?

Si sono dati alla menzogna e non sono voluti tornare indietro.

Io ho atteso e ascoltato: nessuno parla in bene, nessuno si pente del proprio peccato e dice: Cosa mai ho fatto! [ Ger 8,4-6 ].

E dopo nove versi: Come potete dire: Noi siamo saggi e abbiamo con noi la legge del Signore?

Veramente una menzogna ha scritto lo stilo mentitore degli scribi.

I saggi sono stati confusi, atterriti e presi al laccio.

Hanno infatti buttato via la parola del Signore e in essi non c'è più alcuna sapienza [ Ger 8,8-9 ].

217 [ Ger 9 ].

Dopo un po': Chi mi darà nel deserto un rifugio da viandante, e io abbandonerò il mio popolo e mi allontanerò da loro?

Sono infatti tutti adùlteri: una congrega di malfattori.

Hanno teso la loro lingua come un arco per dire menzogne e non la verità; si sono rafforzati nel paese passando da un delitto a un altro, ma non hanno conosciuto me, dice il Signore.

Ognuno si guardi dal suo vicino e non si fidi del suo fratello, perché ogni fratello imbroglia e inganna, e ogni amico procede per vie fraudolente, e ognuno irride il suo fratello e non dice la verità.

Hanno infatti abituato la loro lingua a parlare con doppiezza e si sono dati da fare per compiere l'iniquità.

La tua abitazione è immersa negli inganni e nell'inganno ricusano di conoscere me, dice il Signore.

Pertanto, dice il Signore Dio degli eserciti: Ecco, io li fonderò e li saggerò.

E in realtà cos'altro potrei fare di fronte alla figlia del mio popolo?

La loro lingua è una freccia che ferisce: nella loro bocca ha proferito inganni.

Essa parla di pace con l'amico e sotto sotto gli tende insidie.

Non dovrò intervenire in tutte queste cose? dice il Signore; ovvero di una gente simile non dovrà vendicarsi la mia anima? [ Ger 9,2-9 ].

E dopo un po': Così dice il Signore: Non si glori il sapiente per la sua sapienza, né il forte per la sua forza, né il ricco per le sue ricchezze; ma chi vuole gloriarsi si glori di questo: di conoscere me e aver familiarità con me, poiché io sono il Signore che agisce con misericordia, retto giudizio e giustizia sulla terra.

Queste sono le cose di cui mi compiaccio, dice il Signore [ Ger 9,23-24 ].

218 [ Ger 10 ].

Dopo sedici versi: Così dice il Signore: Non imparate [ ad andare per ] le vie dei gentili e non temete i segni celesti che temono i gentili, poiché la vita dei popoli ha come legge la vanità.

Infatti ecco la mano di un lavoratore si mette all'opera e taglia dal bosco un pezzo di legno servendosi di un'ascia; lo ricopre d'oro e d'argento, con chiodi e martellate lo stringe in modo che non si spezzi.

Questi idoli somigliano a uno spaventapasseri: non parlano, si muovono solo se qualcuno li porta, perché da soli sono incapaci di camminare.

Non temeteli dunque, poiché non vi possono fare né del male né del bene.

Non sono simili a te, Signore! Tu sei grande, e grande per la potenza è il tuo nome.

Chi non avrà timore di te, o Re delle genti?

Tuo infatti è lo splendore, più che non quello di tutti i sapienti delle nazioni: in tutti i loro regni non c'è nessuno che somigli a te.

E noi possiamo dimostrare che essi sono nello stesso tempo stupidi e vani: prova della loro vanità è il legno [ che adorano ].

Si reca da Tarsis argento battuto e da Ofaz viene l'oro; segue il lavoro dell'artefice e l'abilità della mano dell'orefice.

Scarlatto e porpora sono il loro manto, ma tutto è opera di artigiani.

Il Signore al contrario è un vero Dio: è il Dio vivente e il Re eterno.

Di fronte alla sua ira si scuote la terra e i popoli non reggono alla sua minaccia.

Voi dunque direte loro così: Gli dèi che non hanno creato il cielo e la terra scompaiano dalla faccia della terra e da ogni luogo che esiste sotto la volta del cielo [ Ger 10,2-11 ].

219 [ Ger 17 ].

Dopo un po': Così dice il Signore: Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e ripone il suo sostegno in esseri di carne, mentre il suo cuore abbandona il Signore.

Egli sarà come un tamarisco nella steppa: quando viene il bene non lo vede ma abiterà in terra arida, nel deserto, terra salmastra e non abitabile.

Benedetto l'uomo che confida nel Signore, e il Signore è la sua speranza.

Sarà come un albero piantato presso le acque, che protende le sue radici verso il bagnato: quando vengono i grandi calori non teme; le sue foglie saranno sempre verdeggianti.

Durante la siccità non avrà problemi, non cesserà mai di produrre frutti [ Ger 17,5-8 ].

220 [ Ger 22 ].

Un po' avanti: Così dice il Signore: Praticate il [ retto ] giudizio e la giustizia; liberate dalla mano del violento chi è oppresso dalla prepotenza.

Non rattristate il forestiero né l'orfano né la vedova, e non opprimeteli ingiustamente.

E non spargete sangue innocente in questo luogo [ Ger 22,3 ].

221 [ Ger 23 ].

Dopo un po': Dice il Signore: Guai ai pastori che disperdono e fanno perire il gregge del mio pascolo!

Pertanto così parla il Signore Dio d'Israele ai pastori che pascolano il mio popolo: Voi avete disperso il mio gregge, l'avete cacciato [ dall'ovile ] e non lo avete visitato.

Orbene, dice il Signore, ecco io vi visiterò riversando su di voi la malizia dei vostri intendimenti [ Ger 23,1-2 ].

E similmente dopo un po': Così dice il Signore degli eserciti: Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per ingannarvi.

Vi parlano delle visioni del loro cuore e non di quanto detto dal Signore.

A coloro che mi bestemmiano essi dicono: Il Signore ha detto che ci sarà pace, e a tutti coloro che seguono la perversità del proprio cuore dicono: Non verrà su di voi alcuna disgrazia.

Chi infatti è stato mai presente quando il Signore prende le sue decisioni? [ Ger 23,16-18 ].

E dopo undici versi: Io non inviavo quei profeti ma loro correvano [ ugualmente dal mio popolo ]; senza che io parlassi loro, essi si mettevano a profetare.

Se fossero stati presenti là dove io prendo le mie decisioni essi avrebbero comunicato al mio popolo le mie parole, e io li avrei senz'altro fatti allontanare dalla loro via perversa e dalle loro pessime macchinazioni [ Ger 23,21-22 ].

E dopo quattro versi: Ho udito ciò che vanno dicendo i profeti che, pur in nome mio, profetizzano menzogne e dicono: Ho avuto un sogno, sì, proprio un sogno.

Fino a quando ci saranno cose come queste nel cuore dei profeti, che predicono menzogne e annunziano le bizzarrie del loro cuore?

Essi vogliono che il mio popolo si dimentichi del mio nome dando invece ascolto a ciò che essi sognano in cuor loro e che poi ciascuno racconta al suo vicino.

Allo stesso modo i loro padri avevano dimenticato il mio nome per seguire Baal.

Il profeta che ha un sogno racconti pure il suo sogno; quello invece che possiede la mia parola racconti con verità la mia parola.

Cos'ha in comune la paglia col chicco di frumento?, dice il Signore.

Non sono forse le mie parole, dice il Signore, come un fuoco o come un maglio che frantuma la pietra?

Pertanto, dice il Signore, ecco io mi volgo contro i profeti che si rubano l'un l'altro le mie parole.

Ecco, dice il Signore, io mi rivolgo contro i profeti che muovono la loro propria lingua e affermano: Questo dice il Signore.

Dice inoltre il Signore: Ecco, io mi rivolgo contro i profeti che sognano cose false e le raccontano al mio popolo per traviarlo con le loro menzogne e le loro gesta mirabolanti, mentre io non li ho inviati né ho dato loro alcun incarico.

Essi non arrecano al popolo nessuna utilità, dice il Signore [ Ger 23,25-32 ].

222 [ Ger 25 ].

Dopo un po': Il Signore ha mandato a voi tutti i suoi servi, i profeti.

Si alzava di buon mattino e ve li mandava, ma voi non li avete ascoltati né avete pórto l'orecchio per ascoltarli.

Egli vi diceva: Ognuno di voi abbandoni il suo cammino, che è cattivo, e si ravveda dei propri pensieri, che sono pessimi; e abiterete nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri da sempre e per sempre.

Non seguite gli dèi stranieri; non prestate loro culto e non adorateli.

Non provocate la mia indignazione con le opere delle vostre mani e io non vi manderò afflizioni.

Voi però non mi avete ascoltato, dice il Signore [ Ger 25,4-7 ].

223 [ Ger 48 ].

Dopo un po': Maledetto chi compie l'opera del Signore con imbrogli [ Ger 48,10 ].

224 [ Thren 3 ].

Dopo un po': Buono è il Signore con chi spera in lui, con l'anima che lo cerca.

È bene attendere in silenzio la salvezza del Signore.

Buon per l'uomo se avrà portato il giogo [ del Signore ] fin dalla sua adolescenza.

Sederà solitario e farà silenzio perché [ il Signore ] si è levato in alto sopra di lui.

Porrà nella polvere la sua bocca poiché forse ci sarà speranza.

Presenterà la guancia a chi lo percuote, sarà saziato di scherni, ma il Signore non lo rigetta per sempre [ 3,25-32 ].

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