Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

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Dalla lettera a Tito

397 [ Tt 1 ].

Ti ho lasciato a Creta con l'incarico di sistemare quanto vi manca e di costituire presbiteri nelle diverse città, secondo le ingiunzioni che ti ho date.

Sia presbitero colui che è irreprensibile, sposato una sola volta, che ha i figli credenti, senza taccia di dissolutezza o di insubordinazione.

Quanto al vescovo infatti dev'essere irreprensibile come chi è depositario [ dei beni ] di Dio.

Non dev'essere orgoglioso, iracondo, dedito al vino, manesco o avido di sporchi guadagni, ma piuttosto ospitale, mite, sobrio, giusto, santo, temperante, attaccato alla parola della fede conforme agli insegnamenti [ ricevuti ], in modo che risulti capace di esortare gli altri a conservare la sana dottrina e di rimproverare coloro che vi si oppongono [ Tt 1,5-9 ].

E dopo alcuni versi: Per questo motivo rimproverali aspramente, affinché conservino una fede sana e non diano retta alle parole dei Giudei e alle prescrizioni di quanti si allontanano dalla verità.

Per i puri ogni cosa è pura, mentre per i contaminati e gli increduli nulla è puro, avendo essi sporca la mente e la coscienza.

A parole confessano Dio, ma con i fatti lo rinnegano, in quanto sono abominevoli e privi di fede e inetti a compiere qualsiasi opera buona [ Tt 1,13-16 ].

398 [ Tt 2 ].

Tu viceversa insegna quel che è conforme alla sana dottrina.

I vecchi siano temperanti, casti, prudenti, sani di fede, di amore, di pazienza.

E così le vecchie siano sante nel loro comportamento, non maldicenti, non schiave del troppo vino, ma capaci di ben insegnare.

Insegnino cioè alle più giovani ad essere sagge, ad amare il proprio marito, essere affezionate ai figli, dotate di senno e di castità, ad avere cura della famiglia, essere dolci e sottomesse al marito, affinché non sia diffamata la parola di Dio.

Allo stesso modo inculca ai giovani la sobrietà.

In tutto presenta te stesso come modello di buona condotta: nell'insegnamento, con l'integrità [ della vita ], la severità [ dei costumi ].

La [ tua ] parola sia assennata, irreprensibile, affinché quanti ci avversano abbiano a vergognarsi non avendo nulla di cattivo da rinfacciarci.

I servi siano soggetti ai padroni, cerchino di compiacerli in tutto, non si ribellino e non li defraudino, ma in tutto mettano in mostra una grande fedeltà, per rendere attraente in tutto l'insegnamento di Dio nostro salvatore.

È infatti apparsa a tutti gli uomini la grazia di Dio salvatore, la quale c'insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà mentre siamo in questo mondo e attendiamo la beata speranza e il ritorno glorioso del grande Dio e nostro Salvatore Gesù Cristo, che ha dato se stesso per noi, per redimerci da ogni iniquità e prepararsi mediante la purificazione un popolo a sé gradito, zelante nelle opere buone.

Di queste cose parla, esortando e rimproverando con piena autorità.

E nessuno osi mancarti di rispetto [ Tt 2,1-15 ].

399 [ Tt 3 ].

Inculca loro il dovere di sottomettersi ai dignitari e a quanti sono investiti di potere, di obbedire alle loro ingiunzioni ed essere pronti ad ogni opera di bene, a non dir male di nessuno né essere litigiosi, ma al contrario riservati e capaci di usare grande mitezza verso tutti [ Tt 3,1-2 ].

E dopo pochi versi: Questa parola è degna di fede e io voglio che tu insista su tali cose: coloro che credono in Dio procurino di primeggiare nelle opere di bene, che sono belle e utili agli uomini.

Evita al contrario le controversie stupide, le genealogie, le chiacchiere e le discussioni sulla legge: sono tutte cose inutili e vane.

Dopo una prima e una seconda correzione evita l'eretico, sapendo che chi si comporta così è un forviato e un peccatore che da se stesso si procura la condanna [ Tt 3,8-11 ].

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