Venerabile Fratel Teodoreto

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6. Il ritorno in Italia

Concluso il Corso di aggiornamento, Fr. Teodoreto ritornò in Italia arricchito dalla eccezionale esperienza, animato da rinnovato zelo apostolico e già determinato alla costituzione di un'associazione di Ex Allievi che consentisse loro di perseverare nella formazione cristiana ricevuta negli anni di scuola.

Elio D'Aurora, amico di Fr. Gustavo Furfaro27 ed entrambi Ex Allievi di Fr. Teodoreto, parlerà di Santa Pelagia come di una scuola che era "convivio di scienza, di cultura, di educazione religiosa e sociale".28

Fr. Gustavo Furfaro e San Giovanni Paolo II

Fr. Teodoreto non immaginava ancora che proprio il 1906 avrebbe rappresentato una data storica nella sua vita, l'inizio di un nuovo grande capitolo assolutamente imprevedibile: sarà la stessa Provvidenza ad assumere dall'alto la "regia" di fatti che vedranno come protagonisti da una parte Fr. Teodoreto, inizialmente a Lembecq e dall'altra uno sconosciuto religioso laico dei Frati Minori, il futuro Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso, a Torino.

E questo a loro reciproca insaputa dal momento che neppure si conoscevano.

Si incontreranno per la prima volta soltanto nel 1912, l'anno dell'effettiva svolta nella vita di Fr. Teodoreto.

Tornato dunque a Torino nella sua scuola di Santa Pelagia, Fr. Teodoreto riprese le normali attività scolastiche come insegnante e dal 1910 come Direttore della Comunità.

In seguito diventerà pure Ispettore e Direttore Didattico in cinque scuole della ROMI ( Regia Opera Mendicità Istruita ).29

La lapide della ROMI ancora presente in via delle Rosine

Intanto nella riflessione, nella preghiera e nei contatti con i confratelli più sensibili cercava di maturare concretamente e di trasmettere le suggestioni di rinnovamento apostolico apprese a Lembecq-Lez-Hal.

Attento, come è normale per un educatore, a quanto avviene nella realtà del mondo anche all'esterno alla scuola, è proprio da questo anno 1906 che Fr. Teodoreto venne provvidenzialmente a conoscenza di persone che con discrezione si aggiravano per la città distribuendo delle immaginette con una preghiera intitolata "Devozione alle cinque Piaghe di Gesù Crocifisso", attribuita a un frate di cui non si sapeva o non si doveva rivelare il nome.

Fr. Teodoreto aveva già sentito parlare di questa nuova devozione, ma solo nel 1912 una signora venne a trovarlo a Santa Pelagia assicurandone l'efficacia.

Sul momento non vi prestò molta attenzione perché in quanto membro di una grande famiglia religiosa non sentiva la necessità di aggiungere nuove devozioni a quelle da tempo, da secoli ampiamente collaudate.

Ma dopo qualche giorno, partecipando a un funerale nella chiesa di San Tommaso al centro di Torino, venne a conoscere l'autore della preghiera: Fra Leopoldo, membro della comunità di Frati Minori dell'annesso Convento.

Chiesa di San Tommaso nel centro di Torino

Sentì subito un bisogno impellente di volerlo conoscere, dopo aver chiesto però al Signore un'illuminazione nella vicina chiesa di San Francesco, proprio con la recita della Devozione, inginocchiato dinanzi a un Crocifisso.

Senza esitazione andò a trovarlo e, appena ricevuto, il frate, sorprendendolo, gli disse sorridendo che l'aspettava.

In poche battute Fr. Teodoreto entrò subito in sintonia con lui.

Fu l'inizio di un'amicizia dai futuri grandi risvolti.

Qui è dunque necessaria una breve presentazione della vita di Fra Leopoldo, figura centrale nella creazione delle due future opere di Fr. Teodoreto: l'Istituto Secolare Unione Catechisti di Gesù Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata e la Casa di Carità Arti e Mestieri.

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27 Dopo Fr. Teodoreto divennero Assessori dell'Unione Catechisti Fr. Cecilio Ughetto, Fr. Gustavo Furfaro ( che contribuì molto alla maturazione spirituale di Elio D'Aurora dando un apporto determinante alla sede e alla ristrutturazione dell'Opera Messa del Povero ora pure chiamata "Centro Andrea" ) e Fr. Egidio Mura
28 Elio D'Autora, op. cit., pag. 49
29 La ROMI nasce nel 1773 per iniziativa di un abate e di un religioso laico dell'Oratorio di San Filippo per istruire nella religione i ragazzi poveri nei giorni di festa sotto i portici di piazza San Carlo a Torino.
Viene riconosciuta come ente morale dal Re Vittorio Amedeo III con Lettere Patenti del 1781.
Nel 1803 all'Opera viene assegnata la chiesa e l'attiguo edificio di Santa Pelagia per l'istruzione gratuita dei ragazzi poveri.
Con il passare degli anni all'istruzione religiosa si affianca quella dell'insegnamento elementare gratuito.
Nel 1830 alla direzione delle prime scuole gratuite maschili e femminili vengono chiamati i Fratelli delle Scuole Cristiane che poi prenderanno in mano l'intera gestione delle 12 scuole comunali torinesi maschili e femminili.
Le scuole elementari gratuite "Vittorio Amedeo III" sono rimaste funzionanti fino in epoca recente quando, anche per la carenza di docenti religiosi, sono state chiuse le due ultime sezioni: nel 1986 la scuola di via delle Rosine e nel 1994 quella di Borgo Dora