Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura

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Dalla prima lettera di San Giovanni

419 [ 1 Gv 1 ].

Se diciamo di essere in comunione con lui ma camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non seguiamo la verità; se invece camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, siamo in comunione tra noi e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di non avere peccati, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.

Se confessiamo i nostri peccati, egli, che è fedele e giusto, rimetterà a noi i peccati e ci purificherà da ogni malizia.

Se diciamo di essere senza peccato, facciamo di lui un mentitore, e la sua parola non è in noi [ 1 Gv 1,6-10 ].

420 [ 1 Gv 2 ].

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate, ma se uno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.

Egli è l'espiazione dei nostri peccati e non solo dei nostri ma anche di quelli di tutto il mondo.

Da questo ci rendiamo conto che lo conosciamo: dall'osservanza dei suoi comandamenti.

Chi dice di conoscerlo ma non osserva i suoi comandamenti è un bugiardo e in lui non c'è verità; mentre al contrario in colui che custodisce la sua parola, la carità di Dio è veramente perfetta.

Da questo ci è dato conoscere che siamo in lui: se in lui perseveriamo.

Ora, chi dice di dimorare in lui deve comportarsi come lui si è comportato [ 1 Gv 2,1-6 ].

E dopo alcuni versi: Chi dice di essere nella luce ma odia il suo fratello è ancora nelle tenebre, mentre chi ama il proprio fratello dimora nella luce e non ci sono ostacoli per lui.

Viceversa, colui che odia il proprio fratello è nelle tenebre e cammina nelle tenebre: egli non sa dove vada perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi [ 1 Gv 2,9-11 ].

E dopo un po': Non amate il mondo né le cose del mondo, poiché quanto è nel mondo ( la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita ) non proviene dal Padre ma dal mondo.

E il mondo passa e passano le sue concupiscenze, mentre chi fa la volontà di Dio rimane in eterno [ 1 Gv 2,15-17 ].

E in un altro passo: Nessuna menzogna proviene dalla verità [ 1 Gv 2,21 ].

421 [ 1 Gv 3 ].

Dopo un po': Carissimi, adesso noi siamo figli di Dio ma quello che saremo non si è ancora manifestato.

Sappiamo però che, quando egli si rivelerà, noi saremo simili a lui poiché lo vedremo così come egli è.

Chi pertanto ha questa speranza in lui procura di santificarsi per essere santo come lo è lui.

Chi commette il peccato commette anche un'ingiustizia poiché il peccato è un'ingiustizia; e noi sappiamo che egli è apparso [ in questo mondo ] per togliere i nostri peccati, mentre in lui personalmente non c'è peccato.

Chiunque dimora in lui non pecca, mentre chi pecca non ha visto lui né lo conosce.

Figlioli, che nessuno v'inganni! Chi opera la giustizia è giusto, come anch'egli è giusto.

Chi al contrario commette il peccato proviene dal diavolo, poiché il diavolo è peccatore fin dall'inizio.

Il Figlio di Dio è venuto proprio per questo: per distruggere le opere del diavolo.

Quanti sono nati da Dio non commettono peccati perché un germe divino risiede in loro e non è possibile che pecchino perché sono nati da Dio.

In questo si palesano i figli di Dio e i figli del diavolo: quanti sono ingiusti e non amano i fratelli non sono nati da Dio, poiché questo è il messaggio che avete udito fin dal principio: che ci amiamo l'un l'altro [ 1 Gv 3,2-11 ].

E dopo pochi versi: Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia.

Noi riconosciamo di essere passati dalla morte alla vita poiché amiamo i fratelli.

Chi non ama resta nella morte. Chi odia il proprio fratello è un omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede la vita eterna dentro di sé.

Da questo conosciamo l'amore di Dio: dal fatto che egli ha dato la vita per noi.

Così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

Chi avesse sostanze di questo mondo e vedendo un suo fratello nel bisogno gli chiudesse il cuore, come potrebbe dimorare in lui l'amore di Dio?

Figlioli miei, non amiamo a parole né con la lingua ma con i fatti e nella verità.

Da questo conosciamo che siamo dalla parte della verità e rassicuriamo il nostro cuore dinanzi a lui.

Poiché se il nostro cuore ci rimprovera, Dio è superiore al nostro cuore e conosce tutto.

Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera abbiamo fiducia dinanzi a Dio: otterremo tutto ciò che chiederemo, poiché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che a lui è gradito.

E questo è il suo comando: che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo e ci amiamo a vicenda secondo il suo precetto.

Chi osserva i suoi comandamenti rimane in lui e lui in loro.

E che egli rimane in noi lo conosciamo dallo Spirito che ci ha dato [ 1 Gv 3,13-24 ].

422 [ 1 Gv 4 ].

Carissimi, non credete ad ogni spirito ma controllate gli spiriti [ per vedere ] se sono da Dio, poiché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo.

Da questo si riconosce lo spirito di Dio: è da Dio ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo si è incarnato, non è da Dio ogni spirito che esclude Gesù.

Costui è l'anticristo, di cui avete sentito che deve venire, anzi è già nel mondo.

Voi, figlioli, siete da Dio e li avete vinti, poiché colui che dimora in voi è maggiore di colui che è nel mondo.

Essi sono del mondo: per questo insegnano cose del mondo, e il mondo li ascolta.

Noi siamo da Dio e chi conosce Dio ci ascolta, mentre chi non è da Dio non ci ascolta.

Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

Carissimi, amiamoci a vicenda poiché l'amore è da Dio, e tutti coloro che amano sono nati da Dio e conoscono Dio.

Chi non ama non conosce Dio, poiché Dio è amore [ 1 Gv 4,1-8 ].

E dopo un po': Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci a vicenda.

Nessuno ha mai veduto Dio, ma se ci amiamo a vicenda Dio dimora in noi e il suo amore è in noi perfetto [ 1 Gv 4,11-12 ].

E dopo un altro poco: Chiunque confesserà che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui e lui in Dio.

E noi abbiamo conosciuto e crediamo all'amore che Dio ha per noi.

Dio è amore, e chi sta nella carità sta in Dio e Dio sta in lui.

La carità di Dio è in noi perfetta in quanto noi abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, poiché, com'egli è nel mondo così anche noi siamo nel mondo.

Nella carità non c'è timore ma la carità perfetta esclude il timore, perché il timore comporta della pena, e chi teme non è perfetto nella carità.

Amiamo dunque Dio, perché Dio ci ha amati per primo.

Se uno dice d'amare Dio mentre odia il proprio fratello è un mentitore.

Se uno infatti non riesce ad amare il fratello che vede come potrà amare Dio, che non vede?

E questo è il comando che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio deve amare anche il proprio fratello [ 1 Gv 4,15-21 ].

423 [ 1 Gv 5 ].

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama il Padre che l'ha generato ama anche chi da lui è stato generato.

Da questo ricaviamo la certezza d'amare i figli di Dio: se amiamo e ne osserviamo i comandamenti.

L'amore di Dio infatti sta in questo: nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo [ 1 Gv 5,1-4 ].

E dopo un po': Questa è la fiducia che abbiamo in Dio: qualunque cosa chiederemo secondo il suo volere, egli ci esaudirà; e che egli ci esaudisce già noi lo sappiamo [ 1 Gv 5,14-15 ].

E dopo tre versi: Chi sapesse che un suo fratello sta commettendo peccati che non conducono alla morte, invochi Dio, e Dio gli darà la vita, sempre nel caso che non si pecchi mortalmente.

C'è, è vero, un peccato che reca la morte; e chi lo commette non dico che si debba pregare anche per lui: ogni iniquità è peccato, ma ci sono peccati che non recano la morte.

Sappiamo poi che chiunque è nato da Dio non pecca, ma la sua origine da Dio lo custodisce in modo che il maligno non possa toccarlo [ 1 Gv 5,16-18 ].

E in un altro passo: Figlioli, guardatevi dal venerare gli idoli [ 1 Gv 5,21 ].

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