Nostra Signora Regina della Pace

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Belpasso: Terra di Maria!

Non da oggi, bensì fin dalle più remote origini del primo nucleo abitato, la Vergine Immacolata è stata venerata in questi luoghi e il suo nome ancor prima dei fatti che ci apprestiamo a narrare ha fatto trepidare i cuori di tenera devozione.

Dalla chiesa S. Maria della Guardia, alla chiesa Madre, fino al santuario di Mompilieri, come dai vertici di un triangolo si espande il culto alla SS. Vergine, e nel vedere in questi giorni le folle di pellegrini avviarsi verso la roccia delle apparizioni, si affacciano alla mente immagini lontane nel tempo, quando fra la distesa di sciara, qua e là macchiata dal giallo intenso delle ginestre in fiore i nostri padri, segnarono col sangue dei loro piedi doloranti il sentiero per raggiungere il luogo caro a Maria.

Il fuoco devastatore dell'Etna durante la storica eruzione del 1669 aveva cancellato assieme al altri centri abitati Mompilieri e Malpasso con i suoi numerosi casali, fra cui « la Guardia » ( odierna Borrello ).

Qua e là dispersi gli abitanti, pur nel continuo abbattersi della sventura sui loro destini, avevano conservata intatta nei cuori la fede e la devozione alla Madre di Gesù.

Quando poi nel 1704, esattamente il 18 agosto, sotto la spessa coltre di lava fu rinvenuto prodigiosamente il simulacro della Vergine delle Grazie che si trovava nella chiesa dell'Annunciata del distrutto Mompilieri, dalla ricostruita Malpasso ( oggi Belpasso ) i fedeli si partivano per rendere omaggio alla Madonna.

Per raggiungere il luogo bisognava però attraversare la nera distesa di sciara.

Non era facile camminare fra le pietre taglienti e il terreno scosceso; ma la fede era tanta, e ogni passo trascinato a fatica ricordava anche che nelle vicinanze, in un tempo non lontano, in una piccola chiesa con i muri nudi di pietra la Vergine era, stata invocata con il titolo di Madonna della Guardia.

Oggi in questi luoghi il miracolo di fede e di preghiera si ripete ancora attorno al tenero incontro di un giovane quindicenne dal volto delicato e soave con la Regina della Pace.

Breve cronistoria dei fatti

La storia del giovane catanese Rosario Toscano che ogni primo del mese si incontrava con la Madonna su una roccia posta quasi al centro di un terreno sciaroso presso il quartiere di Borrello ha varcato i confini del nostro comprensorio, e da mesi, da quando il fatto è noto a tutti, Belpasso è meta continua di visite da parte di pellegrini, che per lo più, da quel che si può notare, si accostano al luogo in devoto raccoglimento.

È subito dopo l'apparizione del primo febbraio che le notizie sul fatto cominciano a diffondersi e a richiamare gente da tutte le parti d'Italia.

In quel periodo, specie dai centri vicini, ogni giorno è un continuo accorrere di persone presso la roccia intorno alle 12, quando secondo centinaia di testimonianze, il sole a volte facendosi largo fra le nubi, sembra pulsare e mutare poi colore, passando gradualmente dal giallo, al rosso, al viola e all'azzurro intenso.

Fra le numerose presenze non mancano, naturalmente, gli scettici, gli increduli e tantissimi curiosi, molti dei quali dai segni intravisti nel sole, hanno avuto modo di modificare l'atteggiamento iniziale, e l'accostarsi al luogo è stato spesso motivo di conversione.

Racconta il signor G. R. di Belpasso « Avevo l'abitudine di bestemmiare.

Poi un giorno sono venuto qui soprattutto per curiosità, quando però ho visto questo segno nel sole mi sono ricreduto.

La mia vita adesso è cambiata; mi sono avvicinato ai sacramenti della Confessione e della Comunione, non bestemmio più, e cerco di comportarmi meglio con tutti ».

La signora F. R. di Paternò dice ancora - « Sono venuta qui perché mi hanno invitato i miei parenti.

Non mi aspettavo nulla di particolare venendo alla roccia, ma accostandomi in preghiera sul luogo, ho avvertito un senso di pace e di serenità che non avevo provato mai nella mia vita ».

Testimonianze del genere si contano ormai a migliaio fra chi visita il luogo.

L'interesse di tutti però, oltre che per il fatto straordinario in se stesso, è catalizzato sulla figura del protagonista dell'insolita vicenda.

Tutti vorrebbero conoscere Rosario Toscano, vedere che aspetto ha, sapere come vive abitualmente, e perché la Madonna gli si sarebbe manifestata.

In realtà la vita di Rosario, figlio unico di una tranquilla coppia di coniugi residenti a Catania, non ha niente di particolarmente eclatante, se non il fatto straordinario che l'ha reso noto a tutti: l'apparizione della Madonna e la guarigione dalla malattia.

Per altro è un normalissimo ragazzo, come tanti della sua età.

Il viso dai tratti delicati e dall'espressione assai dolce, lascia intravedere una spiritualità interna così profonda, da colpire subito chi l'avvicina anche per poco.

Abitualmente conduce una vita abbastanza regolare, anche se densa di impegni, diviso com'è fra lo studio e le continue visite e telefonate di chi desidera conoscerlo da vicino.

L'esperienza che ha vissuto l'ha fissata, volta per volta negli episodi più significativi, in un diario scritto di suo pugno, il cui contenuto solo di recente è stato reso noto alla gente.

Tutto iniziò il 4 maggio 1986.

Maria Calvagno

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