Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

21.1.1937.

Oggi sono mirabilmente unita al Signore fin dal primo mattino.

Verso sera è venuto a trovarmi il sacerdote dell'ospedale.

Dopo pochi minuti di conversazione, sento che il mio spirito comincia ad immergersi di più in Dio ed ho cominciato a perdere la sensibilità per quanto avveniva intorno a me.

Ho pregato ardentemente Gesù: « Dammi la possibilità di conversare » ed il Signore mi ha concesso di poter parlare liberamente con lui.

Ma c'è stato un momento in cui non capivo quello che diceva; sentivo la sua voce, ma non era in mio potere capire e mi sono scusata di non capire quello che diceva, sebbene udissi la voce.

Questo è il momento della grazia dell'unione con Dio, ma imperfetta, perché i sensi agiscono esternamente anch'essi in modo imperfetto.

Non vi è totale immersione in Dio, cioè la sospensione dei sensi, come accade spesso, che all'esterno non si sente e non si vede nulla: tutta l'anima è liberamente immersa in Dio.

Quando mi visita una tale grazia, desidero essere sola e chiedo a Gesù che mi protegga dallo sguardo delle creature.

In verità mi sono vergognata molto di fronte a quel sacerdote; ma poi mi sono tranquillizzata, poiché egli conosceva in parte la mia anima attraverso la santa confessione.

Oggi il Signore mi ha fatto conoscere in spirito il convento della Divina Misericordia.98

Ho visto in esso un profondo spirito religioso, ma ogni cosa povera e molto modesta.

O mio Gesù, mi fai trattare spiritualmente con quelle anime e forse io non vi porrò mai piede.

Ma sia benedetto il Tuo Nome ed avvenga ciò che tu hai stabilito.

22.1.1937. Oggi è venerdì.

La mia anima è in un mare di sofferenze.

I peccatori mi hanno tolto tutto; ma va bene così, ho dato tutto per loro, affinché conoscano che Tu sei buono ed infinitamente misericordioso.

Io in ogni caso Ti sarò fedele sia sotto l'arcobaleno che sotto la tempesta.

Oggi il medico ha deciso che non debbo andare alla santa Messa, ma solo alla santa Comunione.

Desideravo ardentemente assistere alla santa Messa, ma il confessore d'accordo col medico mi ha detto di obbedire.

« E volontà di Dio che lei guarisca; non le è permesso, sorella, mortificarsi in nulla; sia ubbidiente e Dio la ricompenserà ».

Sentivo che quelle parole del confessore erano parole di Gesù e sebbene mi dispiacesse tralasciare la santa Messa, poiché Dio mi concedeva la grazia di poter vedere il Bambino Gesù, ubbidii poiché antepongo l'obbedienza ad ogni altra cosa.

Mi immersi nella preghiera e feci la penitenza.

Improvvisamente vidi il Signore che mi disse: « Sappi, figlia Mia, che con un atto di obbedienza Mi dai maggior gloria che con lunghe preghiere e penitenze ».

Come è bello vivere nell'obbedienza, vivere nella consapevolezza che tutto quello che faccio è gradito al Signore.

23.1.1937.

Oggi non ho avuto voglia di scrivere.

All'improvviso udii nell'anima una voce: « Figlia Mia, non vivi per te stessa, ma per le anime.

Scrivi per il loro bene.

Sai che è la Mia volontà, per quanto riguarda lo scrivere, già più volte i confessori te l'hanno confermata.

Tu sai ciò che Mi è più gradito e se hai qualche dubbio sulle Mie parole sai a chi devi rivolgerti.

Gli do lumi, affinché giudichi la Mia causa e il Mio occhio lo protegge.

Figlia Mia, di fronte a lui devi essere come una bambina, piena di semplicità e di sincerità.

Anteponi la sua opinione a tutte le Mie richieste.

Egli ti guiderà secondo il Mio volere.

Se non ti permette di attuare le Mie richieste, stai tranquilla: non ne farò una questione con te.

Questa faccenda rimarrà fra Me e lui; tu devi obbedire ».

25.1.37.

Oggi la mia anima è immersa nell'amarezza.

O Gesù, o mio Gesù, oggi ad ognuno è permesso versare amarezza nel mio calice, indipendentemente dal fatto che sia amico o nemico: ognuno può procurarmi sofferenze.

Ma Tu, Gesù, sei obbligato a darmi forza e sostegno in questi difficili momenti.

O Ostia santa, sostienimi e tieni chiuse le mie labbra alla mormorazione e alle lamentele; se manterrò il silenzio, so che vincerò.

27.1.37.

Avverto un notevole miglioramento nella mia salute.

Gesù mi riconduce dalla soglia della morte alla vita, infatti mi mancava ben poco a morire, ma ecco che il Signore mi concede nuovamente la pienezza della vita, benché debba rimanere ancora in sanatorio.

Però sono guarita quasi completamente.

Vedo che non si è compiuta ancora completamente in me la volontà di Dio, perciò debbo vivere.

So bene infatti che se compirò tutto quello che Dio ha stabilito che io faccia sulla terra, non mi lascerà a lungo in questo esilio, poiché la mia casa è il paradiso.

Prima però di raggiungere la patria, dobbiamo compiere la volontà di Dio in terra, cioè superare fino all'ultimo le nostre prove e le nostre battaglie.

O Gesù, Tu mi ridai la salute e la vita.

Dammi la forza per lottare, poiché senza di Te non sono in grado di far nulla.

Dammi la forza. Tu che puoi tutto.

Vedi che sono una bambina debole e cosa potrei fare?

Conosco tutta la potenza della Tua Misericordia ed ho fiducia che mi darai tutto quello di cui ha bisogno questa Tua fragile bambina.

Quanto ho desiderato la morte!

Non so se mi capiterà più nella vita di avere una così grande nostalgia di Dio.

Ci sono stati dei momenti nei quali svenivo per Lui.

Oh, quanto è brutta la terra, quando si conosce il cielo!

Debbo farmi violenza per vivere.

O volontà di Dio, tu sei il mio cibo!

O vita grigia e piena d'incomprensioni!

Si esercita la mia pazienza e pertanto acquisto esperienza: conosco molte cose e studio ogni giorno e vedo che so ben poco e scopro continuamente manchevolezze nella mia condotta; tuttavia non mi scoraggio per questo, ma ringrazio il Signore che si degna di concedermi la Sua luce per conoscere me stessa.

+ C'è una certa persona che mette alla prova la mia pazienza.

Sono costretta a sacrificarle molto tempo.

Quando parlo con lei, sento che mente e ciò di continuo.

Siccome però mi parla di cose lontane, che non posso verificare, le sue bugie passano lisce.

Tuttavia sono intimamente convinta che non è vero quello che mi dice.

Una volta, essendomi venuto il dubbio d'essere io quella che sbagliava, mentre essa poteva forse dire la verità, pregai il Signore Gesù di darmi questo segno: se essa realmente mentisce, confessi lei stessa una delle cose su cui ero intimamente convinta che mentisse; se invece dice la verità, il Signore Gesù mi tolga la convinzione che essa mente.

Di lì a poco torna nuovamente da me e mi dice: « Sorella, le chiedo molte scuse, ma ho mentito in questa e in quell'altra cosa ».

E compresi che la luce, che avevo avuto interiormente nei riguardi di quella persona, non m'aveva ingannato.

29.1.37.

Oggi mi sono svegliata tardi.

Ho solo pochi momenti per non far tardi alla S. Comunione, poiché la cappella dista un bel tratto dal nostro reparto.99

Quando uscii fuori, la neve arrivava alle ginocchia.

Ma prima che riuscissi a riflettere che il medico non mi avrebbe permesso di andare con una simile neve, ero già dal Signore in cappella, feci la S. Comunione e fui subito di ritorno.

Udii nell'anima queste parole: « Figlia Mia, riposati accanto al Mio Cuore; conosco i tuoi sforzi ».

La mia anima esulta maggiormente quando sono accanto al Cuore del mio Dio.

30.1.37. Ritiro spirituale di un giorno

Conosco sempre di più la grandezza di Dio e gioisco per Lui.

Dimoro continuamente con Lui nel profondo del mio cuore.

E nella mia anima che trovo Dio con la massima facilità.

Durante la meditazione udii queste parole: « Figlia Mia, con la paziente sottomissione alla Mia Volontà Mi dai la più grande gloria, e ti assicuri meriti così grandi, che non li potresti conseguire né con digiuni, né con mortificazioni di qualunque genere.

Sappi, figlia Mia, che se sottoponi la tua volontà alla Mia, attiri su di te la Mia predilezione.

Il tuo sacrificio Mi è gradito ed è pieno di dolcezza; trovo in esso il Mio compiacimento; esso è potente ».

+ Esame di coscienza: continuo la stessa cosa, l'unione con Cristo Misericordioso.

Pratica: il raccoglimento interiore, cioè l'esatta osservanza del silenzio.

+ Nei momenti difficili fisserò il Cuore squarciato e silenzioso di Gesù sulla croce, e dalle fiamme che si sprigionano dal Suo Cuore misericordioso scenderà su di me il vigore e la forza per lottare.

Cosa strana, in questo periodo invernale è venuto sotto la mia finestra un canarino e per un momento ha cantato in maniera stupenda.

Ho voluto accertarmi se era qui in qualche posto in gabbia.

Ma no, non c'era da nessuna parte, nemmeno nell'altro reparto.

Anche un'altra ammalata l'ha sentito, ma una sola volta e si è meravigliata che un canarino potesse cantare in una stagione così gelida.100

+ O Gesù, quanto mi fanno pena i poveri peccatori!

O Gesù, concedi loro il pentimento ed il dolore; ricordati della Tua dolorosa Passione.

Conosco la Tua infinita Misericordia.

Non posso sopportare che un'anima, che a Te è costata così tanto, debba perire.

O Gesù, dammi le anime dei peccatori!

La Tua Misericordia si posi su di loro.

Prendimi tutto, ma dammi le anime.

Desidero diventare una vittima sacrificale per i peccatori.

L'involucro del corpo nasconda il mio sacrificio, dato che anche il Tuo Sacratissimo Cuore è nascosto nell'ostia, dove pertanto sei un olocausto vivo.

O Gesù, transustanziami in Te, affinché io sia un olocausto vivo a Te gradito.

Desidero riparare in ogni momento per i poveri peccatori.

Il sacrificio del mio spirito si nasconde sotto l'involucro del corpo; gli sguardi della gente non lo scorgono; per questo è puro e gradito a Te.

O mio Creatore e Padre di grande Misericordia, io confido in Te, poiché sei la Bontà personificata.

O anime, non abbiate paura di Dio, ma abbiate fiducia in Lui, poiché è buono e la Sua Misericordia dura nei secoli.

+ Ci conosciamo a vicenda col Signore nella dimora del mio cuore.

Sì, ora io Ti do ospitalità nella casetta del mio cuore, ma si avvicina il tempo, nel quale mi inviterai nella Tua abitazione, che mi hai preparato fin dalla creazione del mondo.

Oh, chi sono mai io di fronte a Te, o Signore?

Il Signore mi conduce in un mondo a me sconosciuto.

Mi fa conoscere una Sua grande grazia, ma io ne ho paura e non mi sottoporrò al suo influsso, per quanto sarà in mio potere, finché non mi sarò accertata presso il direttore spirituale di che grazia si tratti.

Un certo momento la presenza di Dio penetrò in tutto il mio essere.

La mia mente venne singolarmente illuminata in modo da conoscere la Sua Essenza; Dio mi fece conoscere la Sua vita interiore.

Vidi in spirito le Tre Persone Divine, ma la loro Essenza è unica.

Egli è Solo, Uno, Unico, ma in Tre Persone, ognuna delle quali non è più piccola né più grande; non c'è fra Loro differenza né in bellezza né in santità, poiché sono Uno.

Uno, sono assolutamente Uno.

Il Suo amore mi ha portato a questa conoscenza e mi ha unito a Sé.

Quando ero unita con una, ero unita anche con la seconda e con la terza, poiché quando ci uniamo con una, per ciò stesso ci uniamo anche con le altre due Persone, così come lo siamo con una.

Una è la Loro volontà.

Uno Dio, benché Trino nelle Persone.

Quando Una delle Tre Persone si dona ad un'anima, in forza dell'unica volontà, è unita con le Tre Persone ed è inondata di felicità, che proviene dalla Santissima Trinità.

Di tale felicità si nutrono i Santi.

La felicità che scaturisce dalla SS.ma Trinità rende felice tutto il creato, fa sgorgare la vita, che vivifica ed anima ogni essere che ha inizio da Lui.

In quei momenti la mia anima ha provato delizie divine così intense, che mi è difficile esprimere.

All'improvviso udii pronunciare delle parole; sono queste: « Voglio prenderti come sposa ».

Tuttavia il timore s'impadronì della mia anima, ma io riflettei senza apprensione su cosa dovesse essere tale sposalizio ed ogni volta che ci penso l'anima mia è invasa dal timore, però la pace viene mantenuta nell'anima da una forza superiore.

Per la verità ho i voti perpetui e li ho fatti con sincera e totale volontà.

Rifletto continuamente sul significato di questa cosa, sento ed intuisco che si tratta di una grazia eccezionale.

Quando la considero, mi sento svenire per il desiderio di Dio, ma in tale svenimento la mente è chiara e pervasa dalla luce.

Quando sono unita a Lui svengo per eccesso di felicità, ma la mia mente è chiara e limpida, senza aggiunte.

Abbassi la Tua Maestà per trattare familiarmente con una povera creatura.

Ti ringrazio, Signore, per questa grande grazia che mi rende idonea a trattare con Te.

O Gesù, il Tuo nome è una delizia per me, avverto da lontano il mio Amato, e la mia anima piena di nostalgia riposa fra le Sue braccia.

Non riesco a vivere senza di Lui.

Preferisco stare con Lui nei tormenti e nelle sofferenze, piuttosto che fra le più grandi delizie del paradiso senza di Lui.

2.2.1937.

Oggi fin dal mattino un profondo raccoglimento in Dio si è impadronito della mia anima.

Durante la santa Messa pensavo di vedere il Bambino Gesù come avviene spesso, ma oggi durante la S. Messa ho visto Gesù Crocifisso.

Gesù era inchiodato sulla croce e tra grandi tormenti.

La mia anima fu compenetrata dalle sofferenze di Gesù, sia nell'anima che nel corpo, sebbene in maniera non visibile, ma egualmente dolorosa.

Oh, che tremendi misteri avvengono durante la S. Messa!

Un grande mistero avviene nella Messa.

Con quanta devozione dovremmo seguire e partecipare a questa morte di Gesù!

Un giorno conosceremo quello che Iddio fa per noi in ogni S. Messa e quale dono ci prepara in essa.

Solo il Suo amore divino poteva concepire un simile dono.

O Gesù, o mio Gesù, da che grande sofferenza è pervasa la mia anima, vedendo la sorgente della vita scaturire con tanta dolcezza e vigore per ogni anima.

E tuttavia vedo anime sfiorite e inaridite per loro colpa.

O mio Gesù, fa' che la potenza della Misericordia abbracci queste anime.

+ O Maria, oggi una terribile spada ha trafitto la Tua santa anima.101

Nessuno eccetto Iddio ha conosciuto la Tua sofferenza.

La Tua anima non si è spezzata, ma è stata forte, poiché era con Gesù.

O Madre dolce, unisci la mia anima a Gesù, poiché solo allora potrò superare tutte le prove e le esperienze e solo in unione con Gesù i miei piccoli sacrifici saranno graditi a Dio.

Madre dolcissima, ammaestrami sulla vita interiore.

La spada della sofferenza non mi spezzi mai.

O Vergine pura, infondi la fortezza nel mio cuore e custodiscilo.

+ La giornata odierna è per me eccezionale: nonostante abbia avuto tante sofferenze, la mia anima è inondata da una grande gioia.

Nella stanzetta vicina alla mia era degente un'ebrea gravemente malata.

Tre giorni fa sono andata a farle visita ed ho provato nel mio intimo molta sofferenza, al pensiero che fra non molto sarebbe morta senza che l'acqua del battesimo avesse lavato la sua anima.

Ne parlai con la Suora che l'assisteva, invitandola ad amministrarle il santo battesimo, quando si fosse avvicinata l'ultima ora.

Ma c'era una difficoltà: aveva sempre vicino degli ebrei.

Tuttavia ebbi nell'anima l'ispirazione di pregare davanti all'immagine che Gesù mi aveva ordinato di dipingere.

Ho l'opuscoletto, sulla cui copertina c'è la riproduzione dell'immagine della Divina Misericordia.

E dissi al Signore: « Gesù, Tu stesso mi hai detto che avresti concesso molte grazie tramite questa immagine, perciò ti chiedo la grazia del santo battesimo per questa ebrea.

Non importa chi la battezzerà, purché venga battezzata ».

Dopo tali parole mi sentii singolarmente tranquilla ed ebbi la certezza assoluta che, nonostante le difficoltà, l'acqua del santo battesimo sarebbe scesa sulla sua anima.

E di notte quando era molto debole, per tre volte mi alzai per andare da lei, per trovare il momento più adatto per elargirle questa grazia.

Al mattino parve si sentisse meglio.

Nel pomeriggio cominciò ad avvicinarsi l'ultima ora.

La Suora che l'assisteva disse che era difficile amministrarle quella grazia, poiché c'era gente presso di lei.102

Ed arrivò il momento in cui l'ammalata cominciò a perdere conoscenza e perciò cominciarono alcuni a correre per cercare un medico, gli altri in altre direzioni, al fine di salvare l'ammalata che perciò rimase sola ed allora la Suora che l'assisteva la battezzò.

Prima che fossero tutti di ritorno, la sua anima era divenuta bella, ornata della grazia di Dio e spirò subito.

L'agonia durò brevemente; fu assolutamente come se si fosse addormentata.

Improvvisamente vidi la sua anima di una bellezza stupenda che entrava in paradiso.

Oh, com'è bella un'anima con la grazia santificante!

La gioia inondò la mia anima per aver ottenuto, davanti a quell'immagine, una grazia così grande per quell'anima.

Oh, quanto è grande la Misericordia di Dio!

La esaltino tutte le creature!

O mio Gesù, quest'anima Ti canterà l'inno della Misericordia per tutta l'eternità.

Non dimenticherò l'impressione che ho provato nella mia anima quel giorno.

È già la seconda grande grazia ottenuta qui per le anime davanti a questa immagine.

Come è buono il Signore e pieno di compassione!

O Gesù, Ti ringrazio tanto per queste grazie.

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98 Si tratta del convento che Gesù voleva che Santa Faustina fondasse
99 Santa Faustina età ricoverata al primo reparto tubercolotici, che era distante circa 70 passi dalla cappella
100 È difficile spiegare da dove sia venuto sotto la finestra di Santa Faustina un canarino, durante la stagione invernale
101 Santa Faustina qui fa riferimento al vangelo della festa durante la quale stava scrivendo ( Lc 2,34-35 )
102 Attorno alla malata era riunita la famiglia, i suoi parenti più stretti che probabilmente erano contrari al battesimo